ENIGMATICA BICICLETTA

di Pietruccio Montalbetti.

Enigmatica bicicletta di Pietruccio Montalbetti
Genere: Gialli e Thriller
Editore:  Iris 4
Pagine: 112
Edizione: 25 febbraio 2020

a cura di Rosa Zenone

Buongiorno amici lettori, quest’oggi vi presento un libro particolare, un noir di ambientazione storica, il cui titolo mi ha ispirato un’istantanea curiosità: Enigmatica bicicletta di Pietruccio Montalbetti.

Sinossi

Qualche anno dopo la seconda guerra mondiale si crea a Milano un corpo speciale di ex-partigiani dediti alla cattura di criminali di guerra mai processati. E la bicicletta accantonata alla staccionata di un parco del centro-città sempre lì parcheggiata, a volte girata a destra altre a sinistra, che ci fa? Fantasia o realtà questo noir del musicista?

Recensione

Era terminata la Seconda Guerra Mondiale e nel 1948 Milano presentava ancora segni evidenti anche per i bombardamenti degli alleati. Case semidistrutte e strade dissestate con larghe fenditure dovute alle bombe sganciate dagli aerei.

Immediatamente veniamo catapultati nella Milano del dopoguerra, dove i lasciti del conflitto sono ancora evidenti, ma non solo a livello scenografico. Il ricordo dell’orrore del regime e della seconda guerra mondiale è ancora vivido nella popolazione di quegli anni, e soprattutto nel protagonista Luca Righi.

In occasione del pranzo di Natale egli ripercorre le vicende precedenti narrandole ai due cuginetti ignari.

Ragazzini che appena mi videro vollero farsi raccontare del periodo trascorso in guerra. Due cuginetti che non avevano vissuto quel brutto periodo. Il pranzo non era ancora pronto e per accontentarli presi a rammentare.

Il racconto ricopre la parte iniziale del romanzo, seppure più volte interrotto e ripreso attraverso numerosi flashback.  In queste sezioni convivono presente e passato, intrattenute da uno stretto rapporto dialettico che condurrà alfine a una sintesi.

Luca Righi ripercorre il proprio passato da soldato fascista e poi da partigiano, raccontando non solo la sua storia ma quella di una nazione, senza omettere importanti eventi storici: egli ripercorre quegli anni fornendo al lettore un rapido excursus storico.

Il rapporto tra presente e passato, come accennato, è continuativo però, infatti il giovane Luca Righi nel 1948, anno in cui è ambientato il romanzo, appartiene a un corpo speciale, in cui è confluito assieme ad altri partigiani per stanare i fascisti che si erano macchiati di terribili misfatti.

Nel Consiglio di Stato c’era anche Barbablu che s’impegnò a creare un Corpo Speciale mantenendo la promessa fatta ai compagni di battaglia. I prescelti sarebbero stati addestrati per prevenire reati e individuare i fascisti che avevano perpetrato vari crimini a fianco dei tedeschi. Barbablu volle dunque con sé alcuni della squadra, sempre compresi me e Davide.

Proprio in tale anno si situa il nodo della trama attorno al quale ruoterà l’intero romanzo. Infatti il protagonista, uscendo dalla caserma dove si tiene il proprio addestramento, è attirato da un uomo che maneggia in modo losco una bicicletta.

Ebbene, quel giorno mi dirigevo al solito bar assorto nei pensieri ma qualcosa mi distrasse. Un uomo con aria sinistra armeggiava attorno a una bicicletta. Pensai la stesse rubando ma avvicinandomi mi resi conto che la stava semplicemente incatenando alla grata di ferro che divideva la via dal verziere. Terminato, il tipo si allontanò veloce e io proseguii la mia strada.

Il protagonista, accertatosi che non si tratta di un furto, assisterà più volte ai movimenti dell’uomo, cominciando poi a notare come talvolta la bicicletta, sempre fissata nel medesimo posto, muti di senso. In Luca è come se si azionasse un sesto senso e cominciano a farsi sempre maggiore spazio i sospetti. La bicicletta diviene per lui una vera e propria ossessione, in effetti celerà un mistero da svelare che lo ricondurrà ancora una volta sulla strada tracciata dal passato appena trascorso.

Enigmatica bicicletta è un romanzo scritto in modo scorrevole e semplice, anche laddove vi sono incastonate numerose analessi la struttura narrativa non risulta complessa. Le pagine scorrono in modo fluido e rapido, anche le indagini non si incagliano e si svolgono velocemente.

Il protagonista non è particolarmente caratterizzato, se non per ciò che riguarda le vicende della sua vita. Ugualmente, gli altri personaggi che si muovono nello spazio narrativo sono lievemente abbozzati, ciò perché è un libro che più che dare rilievo all’individuo lo concede piuttosto ai fatti.

La scelta di porre un enigma dietro a un evento normale, quale una bicicletta parcheggiata, è intrigante e acuisce la curiosità del lettore, poiché proprio a causa della nostra ottica di ordinarietà della cosa se ne vuole cogliere la straordinarietà.

Il libro si configura particolarmente adatto al lettore che ricerca una storia piacevole all’insegna di un mistero da svelare, ma che ama arrivare dritto al punto senza dover indugiare in adornamenti e in lunghe divagazioni.

Il grande pregio di Enigmatica bicicletta è la tematica selezionata, quella dei complici dell’orrore rimasti impuniti dopo il periodo bellico, e di avervi ricondotto la riflessione, chiarendo le difficoltà di fare i conti con tale eredità e di come tale azione rientri nel concetto di giustizia e non di vendetta.

Il nostro giudizio:

Tramavoto 4

Stile

Piacevolezzavoto 3

Copertinavoto 3,5

Voto finalevoto 3

Pietruccio Montalbetti

Pietruccio Montalbetti è nato a Milano nel 1941 ed è lo storico chitarrista dei Dik Dik, il gruppo musicale nato nel 1965. Ha già pubblicato i libri I ragazzi della via Stendhal (2017), Settanta a settemila. Una sfida senza limiti di età (2017), Io e Lucio Battisti (2013) e Sognando la California, Scalando il Kilimangiaro (2011).

Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.