DASH & LILY

di David Levithan e Rachel Cohn

Dash & Lily di David Levithan e Rachel Cohn
Genere: Narrativa contemporanea – Young Adult
Editore: HarperCollins Italia
Serie: NO – AUTOCONCLUSIVO
Pagine: 320
Data pubblicazione: 8 ottobre 2020

Cari amici è con piacere che oggi vi presentiamo la nostra recensione al libro “Dash & Lily” di David Levithan e Rachel Cohn edito da HarperCollins Italia. Questa è la storia di due giovani ragazzi che si ritrovano a passare le vacanze di natale lontani dai propri genitori e senza particolari programmi.
È così che un po’ per gioco, un po’ per combattere la noia e un po’ per curiosità nasce tra i due un bellissimo e particolarissimo gioco.
Lily ha lasciato una moleskine rossa su uno scaffale di una libreria e da lì inizierà una speciale caccia al tesoro!
Non perdetevi questo romanzo frizzante e brillante che vi farà battere il cuore e tornare adolescenti!
Buona lettura!

a cura di Manuela Morana

Sinossi di DASH & LILY

Lily ha lasciato una Moleskine rossa piena di piccole sfide tra gli scaffali della sua libreria preferita. Una sorta di diario segreto che aspetta solo che il ragazzo giusto passi di lì e accetti di stare al gioco.
Dash, che si ritrova a casa da solo per le vacanze di Natale, entra in libreria in cerca della compagnia di una buona lettura… e si ritrova in mano un piccolo taccuino rosso.
Quello che segue è un vorticoso gioco d’amicizia che si trasforma in qualcosa di più via via che Dash e Lily si passano segretamente il diario in una New York tutta neve e lucine.
Riuscirà la loro relazione a distanza a rimanere così autentica anche di persona o questa speciale caccia al tesoro finirà in una disastrosa incompatibilità? Questa è la vera sfida.

Recensione

Immaginatevi la scena: state perlustrando gli scaffali della vostra libreria preferita.
Arrivate alla sezione in cui dimorano i libri del vostro autore prediletto e proprio lì, comodamente nascosto tra quei titoli che conoscete così bene, trovate un taccuino rosso.
Come vi comportate?
La risposta mi pare ovvia: lo prendete e lo aprite.
E poi fate tutto quello che vi chiede.

A New York era quasi Natale: il periodo più odioso dell’anno. Le mandrie di gente, le interminabili visite ai parenti, la gioia posticcia, gli infelici tentativi di essere felici… in una situazione del genere la mia innata repulsione per il contatto umano poteva solo aumentare.
[…]
Non me ne sarebbe mai importato niente del bianco Natale.
[…]
Volevo essere qualunque cosa non fossero gli altri.

È con queste parole che si apre “Dash & Lily a parlarci è proprio Dash, il protagonista maschile del nostro romanzo. Come possiamo vedere questo adolescente è abbastanza singolare e insolito rispetto ai canoni standard: non è un gran fan del Natale e, a dirla tutta, nemmeno della gente inoltre ci tiene a dirci sin da subito che lui è e vuole profondamente restare diverso da tutta la gente che lo circonda.
Poi però essendo comunque uno studente ecco che una cosa in comune con tutta la categoria dimostra di averla: è felice delle vacanze (anche se anche lì dimostra di avere un pensiero tutto suo o forse è semplicemente più onesto e sincero della maggior parte delle persone e trova il coraggio di dire le cose che quasi tutti in fondo pensiamo).

L’unico lato positivo di quella stagione buia era la chiusura della scuola (probabilmente perché tutti potessero comprare ad nauseam e scoprire che la famiglia, come l’arsenico, funziona meglio a piccole dosi… a meno che tu non preferisca morire). Quell’anno avevo fatto in modo di diventare un orfano volontario. Avevo detto a mia madre che avrei trascorso il Natale con mio padre, e a mio padre che l’avrei trascorso con mia madre, così tutti e due avevano prenotato delle vacanze non rimborsabili con i rispettivi amanti post-divorzio. I miei non si parlavano da otto anni, e questo mi garantiva una certa libertà d’azione nel caso avessero cercato di sincerarsi della veridicità dei fatti riportati, e un bel po’ di tempo da passare per conto mio.

Dash è da sempre un ragazzo abbastanza schivo e riservato, un tipo che ha fatto del cinismo la sua inseparabile corazza, ha pochi amici ma buoni, una ex fidanzata che è andata via da New York e due genitori separati che non sembrano comprenderlo particolarmente bene.

Dall’altra parte troviamo Lily, solare, idealista, romantica, innamorata del Natale e della magica atmosfera che riesce a creare. Apparentemente i due protagonisti di “Dash & Lily” sembrano il giorno e la notte, più diversi non potrebbero apparire ma vi accorgerete che è solo una patina superficiale quella che li contrappone, perché se si scava nel profondo dei loro cuori sono entrambi dei bravissimi ragazzi in cerca di attenzioni e di qualcuno che li apprezzi davvero per ciò che sono.

Amo il Natale.
Mi piace tutto ciò che lo riguarda: le luci, l’allegria, i grandi raduni di parenti, i biscotti, i regali ammonticchiati sotto l’albero, e quella faccenda della pace a tutti quelli di buona volontà. Lo so che tecnicamente sarebbe agli uomini di buona volontà, ma nella mia testa lascio indietro uomini perché mi sembra segregazionista/elitista/sessista, e altre cose brutte che finiscono con -ista. La regola della buona volontà non dovrebbe essere esclusiva degli uomini. Dovrebbe applicarsi anche a donne e bambini, e a tutti gli animali, anche quelli schifosi come i ratti della metropolitana.

