UNA RIVOLUZIONE GENTILE

di Dacia Maraini

Una rivoluzione gentile di Dacia Maraini EditoreRizzoli 
Genere: Saggistica
Pagine144 
Data di uscita15 Giugno 2021

a cura di Rosa Zenone


Cari lettori, bentornati! Oggi vogliamo presentarvi l’ultimo libro di Dacia Maraini, Una rivoluzione gentile, una raccolta di articoli pubblicati su vari quotidiani circa argomenti diversi ma che ci riguardano da vicino, una lettura particolarmente felice per coloro che vogliono sempre mantenere un occhio attento sul presente ma che allo stesso tempo ricercano un libro tranquillamente fruibile. Buona lettura!

Sinossi

In quest’epoca di incertezza e di paura abbiamo bisogno di un antidoto all’odio. Ma si può lottare per la giustizia sociale e climatica, per il rispetto delle donne e in favore della solidarietà usando come arma, semplicemente, la gentilezza? È la sfida che Dacia Maraini lancia in questo libro che racchiude sette anni di riflessioni apparse sulla stampa nazionale. Accompagnandoci nel suo universo intellettuale e civile, la scrittrice ci rende partecipi del suo sguardo sul mondo. La lotta contro la violenza e i femminicidi, i rapporti delle donne con la Storia e il patriarcato, la maternità, la libertà di pensiero e le sue contraddizioni sono solo alcuni dei grandi temi del nostro tempo e delle questioni a lei più care. E ancora, l’ambiente come punto focale del nostro orizzonte, l’importanza della salvaguardia dell’acqua, delle piante, degli animali e le scelte in campo alimentare che fanno la differenza. Senza dimenticare la solidarietà tra le generazioni e tra classi sociali diverse, e il valore dei progetti universali. Perché solo una rivoluzione gentile può indicarci la strada per un futuro luminoso.

Recensione

Siamo abituati ad associare molto spesso il termine rivoluzione ad aggettivi come violenta, sanguinosa et similia; una rivoluzione è un sovvertimento, un cambio di rotta e in quanto tale di rado è indolore. Dacia Maraini contravviene a tale convinzione e ci parla invece di Una rivoluzione gentile , un rivolgimento in seno alla società pacato ma non per questo meno efficace. Lo scopo dell’autrice è, attraverso una serie di articoli pubblicati in tempi recenti, illustrare alcune problematiche e illuminare la coscienza del singolo al riguardo; indurre un cambiamento che parta dall’interno dell’individuo e che da lì si riversi all’esterno.

“Cosa intendo per una rivoluzione gentile? Un cambiamento basilare del comune sentire e del comune agire che avvenga senza spargimento di sangue e senza violenze o offese irrimediabili. (…) “Tutte le grandi metamorfosi sociali partono da conquiste nuove visioni che pretendono nuovi valori e nuove regole.”

Lo sguardo indagatore della Maraini si posa su diverse tematiche, tutte estremamente attuali. Per chi conosce l’autrice, non sarà certo una sorpresa trovare nell’opera una vasta porzione di articoli incentrati sul mondo femminile, argomento da sempre molto caro alla stessa: maternità, diritti, femminicidi, stupri, libertà ed emancipazione ecc… Una focalizzazione che, sebbene in un mondo evoluto e moderno, come ben dimostra la Maraini, ha ancora ragione di esservi. Il cammino delle donne è ancora impervio e costellato di tante conquiste ancora da raggiungere, e per farlo è necessario partire dalla base mutando la mentalità.

“La cosa triste è che molte donne concordano con questi stereotipi che evidentemente sono ancora molto diffusi nonostante i cambiamenti che sono seguiti al Sessantotto e al femminismo. Chiaramente le leggi si cambiano abbastanza rapidamente, ma la mentalità no. Nonostante le grandi conquiste legali, dobbiamo constatare che viviamo ancora in una società fondamentalmente patriarcale, in cui gli uomini hanno dei privilegi a cui molti non vogliono rinunciare.”

Ma in Una rivoluzione gentile oltre alle questioni più prettamente femministe, trovano spazio anche problematiche di altro genere, storiche e politiche, tra queste: identità, immigrazione e umanità. Articolo dopo articolo, si evidenzia il marcio nella società, la visione egoisticamente utilitaristica e violenta che vi soggiace, alla quale si è invitati a contrapporsi conservando quelli che sono i valori universali umani, un tesoro da custodire gelosamente e nel quale si può rinvenire davvero la spinta a un mondo migliore.

