di Maurizio De Giovanni
Fiori per i bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni
Editore: Einaudi
Genere: Giallo
Pagine: 272
Edizione: 1 Dicembre 2020
a cura di Pamela Mazzoni
Un saluto a tutti i nostri lettori!
L’autore che vi proponiamo oggi è l’infaticabile Maurizio de Giovanni, che ci ha deliziato negli anni con storie appassionanti ma soprattutto con personaggi dalla strabordante napoletanità: da quella cupa ed oscura del secolo scorso del commissario Ricciardi, a quella chiassosa e colorata dell’assistente sociale Mina Settembre, fino ad arrivare a quella malinconica e dalle mille sfumature dei Bastardi di Pizzofalcone. Sono proprio loro i carismatici protagonisti di Fiori per i bastardi di Pizzofalcone, il libro di cui andremo a parlare.
Buona lettura!
Sinossi di FIORI -PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE
Recensione
“Rinunciate a una meta, se siete a Pizzofalcone in primavera. Diventate sensoriali, andate a vela. Affidatevi alla pelle, alle orecchie, al naso. Scoprirete il glicine in fioritura, sul muro borbonico all’inizio del viale, di fronte all’oratorio vecchio. Compare mescolandosi all’edera che non se n’è mai andata, a presidio della posizione anche durante il freddo e la stagione delle finestre sbarrate e del silenzio, in guerra contro le raffiche di tramontana; e adesso i grappoli viola sembrano un premio alla costanza, per aver coperto le scanalature nel piperno che un tempo facevano da rastrelliere ai moschetti. L’odore del glicine, se vi affidate, vi porta a quello della ginestra selvatica del monte Echia, l’origine di tutto, il punto da cui i fondatori si guardarono attorno, duemilacinquecento anni fa e piú; sarà la primavera, se l’ascoltate, a spiegarvi il perché di quel brulicante purgatorio che vi circonda a perdita d’occhio.”
De Giovanni è bravo a farci librare felici nell’aria tersa, ma è altrettanto bravo a riportarci repentinamente a terra; la realtà, purtroppo, è fatta di contrasti forti ed imperiture dicotomie: l’innocente magia dei fiori e la malvagità umana, la bontà e la cattiveria, la vita e la morte…
Savio Niola, anziano fioraio proprietario di un piccolo chiosco, è un dolce signore generoso, educato e compassionevole: tutti nel quartiere lo conoscono e tutti ne apprezzano le doti umane. Savio non si limita a vendere i suoi amati fiori, ma regala ai clienti momenti incantevoli: lo fa dando voce a quei boccioli silenziosi che in ogni petalo, in ogni spina, in ogni corolla racchiudono un’atavica storia, simboleggiando tutta la vasta gamma dei nostri sentimenti.
“Sembrano morti, vero? Sí, sembrano morti. E invece, se ci pensi, la loro vita comincia adesso. Io ho sempre pensato a loro come a esseri vivi. Uno ci può parlare, anzi, ci deve parlare, mentre li prepara, li mette insieme, li espone. A volte, ti dirò, mi dispiace quando li comprano. Solo un momento, però: perché è chiaro che è una cosa bella, un pezzo di noi che va da un’altra parte, a colorare e profumare e decorare case grigie, balconi anonimi, tombe abbandonate. E non c’è differenza tra quelli da poco e quelli cari, tra quelli ai lati di ogni strada e quelli che vengono da chissà quale serra in chissà quale paese. Sono colorati, sono belli, e ognuno è diverso dagli altri. Quello conta, e basta.”
Il nostro giudizio:
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale
Maurizio de Giovanni
Nato nel 1958 a Napoli, è autore della fortunata serie di romanzi con protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, su cui è incentrato un ciclo di romanzi, tutti pubblicati da Einaudi. Insieme a Sergio Brancato ha pubblicato due graphic novel sulle indagini del commissario Ricciardi: Il senso del dolore. Le stagioni del commissario Ricciardi (Sergio Bonelli 2017) e La condanna del sangue. Le stagioni del commissario Ricciardi (Sergio Bonelli 2018). È anche autore di: Storie azzurre (Cento Autori, 2010), una raccolta di quattro racconti lunghi dedicati al Napoli, la sua squadra del cuore; Il metodo del Coccodrillo (Mondadori, 2012, Einaudi 2016; Premio Scerbanenco). Con I bastardi di Pizzofalcone (Einaudi 2013) ha inaugurato un nuovo ciclo contemporaneo, sempre pubblicato da Einaudi, continuato con Buio per i Bastardi di Pizzofalcone (2013), Gelo per i bastardi di Pizzofalcone (2014), Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone (2015), Pane per i bastardi di Pizzofalcone (2016), Souvenir per i bastardi di Pizzofalcone (2017) che vede protagonista la squadra investigativa di un commissariato partenopeo. Il suo racconto Un giorno di Settembre a Natale è incluso nella raccolta Regalo di Natale edita da Sellerio nel 2013. È uscita nel 2014 un’altra raccolta di racconti gialli dal titolo Giochi criminali dove il suo testo Febbre appare accanto a quelli di De Cataldo, De Silva e Lucarelli. Inoltre, il suo racconto Un telegramma da settembre è incluso nell’antologia Sellerio La scuola in giallo, del 2014. Nel 2015 pubblica Il resto della settimana (Rizzoli)e Skira Una domenica con il commissario Ricciardi (Skira). Nel 2017 partecipa con un suo contributo alla raccolta di saggi Attenti al Sud, edito da Piemme, e con Rizzoli pubblica I Guardiani. Del 2018 sono Sara al tramonto (Rizzoli) e Sbirre (Rizzoli), scritto in collaborazione con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo. Nel 2019 pubblica per Sellerio Dodici rose a Settembre. Tra le altre pubblicazioni si ricordano: Una lettera per Sara (Rizzoli, 2020) e Troppo freddo per settembre (Einaudi, 2020).
Tema Seamless Primrose, sviluppato da Altervista
Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario