UNA VITA DA RICOSTRUIRE

di Brigitte Riebe

“Una via da ricostruire” di Brigitte Riebe
Genere: Saga famigliare – storico
Editore: Fazi Editore
Pagine: 463
Edizione: 18/03/2021

Cari lettori,
con grande piacere oggi vi parliamo del primo capitolo di quella che sarà una trilogia destinata a diventare bestseller; la saga de “Le sorelle del Ku’damm”. Con grande maestria Brigitte Riebe ci trasporta negli anni della Seconda Guerra Mondiale e ci descrive quella che è letteralmente “una vita da ricostruire”. Buona lettura!

a cura di Elide


Sinossi:

Berlino, maggio 1945: è l’ora zero. Il vecchio mondo è finito. La città è ridotta a un cumulo di macerie, così come le anime dei suoi abitanti. La villa dei Thalheim, agiata famiglia di commercianti, è stata requisita e il loro negozio di abiti è stato bombardato. Le donne di casa, rimaste sole dopo che gli uomini sono scomparsi in guerra, devono ricominciare tutto da capo. Le tre sorelle Rike, Silvie e Florentine, trascinate dalla determinazione della maggiore, imprenditrice nata, decidono di provare a realizzare un sogno: riaprire l’attività di famiglia, riportare colore nella tetra Berlino del dopoguerra con tessuti sofisticati e abiti alla moda, riuscire a far sì che le berlinesi tornino a sentirsi donne. Riesumate le Singer, le forbici da sarta, i vecchi cartamodelli e le preziose stoffe che Rike aveva saggiamente nascosto insieme al padre, le ragazze si rimboccano le maniche e nel giro di poco le loro creazioni sono sulla bocca di tutti. Ma i tempi nuovi portano nuovi problemi: oscuri segreti inaspettatamente rivelati gettano una luce ingloriosa sull’attività e sulla famiglia, mettendo tutte a dura prova.
Gelosie fra donne, amori, storie torbide del passato che riemergono a sparigliare le carte, il lontano scintillio della Berlino capitale della moda che torna a risplendere… Tutto questo, ma anche molto altro, nel primo capitolo della nuova trilogia bestseller Le sorelle del Ku’damm.

Recensione:

Berlino, 1932. La famiglia Thalheim, da sempre specializzata nel commercio e nella sartoria, è pronta al grande passo: i grandi magazzini Thalheim & Weisgerber, con tutto il loro sfarzo e lusso, non attendono altro che la clientela per mostrarsi in tutta la loro grandiosità. Un investimento, questo, che spaventa le donne di casa e che non sembra invece minimante intimorire il marito nonché ideatore del progetto e l’unico figlio maschio, per destino erede e guida futura, che già vede nel divenire grandi successi e guadagni. Tuttavia, il nazismo non è più soltanto un miraggio, si percepisce nell’aria, si taglia come un coltello. È una minaccia che terrorizza, che spaventa, che incute timore. Rike, al tempo undicenne, vive nella speranza di poter diventare come la madre e al contempo non è completamente consapevole di quel che sta accadendo.

Berlino, maggio 1945. Rike, ormai venticinquenne, Silvie e Florentine, sono nascoste insieme alla seconda moglie del padre, Claire, succeduta ad Alma, la prima moglie, deceduta in un incidente stradale, nel nascondiglio di fortuna adibito per far fronte agli ultimi scoppi della guerra. Del padre non vi è traccia, del fratello ancora meno. Fortuna che sono riuscite a far sparire ogni segno e ogni simbolo del loro essere appartenute al partito nazista, a maggior ragione adesso che i russi hanno invaso la Germania. Chi sono gli eroi? I russi? I tedeschi? Da chi fuggire e da chi difendersi? Cosa ne sarà di loro?

«Sarebbero mai tornati a casa? Nessuno al momento era in grado di rispondere a quella domanda.»

Di tutto quello che avevano, resta il nulla. Sono riuscite a nascondere due macchine da cucire, le sorelle, sono riuscite a nascondere delle stoffe ma come muoversi adesso che la loro casa è stata requisita dalle truppe russe? E come muoversi dopo che i giorni di conflitto sono finiti? È davvero possibile ripartire? Ricominciare dopo la guerra. Sì. Rike, la maggiore, imprenditrice nata, osservatrice per natura, non accetta un no come risposta e decide con le sorelle di far ripartire quello che è il sogno di restituire solidità e forza all’attività di famiglia riportandola all’antico splendore. Devono ricominciare tutto dal principio, le sorelle, e desiderano far tornare le berlinesi a sentirsi donne e a indossare abiti che le facciano sentire tali. Ecco perché le loro creazioni ben presto tornano a essere sulla bocca di tutti, tornano sbalordire e soprattutto tornano a restituire luce dopo anni e anni di buio.

Ma i tempi sono cambiati e con il loro mutare sono tornati a galla anche quei segreti che si celavano dietro la facciata dell’attività di famiglia. Le sorelle dovranno così far fronte a nuovi ostacoli ma senza mai lasciarsi sopraffare dalle avversità, nonostante queste le mettano a dura prova.

«Era sempre stato il suo modello, il suo sostegno, era tutto per lei, in particolar modo dopo la morte della madre. Per seguire le sue orme, una volta conseguito il diploma, si era iscritta alla facoltà di Economia Aziendale della Friedrich-Wilhelm Universitat. Di certo si sarebbe laureata da un pezzo se non fosse stato per quella maledetta guerra, che aveva devastato l’anima delle persone tanto quanto le strade e le case di Berlino.»

Sin dalle prime battute “Una vita da ricostruire” si propone al suo lettore quale un titolo capace di lasciare il segno. Conquista per le sue descrizioni, è capace di immedesimare e trasportare chi legge a quegli anni, quasi come se stesse facendo un salto indietro nel tempo. Ciò ben si mixa con la ricostruzione storica che è fedele al periodo di riferimento e che consente di rendere tangibile con mano i fatti.

Altra peculiare caratteristica che contraddistingue “Una vita da ricostruire” è la perfetta caratterizzazione di ciascuno dei volti che vengono delineati: se il lettore non fatica a immaginare Rike, non fatica nemmeno a sentirsi più o meno vicino a Silvie, a Florentine ma anche a tutti gli altri personaggi e questo perché sono tratteggiati in modo tale da renderli vividi nella mente.

Lo stile narrativo, ancora, è fluido e lineare, accompagna e conduce, incuriosisce e trasporta. La penna di Brigitte Riebe è pregiata ed erudita, la prosa è ricca e accresciuta da dettagli che nulla lasciano al caso.

Ecco “Una vita da ricostruire” è un romanzo che si lascia divorare e la cui lettura è talmente rapida da desiderare immediatamente di poter leggere i capitoli successivi della trilogia. Il tutto passando tra storia, moda, amori, tradimenti, segreti, legami famigliari, vissuto, e chi più ne ha più ne metta!

«Allora puoi immaginartelo come l’ultimo girone dell’Inferno, senza via di scampo. Anzi, è addirittura peggio di così! Questa carneficina fa emergere la parte più brutta di ognuno di noi. E chi ha voglia di guardare nella sua palude interiore?.»

Il nostro giudizio:
Trama:Voto 5/5
Stile:Voto 5/5
Piacevolezza:Voto 5/5
Copertina:Voto 5/5
Voto Finale:Voto 5/5