CREPUSCOLO

di Kent Haruf

“Crepuscolo” di Kent Haruf
Genere: narrativa
Editore: NN Editore
Pagine: 315
Edizione: 6 maggio 2016

Cari lettori,
continuiamo, dopo “Canto della pianura”, il nostro viaggio con Kent Haruf con “Crepuscolo”, secondo volume della “Trilogia della pianura” che ci porta a Holt. Buona lettura!

a cura di  Elide


Sinossi:

Secondo romanzo della Trilogia della pianura. Siamo a Holt, Colorado. La vita dei vecchi fratelli Harold e Raymond McPheron è cambiata da quando hanno accolto alla fattoria Victoria Roubideaux e la piccola Katie, ma ora la ragazza ha deciso di andare all’università e di trasferirsi a Fort Collins. A poca distanza dai McPheron vive DJ, un ragazzino orfano che si prende cura del nonno. DJ fa amicizia con Dena, la figlia della vicina, e la sua storia si lega a quella di Joy Rae e del fratello Richie, che vivono in una roulotte con la famiglia e sono a carico dei servizi sociali, sotto le cure attente di Rose Tyler.

Recensione:

«Non credo che smetterò mai di sentire la sua mancanza, concluse Raymond. Ci sono cose che non si superano mai. E questa secondo me è una di quelle cose.»

.

Si susseguono rapide le stagioni a Holt. Si susseguono con la loro calma, con quelle esistenze che si intrecciano in un inesorabile flusso di divenire e imprevedibilità. Sono trascorsi già due anni da quando Victoria e i fratelli si sono incontrati e hanno costruito una vita fatta di legami e fiducia, una nuova e rinnovata famiglia. Il tempo, tuttavia, è maturo per una nuova separazione e per un nuovo cammino che vedrà la ragazza approdare all’università. Ed ecco allora che i fratelli tornano a essere di nuovo soli nella loro vecchia casa. Maggie Jones e Tom Guthrie nel mentre sono divenuti una coppia stabile che continua a vivere per proprio conto ma che fa di quel sentimento il proprio pilastro fondante. Conosciamo ancora Betty e Luther, genitori di Joy Rae e Richie, che sopravvivono in quella quotidianità grazie al sussidio statale e all’aiuto di Rose Tyler, assistente sociale presente e disponibile. Conosciamo ancora Dena ed Emma, sorelle, figlie di Maggie, madre sola e disperata, nonché Dj vicino di casa che abita con l’anziano nonno di cui si prende costantemente cura e conosciamo ancora Linda May, fragile infermiera.

E se in “Canto della pianura” Russell Beckman rappresentata la sfiducia dell’autore nei confronti del genere umano, in “Crepuscolo”, la figura è interpretata da Hoyt Raines, zio di Betty nonché uomo violento e brutale.

«Non piace nemmeno a me, rispose lui. Semplicemente sappiamo tutti e due che bisogna fare così. Quello che ci piace sembra che non abbia nessuna importanza. Le cose stanno così.»

Tanti sono gli avvenimenti che si susseguono tra queste pagine di “Crepuscolo”, tante le difficoltà che vengono affrontate e che mettono a dura prova i protagonisti dell’opera. Un nuovo silenzio fa da padrone, una nuova debolezza tocca animi e genitori, profonda maturità e troppe grandi responsabilità su giovani uomini vengono caricate.

In “Eventide”, titolo originale di “Crepuscolo” la sensazione immediatamente provata dal lettore è quella della crudezza. Lo sguardo con il quale Haruf arriva a trattare tematiche importanti quali la solitudine, l’abbandono, le problematiche genitoriali, affettive, l’adozione e la crescita, sono tutte caratterizzate da un profondo senso di oggettività e freddezza che mai presenta sbavature o debolezze. Il tempo, ancora, è l’altro grande protagonista con quelle stagioni che si susseguono, quei legami che si interrompono e che vengono meno per lasciare il posto a nuove e più mature stagioni.

Il titolo forse più complesso di tutta la trilogia, quello più stratificato e intenso, quello che più non si dimentica. Perché “Crepuscolo” scava nel profondo, non teme di andare in profondità, non teme di aprire una voragine nel lettore e al contempo di cercare di colmarla. Buona lettura!

Il nostro giudizio:
Stile:Voto 5/5
Trama:Voto 5/5
Piacevolezza:Voto 5/5
Copertina:Voto 5/5
Voto finale:Voto 5/5

Kent Haruf

Kent Haruf (1943-2014), scrittore americano, dopo la laurea alla Nebraska Wesleyan University ha insegnato inglese. Prima di dedicarsi alla scrittura ha svolto diversi lavori, come operaio, bracciante, bibliotecario. Grazie ai suoi romanzi, tutti ambientati nella fittizia cittadina di Holt, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Whiting Foundation Award e una menzione speciale dalla PEN/Hemingway Foundation. Con il romanzo Il canto della pianura è stato finalista al National Book Award, al Los Angeles Times Book Prize, e al New Yorker Book Award. Con Crepuscolo, secondo romanzo della Trilogia della Pianura, ha vinto il Colorado Book Award, mentre Benedizione è stato finalista al Folio Prize.