IL SOGNO

di Franck Thilliez

“Il sogno” di Franck Thilliez
Genere: Thriller
Editore: Fazi Editore
Pagine: 436
Edizione: 2020

a cura di Elide

Cari amici lettori,

quanti di voi si sono lasciati rapire dalle pagine de “Il manoscritto”, opera a firma Franck Thilliez uscita a fine 2019 e vero e proprio capolavoro del genere thriller? Ecco se siete rimasti colpiti da questo libro, se vi siete lasciati trasportare nei meandri di un mistero costruito ad arte, non potete ora non lasciarvi conquistare dal nuovo lavoro dell’autore intitolato “Il sogno” edito da Fazi Editore in questo mese di luglio. Buona lettura!

Sinossi

Se non fosse per le sue cicatrici e le strane foto che tappezzano le pareti del suo ufficio, si direbbe che Abigaël sia una donna come le altre. Se non fosse per i momenti in cui sprofonda nel mondo dei sogni, si giurerebbe che dica il vero. Ma Abigaël, la psicologa che tutti si contendono per risolvere i casi criminali più intricati, soffre di una grave narcolessia che le rende tutto più difficile. Spesso per lei il confine tra sogno e realtà si confonde, ed è costretta a ricorrere a bruciature e tatuaggi per assicurarsi di essere sveglia e che quello che vede stia realmente accadendo. L’indagine a cui sta lavorando insieme al fidanzato poliziotto Frédéric riguarda un rapitore seriale di bambini, Freddy. I piccoli scomparsi finora sono tre, a quattro mesi di distanza l’uno dall’altro. Ogni rapimento viene annunciato con uno spaventapasseri che indossa gli abiti del bambino rapito precedentemente. Intanto, Abigaël è l’unica sopravvissuta a un terribile incidente d’auto di cui non ricorda nulla e dove hanno perso la vita suo padre e sua figlia. Presto capirà che molte cose di quell’episodio non tornano. E si renderà conto che Freddy sa più di quanto dovrebbe. E non è il solo. Ma per Abigaël il nemico più pericoloso rimane uno: se stessa.
Dopo Il manoscritto, apprezzatissimo da critica e lettori, un nuovo romanzo a matrioska zeppo di colpi di scena che fonde thriller, pulp e suspense psicologica: un labirinto ipnotico e perfetto in cui perdersi, per sbucare in un finale che riannoda tutti i fili.

Recensione

«Le risposte si nascondevano chissà dove tra quei muri. Serviva un’ultima cicatrice per farla finita una volta per tutte. I morsi del fuoco nella sua carne erano affidabili, così come gli strani tatuaggi nascosti gli uni sotto gli altri.»

Il suo nome è Abigaël Durnan è una psicologa specializzata nel ramo del diritto penale e da tempo immemore si occupa di casi aventi ad oggetto criminali di ogni sorta. Questa volta è chiamata a intervenire su un caso di triplice scomparsa di minori, bambini spariti misteriosamente con un intervallo di tempo di tre mesi l’uno dall’altro. Unico segno distintivo ed esclusivo filo conduttore atto a collegare i fatti è il ritrovamento, in un teatro alacremente allestito, di uno spaventapasseri appositamente preparato dal rapitore, detto Freddy, con gli abiti dei fanciulli e i loro capelli attaccati alla parte del feticcio che ne rappresenta la testa. Ma perché sono scomparsi? Chi può esserci dietro a questo eclettico e macabro piano?
Tuttavia una particolarità caratterizza la nostra trentatreenne e madre protagonista: la narcolessia. Sin da quando ella ha otto anni soffre di questa particolare malattia che la induce a cadere in un sonno profondo nei momenti più impensabili. Anche per questo smette di guidare, le crisi possono prendere il sopravvento senza il minimo preavviso e l’unico modo per arginarle è sottoporsi ad una cura a base di un farmaco con gli stessi principi attivi dell’ecstasy.

«Infatti ci spinge a credere che il sogno sia realtà, anche quando siamo inseguiti da un dinosauro. Durante il sonno, il cervello si mette in trappola da solo di continuo, cerca di sventare tutti gli stratagemmi del sogno più razionali. Einstein, Newton o Cartesio prima o poi hanno creduto di potersi lanciare da una falesia e volare. E l’hanno fatto. […] Distinguere il sogno dalla realtà è diventato ogni giorno più difficile. Perché in questi ultimi tempi, anche da sveglia, devo assicurarmi di continuo che non sto dormendo.»

Il caso viene portato avanti da nove mesi ma non sembra avere una risoluzione chiarificatoria. È quando la donna sopravviverà a un incidente stradale fatale sia per suo padre che per sua figlia che i tasselli davvero inizieranno ad andare al loro posto e che forse il reo assumerà un vero volto. Nulla è come appare, tutto deve essere rivalutato e rimesso in discussione, ivi compresa la perdita degli affetti più chiari perché dietro le apparenze può riservarsi essere qualcosa di molto più grande. Un disegno che trova radici nel passato.

Con “Il sogno”, ancora una volta, Thilliez non delude le aspettative con un titolo che conquista sin dalle prime pagine e lascia con il fiato sospeso. Una scrittura rapida che ben si confà con una trama che affascina e che trattiene tra le sue maglie senza difficoltà alcuna. Al tutto si sommano continui sbalzi temporali che portano la storia a oscillare in un tempo sospeso fatto di misteri da scoprire e curiosità da soddisfare. La vicenda oscilla infatti tra dicembre 2014 e giugno 2015 in un alternarsi di due periodi che ricompongono, nel loro insieme, un disegno più grande.
Il risultato finale è quello di un titolo che si fa divorare in brevissimo tempo e che ben si presta ai palati degli amanti del genere e non. “Il sogno” vi catapulterà in un vero e proprio incubo in cui verità e finzione si mescolano tra loro perdendo completamente i loro confini e connotati. Da leggere.

Il nostro giudizio:
Stile:Voto 5/5
Trama:Voto 5
Piacevolezza:Voto 5
Copertina:Voto 5
Voto finale:Voto 5

FRANCK THILLIEZ:
È un ingegnere e scrittore francese. Informatico, è appassionato di tecnologie telematiche. Nel 2004 pubblica il suo primo libro Train d’enfer pour Ange rouge. Ha vinto i premi Prix des lecteurs Quais du polar 2006 e Prix sncf du Polar franc¸ais 2007 con il libro La Chambre des morts. Tra le sue pubblicazioni in Italia si ricordano: Foresta nera (Nord, 2008), La stanza dei morti (TEA, 2009), Il manoscritto (Fazi, 2019).