Uno dei posti preferiti di Dash è Strand, una grande libreria che raccoglie al suo interno centinaia di volumi, il posto perfetto dove nascondersi dal mondo e viaggiare attraverso le storie racchiuse nei vari libri che poi, diciamocelo sinceramente, spesso sono molto più interessanti di alcune persone.

Amavo i libri in modo viscerale, al punto da dichiararlo in pubblico, anche se, me ne rendevo conto, non era una cosa socialmente accettabile.
[…]
Stavo perlustrando con attenzione un autore in particolare (di cui non dirò il nome, perché un giorno potrei anche iniziare a detestarlo) quando scorsi qualcosa di rosso. Era una Moleskine, senza dubbio il taccuino preferito da tutti quelli che, come me, sentono la necessità di scrivere in forma non elettronica. Si può capire molto di una persona dalle pagine sulle quali decide di prendere appunti.

Ed eccoci arrivati alla svolta, l’evento che dà vita a questa storia e che ci trascina dentro un gioco divertente ed insolito.

Sul dorso della Moleskine rossa non c’era nulla. La estrassi dallo scaffale. Sulla copertina trovai appiccicato un pezzo di nastro adesivo di carta e una scritta a pennarello nero: ACCETTI LA SFIDA? Aprii il taccuino e la prima pagina conteneva questo messaggio:
Ti ho lasciato degli indizi.
Se la cosa ti interessa, gira pagina.
Altrimenti, per favore, rimetti il taccuino sullo scaffale.
La calligrafia era quella di una ragazza. Avete capito, no? Quel corsivo seducente.
Ad ogni modo, decisi di fare lo sforzo e girai la pagina.

Dash però non si limita ad eseguire le indicazioni ricevute, decide di rendere pan per focaccia a Lily e di prolungare il gioco che lei ha avviato, inizia così un “botta e risposta” spassoso e divertente nel quale i due ragazzi si sfidano di volta in volta a compiere le azioni più disparate. Tra Muppet da creare da FAO Schwarz, film da vedere al cinema, biscotti preparati in casa con amore, visite al Madame Tussauds, messaggi da chiedere al Babbo Natale di Macy’s, stivaletti persi in pieno stile Cenerentola e tantissime altre avventure che coinvolgono anche membri delle rispettive famiglie ed amici vivremo momenti indimenticabili.
Con “Dash & Lily” rideremo, sogneremo, rifletteremo leggendo i loro pensieri più intimi e personali e soprattutto riusciremo a tornare ragazzini.

Riusciranno i protagonisti a incontrarsi?
Questo gioco che hanno iniziato creerà aspettative esagerate che verranno deluse?
In fondo è così semplice pensare di aver trovato una persona che ci capisce veramente e che vuole conoscerci fino in fondo ma sarà vero?

«Credi di aver finalmente trovato la ragazza dentro la tua testa.»
«Cioè?»
«Cioè, come la maggior parte dei ragazzi, dentro la testa ti porti in giro questa ragazza che corrisponde esattamente al tuo ideale. La persona che sei convinto amerai davvero. E tutte le ragazze con cui esci vengono messe a confronto con la ragazza dentro la tua testa. Così, questa ragazza del taccuino rosso… ha senso. Se non la incontrerai mai, non dovrà mai misurarsi con il tuo ideale. Può essere la ragazza dentro la tua testa.»
«Se la metti così sembra che non voglia conoscerla.»
«Certo che vuoi conoscerla. Ma allo stesso tempo vuoi credere di conoscerla già. Che la riconoscerai all’istante. Come in una fiaba.»
[…]
«Stai attento a quello che fai, perché nessuno è mai davvero come vorremmo. E meno conosci quella persona, più è probabile che tu la confonda con la ragazza o il ragazzo dentro la tua testa.»
«Un’illusione» dissi.
«Sì. Non dovresti mai desiderare un’illusione.»

Lo stile che caratterizza questo libro è semplice e diretto, il punto di vista si alterna capitolo dopo capitolo facendoci capire meglio la psicologia dei due protagonisti e aiutandoci ad immedesimarci con le loro emozioni e sensazioni.
La schiettezza e la sincerità che caratterizzano l’adolescenza ci colpiscono e ci fanno ricordare quando quelle stesse emozioni le provavamo anche noi attraverso un dolcissimo tuffo nel passato che scatena nel lettore un mix tra nostalgia e simpatia istintiva verso i nostri Dash e Lily.

Cosa accadrebbe se durante il primo incontro tutto andasse per il verso storto?
Ci sarebbe comunque un futuro per loro?
E se improvvisamente saltasse fuori dal passato la bella ex di Dash?

In questo libro molti sono gli argomenti trattati: le famiglie allargate, l’amore durante la terza età, l’omosessualità, la solitudine e il sentirsi incompresi e diversi, la paura di aprirsi e mostrarsi veramente per quello che siamo, l’amicizia, i sogni e l’amore.
Non perdetevi questa bellissima storia che ha ispirato anche l’omonima serie tv su Netflix!

Buona lettura!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5

Si ringrazia la casa editrice per aver gentilmente fornito il materiale