L’ALCHIMISTA

di Paulo Coelho

L'Alchimista

L’Alchimista di Paulo Coelho
Editore:  La nave di Teseo
GenereNarrativa
Pagine217
Edizione20 Luglio 2017

a cura di Mary Manasseri

Carissimi lettori, in relazione alla rubrica “Penne d’autore” del mese di luglio, riservata a Paulo Coelho, dedichiamo la recensione di oggi al suo libro sicuramente più noto e di maggior successo, L’Alchimista – tradotto in più di 50 paesi infatti, ha venduto nel mondo oltre 65 milioni di copie.

Sinossi

“L’Alchimista” è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che lo porterà fino all’Egitto delle Piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all’incontro con il vecchio Alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l’Anima del Mondo, l’Amore e il Linguaggio Universale. Imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua Leggenda Personale.

Recensione

Lessi questo racconto la prima volta nel 1993, in un momento della mia vita faticoso e pieno di dubbi. Fu tanto forte il movimento interiore che mi innescò che lo ripresi in mano anche successivamente, nel caso in cui gli fosse rimasto ancora qualcosa da dirmi.

Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose.

Santiago, il protagonista, è un giovane pastore. Alla guida di un piccolo gregge di pecore e nella tranquillità di una vita del tutto preordinata, gira per il mondo visitando luoghi sconosciuti e leggendo sempre lo stesso libro, nel quale non si stanca mai di cercare nuovi significati.

Un giorno, deciso a comprendere il messaggio misterioso di un sogno ricorrente, permette ad una zingara veggente di leggergli la mano. La donna, tradottigli i contenuti onirici narrati e colpita dalle relative rivelazioni, si fa promettere dal ragazzo un decimo delle ricchezze che troverà una volta raggiunte le piramidi d’Egitto. Inizialmente combattuto sul da farsi, sarà il vecchio saggio Re di Salem a convincerlo a vendere i suoi animali e a partire alla ricerca del suo tesoro. In segno di buon augurio gli regalerà i sassi di Urim e Tummin, la pietra del sì e del no, quale aiuto nei momenti determinanti della scelta.   

Nel suo viaggio, quello reale attraverso i sentieri del mondo e quello simbolico nelle profondità del proprio sentire, Santiago conoscerà luoghi rivelatori e misteriosi di grande fascino, ove avrà l’occasione di sperimentare situazioni mai immaginate e di incontrare persone decisive, per il raggiungimento dei suoi obiettivi e per la propria crescita personale.

Percorrendo la strada, avrà occasione persino di condividere parte del viaggio con l’Alchimista, che lo aiuterà a comprendere il Linguaggio del Mondo e a tradurre i segni che tutto il Creato ha disseminato per lui, per aiutarlo nella realizzazione della propria Leggenda Personale.  

Non dimenticare che è tutto una sola cosa. Non dimenticare il linguaggio dei segnali. E, soprattutto, non dimenticare di andare fino in fondo alla tua Leggenda Personale.

La grandezza di quest’opera è secondo me data dal fatto che sembra essere scritta proprio per ciascuna singola persona che la sta leggendo: una storia in cui il lettore non può che riconoscersi quindi, in cui rivede stralci del proprio vissuto e delle proprie evoluzioni interiori. È un racconto dalla trama semplice, capace di parlare a tutti inducendo un approfondimento di contenuto e di pensiero. Nelle sue 178 pagine infatti, è narrata la vicenda di un uomo chiamato Santiago e, nel contempo, in un’allegoria pregna di filosofia e simboli, vi è l’esperienza di ciascun individuo come parte di grande valore dell’umanità tutta.

Al centro del discorso che Coelho affronta qui c’è la ricerca, in sé e nel mondo intorno, del Destino e dei suoi segni. Laddove nasce una persona c’è già in germoglio la sua Leggenda Personale, un progetto concepito da Dio che vede la luce nel momento in cui l’individuo apre gli occhi alla vita.  La sorte ha lasciato sulla via i propri indizi, affinché ognuno possa coglierli e, passo dopo passo, arrivare alla realizzazione piena di sé e del compimento del proprio perfetto percorso.

La Creazione è fidata amica di ciascun uomo che crede e lotta per l’espressione massima del proprio essere… per questo, ha fiducia in lui e ne sostiene il cammino. Essa, pregna dell’Amore di cui Dio l’ha intrisa, si muove in sintonia con tutto ciò che ne fa parte, affinché sia realizzata la Leggenda Personale in tutta la sua grandezza. La Creazione infine, non è che lo svelamento della potenza dell’Amore, la cui maestosità è contenuta anche nel più piccolo granello di sabbia portato dal vento.  

Sentì all’improvviso che avrebbe potuto guardare il mondo come la povera vittima di un ladro, oppure come un avventuriero in cerca di un tesoro. ‘Sono un avventuriero in cerca di un tesoro,’ pensò deciso, prima di sprofondare esausto nel sonno.

La vicenda evolve nell’arco temporale di due anni. Il tempo è qui per Santiago un ulteriore strumento di cui può usufruire, entro il quale ha modo di sperimentarsi e dimostrare la propria capacità di autodeterminazione, per carpire, comprendere e far germogliare in stagioni nuove ciò che gli accade dentro e sulle vie del proprio cammino. E così si aprono anche gli spazi… l’autore ci porta infatti, tra le atmosfere e le genti di città lontane prima e nel pieno del deserto poi, dove la magia della polvere che si muove tra le dune e l’orizzonte senza confini, incantano il lettore e lo invitano a continuare con Santiago anche il proprio intimo viaggio.

