Penne d’autore, uno sguardo su: PAULO COELHO

a cura di Mary Manasseri

Paulo Coelho

Carissimi lettori, per la rubrica Penne d’autore del mese di luglio vi proponiamo con piacere lo scrittore Paulo Coelho. Autore di fama internazionale, i suoi titoli sono conosciuti in tutto il mondo e le citazioni che ne vengono tratte aprono a intimi e illuminanti spazi di riflessione.   

L’amore è la guida e il cammino (L’Alchimista)

Paulo Coelho nacque a Rio de Janeiro nel 1947 e la sua notorietà in America Latina è oggi seconda soltanto a quella dell’illustre Gabriel Garçia Marquez. Già da ragazzo lo distinse una spiccata sensibilità, uno sguardo particolarmente attento ai dettagli e un evidente interesse ai significati celati oltre l’apparenza. La musica, l’arte e la letteratura, come pure il teatro e la poesia, ne catalizzarono tutti i sensi sin dall’adolescenza, conquistando irrimediabilmente il suo animo.

Tali passioni gli causarono però non pochi screzi con i genitori, che tentarono così in tutti i modi di spegnerne l’entusiasmo e di soffocarne le aspirazioni. Arrivarono persino a richiederne l’internamento in un ospedale psichiatrico, convinti che vi fosse in lui il germe di una malattia mentale, capace di irretirlo e di condurlo così verso condotte considerate socialmente inaccettabili e immorali.

Nel 1970 Paulo si decise così ad abbandonare la famiglia divenuta troppo invadente, per conoscere il mondo, scoprire la vita e scongiurare del tutto il rischio di essere nuovamente rinchiuso.

La personalità ribelle e controcorrente lo spinsero alla ricerca di nuove esperienze, fino all’incontro con un altro artista fuori dagli schemi, Raul Seixas. Questi, avvicinò Coelho allo studio delle scienze occulte e lo coinvolse in gruppi di attivismo politico, che lo portarono all’arresto e ai mesi dolorosi del carcere.

La profonda inquietudine e l’incertezza legata al futuro rinforzarono ulteriormente il suo interesse per la magia nera che, soltanto anni dopo, riuscì definitivamente ad abbandonare. Sarà poi negli anni ’80 infatti, che si riavvicinerà alla religione cristiana, recuperando una maggiore serenità interiore.

Importante riconoscimento gli fu conferito nel 2007 quando, in occasione della commemorazione della Giornata internazionale della Pace, l’ONU gli assegnò il titolo di Messaggero di pacePremio questoche lo gratificò molto e gli permise di consapevolizzare la propria responsabilità formativa nei confronti delle nuove generazioni.

Pensieri ed emozioni originate dalle esperienze, divennero col tempo trame e nuove storie nella mente dell’autore, che possiamo oggi ritrovare tra le pagine dei suoi libri. Lo stile narrativo e la scelta dei temi esplorati infatti, risentono dei vissuti che l’hanno segnato e che, attraverso le parole dei suoi testi, divengono patrimonio culturale dell’umanità. Il contatto che riesce a creare con il suo pubblico viaggia sul filo di un’empatia autentica, connotando l’esperienza della lettura di una partecipazione più intima e personale. Leggere un libro di Coelho è spesso infatti un percorso interiore, entro il quale è impossibile non sentirsi chiamati in causa.

Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così  lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi. ( Le cose che ho imparato nella vita)

Impegnativi e di spessore sono i temi che sceglie per i suoi lettori: la Vita, pregna di significati e di inquiete confidenze, è un’esperienza unica che ci offre infinite strade, entro le quali siamo sempre liberi di scegliere le direzioni. Il Destino poi, lascia i propri segni lungo la via, sollecitandoci a coglierli e a seguirli… perché la strada esiste già, bisogna solo trovare il coraggio di confrontarsi con essa e accettarne le prove, come passaggi di Crescita e di Cambiamento. L’Amore e la Fede prima, il Dolore e la Morte poi, spesso elaborate in chiave allegorica com’è tipico della cultura latino americana, sono determinanti esperienze che toccano la vita dei personaggi che gli sono cari e dei loro intricati percorsi.

Egli ci coinvolge nelle sue alchemiche ricerche di senso, provando con determinazione a cogliere la scintilla con cui Dio ha tracciato ogni cosa. Egli ci sollecita a cercarla, prima nell’arte, poi nella vita vera. I significati, nonché le meraviglie del percorso lungo la strada verso la Verità, passano attraverso il simbolo e la filosofia, scienze che da sempre ne hanno catturato passione e interesse.   

Gli scenari dei suoi racconti sono per lo più ambientati in terre lontane e nuove, dai fulgidi colori e melodie seducenti che, con i loro toni caldi, riempiono gli spazi e si amplificano in echi che si perdono nell’aria. 

Le figure che egli crea infine, intriganti e intense, si muovono in atmosfere rarefatte in cui spesso il tempo pare fermarsi, per sospenderne brevemente i destini e permettere anche a noi che li leggiamo di perderci nell’attimo dei loro respiri.  

Le opere più rappresentative

La carriera letteraria di Coelho è connotata da grandi successi di vendita e di critica, che gli hanno permesso di guadagnare svariati premi e riconoscimenti nell’ambito culturale. Dagli anni ’80 in poi infatti, le sue opere hanno accompagnato i percorsi di vita di intere generazioni e ancora oggi le sue nuove uscite attivano sempre notevole interesse.

Amare significa comunicare con l’altro e scoprire in lui la particella di Dio.(Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto)

Come già accennato, le esperienze di vita di questo autore lasciano tracce tra le pagine dei suoi libri. La scrittura così immediata e la fluidità narrativa poi, ne sono le caratteristiche di maggior presa sul pubblico.

Il primo titolo a cui daremo spazio tra le nostre recensioni è L’Alchimista: sicuramente il suo più noto, venne tradotto in più di cinquanta paesi oltre all’Italia.

Coelho si fa conoscere inizialmente come autore intimista, quasi new age, di impronta prettamente filosofica e con evidenti approfondimenti simbolici. Al di là del già citato “L’Alchimista”, ci riferiamo inoltre a Il manuale del Guerriero della Luce, Il cammino dell’arco, Monte Cinque e altri.

Ne Il vincitore è solo, 11 minuti e Lo Zahir invece osserva il mondo moderno, con le sue luci e i punti oscuri. Il lusso e il denaro funzionano da specchietto per le allodole, accecando lo sguardo e impedendo di vedere con maggiore chiarezza quello che è davvero significativo. La ricerca di senso e di valore sono sempre il fuoco che catalizza lo sguardo e il sentire del lettore.

Tra i suoi più famosi romanzi troviamo inoltre La strega di Portobello, Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto, Adulterio, Brida e Lettere d’amore dal Poeta , in cui riprende e rielabora alcuni scritti di Kahlil Gibran, poeta /filosofo tra i suoi più amati e che più volte ha omaggiato.

Entro la fortunata carriera letteraria, apre anche una finestra dedicata alle biografie romanzate. Oltre alla sua passione per Mata Hari, a cui regala grande spazio ne La spia, egli si rivela ai suoi estimatori anche in modo più personale. Con l’autobiografia Hippie infatti, si scopre senza riserve, attraverso la condivisione dei propri giorni avventurosi e centrati sulla ricerca di sé, nel mondo e nell’arte.

Spero che, tra i titoli citati, ne abbiate trovato qualcuno che vi abbia incuriosito e dei quali avrete voglia di darci il vostro parere. Lo aspettiamo volentieri.

A tutti buona lettura e arrileggerci alla prossima recensione.