Le Penne Irriverenti celebrano la Giornata Internazionale della Donna

L’8 marzo, giorno della Festa della Donna, è ricorrenza di eventi storici e sociali di notevole significato. Molti sono stati gli avvenimenti che si sono succeduti nel tempo, che hanno portato a identificare questa data come quella da dedicare alla donna, alla lotta contro la violenza e alla discriminazione di genere. Noi, Penne Irriverenti, gruppo di donne appassionate di libri e amanti della cultura, abbiamo scelto volutamente di aprirvi le nostre porte proprio oggi, perché pensiamo che la parola sia il primo strumento attraverso il quale si metta in circolo il rispetto, il senso di libertà e il riconoscimento del valore della persona in quanto tale. Attraverso le citazioni che abbiamo scelto per Voi, diamo parola a personaggi femminili storici o di fantasia di elevata caratura morale e professionale. Condividendo le loro storie e le scelte coraggiose, e a volte scomode, che hanno agito, vogliamo onorare tutte le donne che, nel proprio quotidiano hanno contribuito nel tempo a migliorare il mondo, nonostante le difficoltà, la discriminazione e la violenza di cui ancora sentiamo parlare ogni giorno. Queste vogliono essere parole di pace e di alleanza, con tutti coloro che leggendole sentono di condividerne i valori e avranno voglia di diffonderli insieme a noi. Buona Festa della Donna a tutti Voi.

Le Penne Irriverenti

“Ma ormai April non aveva più bisogno di alcun consiglio né di alcuna istruzione. Era calma e tranquilla, ora, sapendo quel che aveva sempre saputo, quello che né i suoi genitori né zia Claire né Frank né chiunque altro avevano mai dovuto insegnarle: che se si vuol far qualcosa di assolutamente onesto, qualcosa di vero, alla fine si scopre sempre che è una cosa che va fatta da soli.” (Tratto dal libro Revolutionary Road di Richard Yates)
Nell’America degli anni ’50 April e suo marito Frank, giovane coppia strozzata dall’ambiente borghese e bigotto che considera felicità un buon impiego, una famiglia impostata e una bella abitazione, si ritrovano separati dalle rispettive aspirazioni: mentre April sogna di affrancarsi da una vita conforme ad un modello che non è il suo, Frank finge di assecondarla per poi inchiodarla in realtà al proprio volere, facendola rimanere incinta ed impedendole l’aborto. April cercherà comunque una via di fuga, ad ogni costo, dai vincoli sociali e da quelli legati al proprio sesso per raggiungere il traguardo inviolabile ed universale, soprattutto se negato, della libertà. E la sua drammatica iperbole lascia il messaggio, ancora incredibilmente attuale, di non permettere che essere donna sia un ostacolo al proprio auto determinismo ed autoaffermazione, né una giustificazione riduzionista ad accettare una decisione imposta. (Chiara)

Copertina La storia
Lettura consigliata: La storia di Elsa Morante
“L’umanità, per propria natura, tende a darsi una spiegazione del mondo, nel quale è nata. E questa è la sua distinzione dalle altre specie. Ogni individuo, pure il meno intelligente e l’infimo dei paria, fino da bambino si dà una qualche spiegazione del mondo. E in quella si adatta a vivere. E senza di quella, cadrebbe nella pazzia.” (Elsa Morante)
Donna protagonista di un amore tormentato con un altro grande primo attore del panorama letterario, Alberto Moravia, ella è una donna la cui vita è stata caratterizzata da tante difficoltà determinate in primo luogo dal provenire da una famiglia di origini modeste, circostanza, questa che non le ha consentito di conseguire quella laurea in lettere così desiderata. Elsa è una donna forte, è un’autrice crisalide, una cantastorie. Tra i tanti meriti vi è quello di aver donato al lettore una fotografia degli anni della Seconda Guerra Mondiale sino a cristallizzare, in tarda età, la sua visione del Novecento, un secolo di grandi sconvolgimenti e cambiamenti. La sua capacità di aver dato vita a personaggi indimenticabili fuori dai classici archetipi, la sua capacità di ricreare attraverso il suo inimitabile stile situazioni e fatti tangibili con mano la rendono una figura intellettuale dalla grande sensibilità umana.(Elide)

“Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care.” (Anna Magnani)
Anna Magnani nella sua sostanza e poca apparenza rappresenta un idolo indiscusso, in una società che chiede alle donne di essere sempre belle e giovani la Magnani non ha timore nel mostrarsi com’è e con i segni del tempo che porta addosso. Questa frase esprime perfettamente quella che sono: poca apparenza ma molto sentimento. Io adoro il mio essere ora, perché incarna il mio vissuto, le strade che ho percorso, le difficoltà e le gioie che mi hanno reso quella che sono. Bisognerebbe cominciare ad avere più consapevolezza di sé al di là del superficiale lato estetico che ci chiede di conformarci tutte a standard predefiniti, d’altronde come sostiene una grande donna e fonte di ispirazione:

Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza.” (Rita Levi Montalcini) (Giulia)

Lettura consigliata: Le tue antenate di Rita Levi Montalcini

“Ovunque vi sia sofferenza è là che voglio essere, per fare quello che posso.” (Lady Diana)
Simbolo di purezza, amore sincero verso l’umanità, capacità di comprendere l’altro anche se tanto diverso. Una donna che, nonostante la sua vita a prima vista fiabesca ma nella realtà fatta di fredda solitudine, è riuscita a diventare il simbolo dei sentimenti più sinceri verso il prossimo e di impegno sociale. Pur trovandosi sull’apice della piramide sociale, non ha mai dimenticato chi stava alla base.  Ha dato in testamento al mondo il suo cuore intero che ancora vibra in chi l’ha conosciuta attraverso le sue opere.(Iryna)

Copertina Elogio della curiosità
Lettura consigliata: Elogio della curiosità di Eleanor Roosevelt
“Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso.” (Eleanor Roosevelt)

Carissime donne auguri a tutte, oggi e ogni giorno! Ho scelto questa frase di Eleanor Roosevelt per ricordare a tutte noi che dobbiamo sempre essere fiere di ciò che siamo e non dobbiamo mai permettere a nessuno di umiliarci o provare a calpestarci, proprio come ha fatto questa famosissima First Lady che è stata tra le prime femministe americane. Eleanor dedicò la sua vita alla lotta per i diritti civili e si impegnò in prima linea per migliorare le condizioni di vita delle donne e degli afroamericani, prese parte inoltre alla stesura e all’approvazione della Dichiarazione universale dei diritti umani (se non ne avete mai letto il testo correte a farlo perché è una meravigliosa dichiarazione d’amore, d’uguaglianza e di fratellanza). (Manuela)

Copertina Io sono Malala
Lettura consigliata: Io sono Malala di Malala Yousafzai
“Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti.” (Malala Yousafzai)
Viviamo in un mondo tecnologicamente avanzato, con astronavi che vanno su Marte, treni che percorrono migliaia di chilometri alla velocità della luce e telefoni che si sostituiscono addirittura alle persone. Eppure, donne e uomini ancora combattono per ciò che dovrebbe essere garantito a tutti: libertà ed istruzione. Malala Yousafzai, ne è chiaro e coraggioso esempio, nata e cresciuta in Pakistan, a soli 12 anni si oppose al potere dei Talebani che vietavano alle donne di andare a scuola. Lei però non aveva paura e nemmeno i due colpi sparati direttamente sul suo viso l’hanno fermata. Ha continuato a parlare perché “l’istruzione è potere e le donne istruite fanno paura”. Malala voleva studiare e voleva che tutte ne avessero la possibilità. Continuando a combattere per ottenere ciò che le spettava di diritto vinse, nel 2014, il Premio Nobel per la Pace a dispetto dei Talebani, a dispetto della morte e a dispetto di tutti quelli che le donne vorrebbero vederle ‘ingabbiate’. Raccontate di questa straordinaria ragazza ai vostri figli e alle vostre figlie, affinché nessuno debba combattere per essere ciò che vuole! (Marinella)

Copertina La treccia
Lettura consigliata: La treccia di Laetitia Colombani
“Smita si sveglia in preda a un sentimento strano, a un’urgenza dolce. Una farfalla sconosciuta si agita dentro di lei. Oggi è un giorno importante, un giorno che ricorderà tutta la vita. Oggi, sua figlia andrà a scuola. A scuola, Smita non ci ha mai messo piedi. Qui a Badlapur, quelli come lei non ci vanno.” (Tratto da “La Treccia” di Laetitia Colombani)
Lei è Smita: indiana, povera e, soprattutto, donna in una società dove gli uomini decidono, scelgono e gestiscono la vita di tutti. In questo meccanismo difficile da smontare Smita è dignità, una forza che si nutre di umiltà e fede inattaccabile – è il coraggio di cambiare e di affermare il proprio no, a costo di lasciarsi tutto alle spalle per sperare in un futuro nuovo. È una madre che protegge, difendendo l’onestà che le hanno insegnato, valore cardine dei propri giorni. Smita combatte, non si arrende, accetta l’imprevisto e ne fa risorsa profonda per sé e per il mondo, non sapendo che i suoi passi incerti, a volte timorosi, nutriranno echi che si diffonderanno nel tempo e nello spazio, fino a fiorire come semi nuovi nei destini sconosciuti di altri. (Mary)