“Ma allora, che fare? Mi sembra chiaro che il solo modo di combatterla questa peste consista nel difendere e proteggere e tutelare quelle conquiste che tanto sono costate. Smettere le risse e unirsi contro chi si è innamorato della morte e vuole uccidere la vita.”

L’ultima parte del libro è invece dedicata a un argomento di particolare eco negli ultimi anni, il nostro pianeta e la sua salvaguardia, la possibile estinzione di alcuni animali, il problema rifiuti e inquinamento, la salvaguardia degli alberi e altro ancora. Nell’illustrare tali aspetti critici, vi è il tentativo di sensibilizzare al riguardo e di incitare una riscossa ecologica che consenta di preservare quella che è una ricchezza comune prima che sia troppo tardi.

“Sembra proprio che stiamo facendo di tutto per restare soli, in mezzo a un mare di macchine inutili, di spazzatura e di macerie, dopo esserci messi contro una natura madre che abbiamo resa nemica e ostile matrigna.”

La scrittura dell’opera ha quel taglio sinuoso e scorrevole che sempre contraddistingue la Maraini, altrettanto identificativo è il modo placido di presentare le questioni senza cedere mai in toni roboanti e aggressivi. A ciò si aggiunge il suo solito acume sensibile che nel posarsi sul mondo ne riesce a cogliere le criticità, le contraddizioni e le brutture, e a fornirvi intorno osservazioni formative e in grado di insinuarsi nella mente di chi le legge. Ci fornisce esempi positivi, ma soprattutto tanti spunti su cui potersi soffermare a riflettere. Senza alcuna apostrofe pedante e dura, il suo è un dialogare delicato e sereno con il lettore, posto sul suo stesso piano e mai in una posizione di discente che sottostà al di sotto di una cattedra. In un’epoca in cui tutti sono convinti di aver la verità in tasca e dove i toni acri sono la regola, la figura della Maraini rimane sempre una felice eccezione.

I diversi articoli sono ordinati per sezioni tematiche e riuniti secondo idee di fondo coerenti che li inquadrano in un discorso più ampio e vario; seppure, come succede sempre con tale tipologia testuale, vi sono articoli che indubbiamente risulteranno più riusciti e interessanti, anche a seconda delle inclinazioni di ciascuno.

Una rivoluzione gentile pur trattando temi importanti nsi rivela una lettura piacevole, semplice ma incisiva, in grado di raggiungere chiunque, di informare ma soprattutto di raggiungere lo scopo prefissato, far maturare consapevolezza e instillare in ognuno di noi quel cambiamento che è auspicabile ottenere nel mondo.

“Chi pensa di fermare la Storia fa come lo struzzo che caccia la testa sotto la sabbia, rimanendo ridicolmente esposto dal collo in su. La logica, la saggezza, l’interesse comune vogliono che i cambiamenti si affrontino, anche quando sono dolorosi. Chi si oppone alle trasformazioni storiche è destinato a soccombere, come uno che, nella voglia di rimanere sempre giovane, decida di fermare la morte coi belletti.”

Il nostro giudizio:

ContenutoVoto 4/5

StileVoto 4,5/5

PiacevolezzaVoto 4/5

CopertinaVoto 5/5

Voto finale Voto 4,5/5

Dacia maraini

Dacia Maraini è autrice di numerosi romanzi, di testi teatrali e di poesie. Ella nasce a Fiesole nel 1936. Ha passato parte della sua infanzia in Giappone, dove ha subito la traumatica esperienza dell’internamento in un campo di concentramento assieme alla propria famiglia. Rientrata in Italia ha vissuto prima a Bagheria in Sicilia e poi a Roma, città nella quale ha conosciuto Alberto Moravia, di cui è stata la compagna. Dei suoi libri, ricordiamo Memorie di una ladra (1972), La vacanza(1962), L’età del Malessere (1963), La lunga vita di Marianna Ucría (1990), Bagheria (1993), Donne mie (1974), Donna in guerra (1980), La nave per Kobe (2003), La bambina e il sognatore(2015), Tre Donne (2017), Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va (2018),  Trio. storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina(2020), La scuola ci salverà (2021).