La narrazione è sviluppata in terza persona, con frequenti dialoghi, non solo tra i diversi personaggi, ma soprattutto in un continuo e profondo confronto di Santiago con sé stesso. Egli si pone domande e cerca le risposte, inoltrandosi sempre in riflessioni che non lasciano niente al caso. I personaggi sono delineati attraverso i toni intensi e i contenuti che esprimono. Tutti hanno un ruolo decisivo affinché il protagonista riesca a trovare la giusta direzione, come pure Santiago si rivela determinante per l’evoluzione della Leggenda Personale delle figure che avvicina. Gli incontri quindi non sono mai casuali, ogni evento si verifica per un motivo e in un continuo armonioso movimento, che spinge la vita a liberarsi in tutta la sua incredibile potenza.  

Ognuno di noi custodisce inoltre in sé una guida fondamentale, estremamente sensibile, capace di suggerire con chiarezza la direzione che ci è più funzionale: è  il nostro Cuore. Esso è il nostro miglior ispiratore, il suo battito varia di ritmo e d’intensità, per ricordarci quale sia la scelta giusta per vivere in onestà intellettuale ed emotiva con noi stessi e poter così riuscire nell’adempimento del nostro Destino.  

Non c’è bisogno che tu capisca il deserto, basta che osservi un semplice granello di sabbia e vi scorgerai tutte le meraviglie della Creazione…

L’Alchimista quindi è colui che conosce il Linguaggio del Mondo, lo comprende e lo traduce svelandone la profondità e la ricchezza di accezioni, nelle sfumature più impercettibili. Egli si trasforma in vento, diventa parte della sua energia, assorbendone contemporaneamente la delicatezza del respiro e la forza del suo impeto. Si rivelerà determinante per il percorso di Santiago, poiché lo aiuterà ad elevarsi e a entrare in contatto con le forze dell’Universo, per afferrare e assimilare i messaggi dell’Anima del Mondo.

L’autore esorta così il suo pastorello, come pure il suo pubblico, a non arrendersi mai e a continuare imperterrito e con Fede nella ricerca del proprio Tesoro, nascosto da qualche parte nel mondo ma, soprattutto, celato in sé stesso nella profondità del proprio animo.

Spesso se ne ha paura, perché quel percorso nell’essenza dell’Io rischia di svelare la precarietà e l’immensa fragilità connaturata all’uomo. Soltanto grazie al coraggio di continuare la ricerca sarà possibile scoprire che tutta quella fragilità di cui siamo portatori non è altro che la nostra reale ricchezza, quella che ci fa percepire l’Anima del Mondo e ce ne fa riconoscere le tracce dentro di noi.

Arrivati a quel prezioso scrigno, non potremo non renderci conto che eravamo già molto vicini alla meta nel momento in cui siamo partiti. Ma senza il viaggio non avremmo mai saputo riconoscerla, comprenderla e definirne il vero valore, né il messaggio di cui era portatrice. Soltanto il Coraggio, la Fede, l’Amore e la Messa in Gioco possono aiutare a ritrovare la fortuna celata.  

Nonostante siano passati molti anni dall’ultima volta che ho letto L’Alchimista, continuo ad amarlo immensamente e a consigliarlo perché, qualunque sia la fase della vita che stiamo attraversando, la ricerca di ciò che siamo e della nostra più intima essenza, continua il suo cammino passo dopo passo con il nostro muoverci in avanti.

Concludo salutando tutti voi che mi avete letto, augurandovi buon viaggio tra i libri e dandovi appuntamento alla nostra prossima recensione.

Il nostro giudizio:

TramaVoto 5/5

StileVoto 5/5

PiacevolezzaVoto 5/5

CopertinaVoto 4,5/5

Voto finaleVoto 5/5

Paulo Coelho

Paulo Coelho nacque a Rio de Janeiro nel 1947 e la sua notorietà in America Latina è oggi seconda soltanto a quella dell’illustre Gabriel Garçia Marquez. Già da ragazzo lo distinse una spiccata sensibilità, uno sguardo particolarmente attento ai dettagli e un evidente interesse ai significati celati oltre l’apparenza. La musica, l’arte e la letteratura, come pure il teatro e la poesia, ne catalizzarono tutti i sensi sin dall’adolescenza, conquistando irrimediabilmente il suo animo.

La carriera letteraria di Coelho è connotata da grandi successi di vendita e di critica, che gli hanno permesso di guadagnare svariati premi e riconoscimenti nell’ambito culturale. Dagli anni ’80 in poi infatti, le sue opere hanno accompagnato i percorsi di vita di intere generazioni e ancora oggi le sue nuove uscite attivano sempre notevole interesse.

Coelho si fa conoscere inizialmente come autore intimista, quasi new age, di impronta prettamente filosofica e con evidenti approdondimenti simbolici. Al di là del già citato “L’Alchimista”, ci riferiamo inoltre a “Il manuale del Guerriero della Luce”, “Il cammino dell’arco”, “Monte Cinque” e altri.

Ne “Il vincitore è solo”, “11 minuti” e “Lo Zahir” invece osserva il mondo moderno, con le sue luci e i punti oscuri. Il lusso e il denaro funzionano da specchietto per le allodole, accecando lo sguardo e impedendo di vedere con maggiore chiarezza quello che è davvero significativo. La ricerca di senso e di valore sono sempre il fuoco che catalizza lo sguardo e il sentire del lettore.

Tra i suoi più famosi romanzi troviamo inoltre “La strega di Portobello”, “Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”, “Adulterio”, “Brida” e “Lettere d’amore dal Poeta” , in cui riprende e rielabora alcuni scritti di Kahlil Gibran, poeta /filosofo tra i suoi più amati e che più volte ha omaggiato.