Copertina La nostra casa è in fiamme
Lettura consigliata: La nostra casa è in fiamme di Greta Thunberg
“Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza” (Greta Thunberg)
Giovane donna dalle mille risorse, la svedese Greta Thunberg si è più volte battuta contro il cambiamento climatico. Ha tenuto manifestazioni prima in Svezia, poi in Belgio e a Londra. Apprezzo molto il suo spirito, la sua tenacia, così piccola ma con idee così grandi, determinata e a volte anche sfacciata, senza timore nemmeno di fronte ai leader mondiali all’Onu.Il suo libro “La nostra casa è in fiamme” è un monito lanciato come un fulmine nel cielo, un avvertimento, un invito a considerare la situazione climatica come un momento di crisi, per l’appunto, come se la nostra casa fosse in fiamme. (Melania)

“Non devi mai temere di ciò che stai facendo quando sai che è giusto farlo” (Rosa Parks)

Era il 1955 quando Rosa Parks, sarta di colore di Montgomery in Alabama, con fermezza si rifiutò di cedere il posto sul bus ad un bianco, cosa impensabile fino a quel momento. Il suo gesto, che le costò l’arresto, ebbe l’effetto di un tornado che si abbatté con forza dirompente su anni di soprusi e segregazione razziale perpetrata ai danni dei neri. Iniziò così una pacifica rivolta che ha portato a profondi cambiamenti, anche se la strada che porta alla risoluzione del problema è ancora lunga. Ma quella donna minuta, fiera e coraggiosa, ci ha insegnato che dobbiamo alzare la testa e ribellarci alle ingiustizie.

Un semplice “No!” può cambiare il mondo, non abbiate paura di pronunciarlo. Mai. (Pamela)

Sonetto “Tacete o maschi” di Leonora della Genga

Il sonetto citato è attribuito a una figura poco conosciuta e oggetto di diverse controversie della critica, Leonora (Eleonora) della Genga, una poetessa di Fabriano del XIV secolo appartenente alla cosiddetta cerchia delle petrarchiste marchigiane. Al di là delle dispute critiche e filologiche, il sonetto “Tacete o maschi” rimane un testo rivoluzionario e coraggioso, in un’epoca come quella medioevale dove la presunta inferiorità della donna era ricondotta alle dottrine aristoteliche e bibliche, questa audace poetessa controbatte con versi veementi. Leonora conduce la sua suggestiva invettiva contro le opinioni maschiliste rovesciandole: l’assioma di fondo è infatti la maggior premura che la natura impiega nella creazione della donna rispetto a quella dell’uomo; ne consegue dunque un’abilità ineguagliabile femminile in ogni campo, inclusi quello politico, militare e quello poetico (Elicona, il monte sede delle muse). Senza volerne assumere la posizione estremista di superiorità della donna sull’uomo, il sonetto rimane estremamente attuale poiché, nonostante il passaggio del tempo, le donne non hanno ancora raggiunto un’agognata parità: non hanno ovunque diritti e laddove li hanno sembrano essere sempre a repentaglio, allo stesso tempo ancor oggi hanno maggiori difficoltà ad affermarsi in determinati campi e nel mondo del lavoro, risentendo ancora di pregiudizi secolari profondamente radicati. Leonora della Genga è una pioniera della causa femminista e con le sue parole ci trasmette un orgoglio di appartenenza al genere e ci invita ad alzare la testa dinanzi a chi nega il nostro valore. (Rosa)

Copertina Mademoiselle Coco Chanel e il profumo dell'amore
Lettura consigliata: Mademoiselle Coco Chanel e il profumo dell’amore di Michelle Marly
“Se sei nato senza ali, non fare mai nulla per impedire loro di crescere” (Coco Chanel)

In questo giorno di festa per tutte le donne, voglio dedicare un pensiero alla donna che più mi ha colpito: Coco Chanel. Era una donna decisa, tenace, determinata a dimostrare al mondo maschile il suo valore e alla forza insita in ogni singola donna. Nonostante i vari dispiaceri, le tante delusioni e le sofferenze amorose, non si è mai arresa. È andata avanti a testa alta, costruendo il suo impero senza mai dubitare delle proprie capacità. (Rossana)

Copertina La passione di Artemisia
Lettura consigliata: La passione di Artemisia di Susan Vreeland
“Ritroverà l’animo di Cesare nell’anima di una donna” (Artemisia Gentileschi)

Nata nel 1593, figlia del pittore toscano Orazio Gentileschi, Artemisia fu la prima donna ammessa all’Accademia delle Arti del Disegno. A 18 anni fu vittima di uno stupro da parte del pittore Agostino Tassi, il quale verrà denunciato da Orazio l’anno successivo. Si avviò il primo processo per stupro della storia e Artemisia lo affronterà con coraggio e determinazione pur subendo torture fisiche e l’ingiusto disprezzo della società. Tutto ciò non le impedirà di abbandonare la propria passione, diventando una delle migliori e più richieste pittrici dell’epoca. Con le sue opere, che si avvicinano allo stile del Caravaggio, racconterà storie di donne coraggiose e troverà in esse il suo riscatto morale.Lo spirito battagliero di Artemisia insegna che c’è sempre un modo per dare una svolta alla propria vita, nonostante le difficoltà che possiamo incontrare. (Samantha)