UNA DOLCISSIMA FOLLIA

di Cecile Bertod

“Una dolcissima follia” di Cecile Bertod
Genere: Romance / commedia romantica
Editore:PubMe
Pagine: 147
Edizione: 15 febbraio 2021


Cari lettori oggi abbiamo il piacere di presentarvi la nostra recensione al libro “Una dolcissima follia” di Cecile Bertod, una commedia romantica davvero esilarante e piena di ironia che vi conquisterà riuscendo anche a darvi moltissimi spunti di riflessione su argomenti importanti e sempre attuali!

Buona lettura

a cura di Manuela Morana


Sinossi di UNA DOLCISSIMA FOLLIA

Hubert Durand è un uomo affascinante. Uno psicologo di successo. Ha uno studio a Villaduville, scrive per un periodico francese. “Oggigiorno”. Va in stampa il giovedì. Non potrebbe desiderare nulla di più. La sua vita è indubbiamente metodica, ma perfetta.
Tutto cambia, però, quando un violoncellista nottambulo decide di trasferirsi accanto a lui. Da quel momento, per Hubert non c’è più pace. E se c’è una cosa di cui ha un bisogno disperato è di silenzio, altrimenti non riesce a concentrarsi.
Costretto ad abbandonare il suo appartamento, compra un bilocale al numero tre di rue de Bouganville. In agenzia gli hanno assicurato che non c’è un solo musicista in tutto il condominio!
Sembra il posto ideale per ricominciare.
Firma senza pensarci due volte.
Ma a Hubert basta mettere piede nel palazzo per capire che la sua vita non sta affatto per tornare al vecchio tran tran a cui era abituato. Gli basta incontrare Charlotte.
Chi è Charlotte?
Non ne ha idea. Sa solo che abita sopra di lui, che ama la musica hip hop e tre volte a settimana sposta mobili per combattere l’insonnia.
Così addio pace, addio tranquillità. Hubert si ritrova punto e a capo.
C’è solo un modo per venirne fuori: scoprire cosa combina Charlotte Sourel di notte. Peccato che nessuno voglia aiutarlo.
Cosa fa per vivere? Non glielo dicono.
Chi frequenta? Nessuno sembra saperlo.
Allora chi è davvero Charlotte?
E soprattutto: riuscirà l’irreprensibile dottor Durand a resistere ai due occhi azzurri più belli che abbia mai incontrato?

Recensione

Se volete sapere cosa aspettarvi da “Una dolcissima follia” vi basteranno pochi semplici ma indispensabili elementi: prendete uno psicologo di successo, un uomo tutto d’un pezzo, un vero esempio di rettitudine e precisione maniacale e fategli cambiare casa perché non sopporta i rumori molesti del vicino che suona il violoncello a qualsiasi ora del giorno e della notte e non gli permette di riposare e concentrarsi a dovere nel suo lavoro.
A questo punto fatelo trasferire al numero tre di rue de Bouganville dove, gli hanno assicurato, non c’è nemmeno un musicista e adesso dovreste avere uno psicologo felice, o quanto meno sereno e invece nulla è come sembra.
Perché? Ma semplicemente perché se è vero che non ci sono musicisti al numero tre di rue de Bouganville è anche vero che, lì si trova Charlotte e dopo averla incontrata niente sarà più lo stesso per il protagonista di questa divertentissima commedia romantica.

Charlotte è l’essere umano più radicalmente opposto rispetto al nostro psicologo Hubert che possiate trovare sull’intero globo terrestre.
Lei si fa chiamare Scisci, è coloratissima, profumata, morbida come un bonbon alla vaniglia, ascolta musica a tutto volume, la notte non dorme mai e abita proprio sopra il nostro povero Hubert Durand.

L’incubo per il protagonista di “Una dolcissima follia” sembra ripetersi e sembra anche essere più spaventoso di prima. Com’è possibile essere passati dalla padella alla brace in così poco tempo? Come trovare una soluzione?
Hubert si domanda perché la povera Charlotte soffra d’insonnia e per quale motivo si diverta a spostare i mobili per tutta la notte.
Poi nota un certo schema che si ripete sempre uguale, infatti non succede tutte le notti ma solo in alcuni giorni e ogni volta ad intervalli di 45 minuti, mai uno in più né uno in meno.
Si mette in testa che questa strana regola dei 45 minuti deve avere una ragione e decide che l’unico modo per mettere fine a questo caos è curarla.
Stabilisce così di mettere al servizio della bella giovane tutte le sue competenze gratuitamente, le promette che riuscirà a curarla da questa terribile insonnia e a regalarle una vita diversa da quella sregolata e strana che conduce adesso (e così finalmente anche lui potrà tornare a dormire notti serene e a concentrarsi sul suo lavoro).

«Vuole pagarmi per…»
«Per curarla?», l’anticipò Hubert.
[…]
Charlotte spalancò gli occhi.
Che il dottor Durand volesse pagarla poteva capirlo, ma non avrebbe mai, dico, mai immaginato che volesse farlo per psicanalizzarla.
[…]
«Quanto prende di solito?»
«Via, Hubì…», sorrise Charlotte. «Non voglio i suoi soldi».
«Ho detto che avrei pagato, intendo farlo», fu irremovibile.
[…]
«Quattro»
[…]
«Quattrocento?», pensò ingenuamente Hubert.
«Mila», lo corresse Charlotte.

Il problema è che il nostro psicologo a volte non è molto sveglio e non riesce proprio a capire quale sia la vera motivazione che spinge Charlotte a non dormire la notte.
Nel condominio intanto iniziano già a circolare scommesse e risatine ai danni di Hubert ma nessuno vuole aiutarlo a risolvere il mistero che Charlotte rappresenta.
Di lei il nostro protagonista non sa nulla: né chi frequenta, né che lavoro fa, né dove passa le sue giornate, niente di niente.
Sa solo che adora ascoltare a tutto volume delle band veramente incommentabili, che il suo meraviglioso profumo riesce a mandarlo in confusione e la sua sola presenza produce in lui degli strani pruriti e gli fa perdere gran parte della sua sicurezza e del suo contegno e che ha un adorabile bassotto di nome Ottone che non la lascia mai sola (e che personalmente ho adorato dal primo istante).
“Una dolcissima follia” è un’adorabile commedia degli equivoci, i protagonisti sono assolutamente inimitabili e unici, due pazzoidi che messi insieme diventano un mix letale. Non potrete fare a meno di ridere di cuore per gran parte del libro.
Lo stile di Cecile Bertod è frizzante e divertente, i temi trattati, se appena si guarda al di là della superficie, sono anche estremamente delicati e attualissimi.
Si parla infatti di quanto sia ancora importante la reputazione, di come sia diffusa l’ipocrisia, del fatto che tante volte tutti conoscono benissimo la verità ma fino a quando possono far finta di niente ed ignorarla lo fanno, di come tanti argomenti siano tabù. Viene inoltre dimostrato come tanta gente possa finire in rovina solo per il diffondersi di alcune calunnie e maldicenze ma viene dato spazio anche alla lealtà e al senso dell’onore, all’importanza di non vendicarsi e non tradire il prossimo solo per levarsi da una situazione scomoda e tanto altro ancora.
“Una dolcissima follia” ci parla anche di amicizia e soprattutto d’amore, di come l’amore vero passi sopra qualsiasi ostacolo e renda tutto più bello, colorato e facile da sopportare se solo si ha il coraggio di provare a fidarsi del prossimo e uscire dagli schemi e dalle regole che ognuno di noi si è autoimposto.
“Una dolcissima follia” non è solo un romanzo che vi regalerà sorrisi e tante risate è anche un racconto dolce che vi farà emozionare e a tratti commuovere, perché anche se all’esterno tutti indossiamo una maschera dentro abbiamo tante insicurezze e fragilità e soprattutto abbiamo un cuore che non merita di restare impacchettato e nascosto in un cassetto e, anche se usarlo è rischioso e può far male, è sempre meglio buttarsi nella vita a capofitto e provarci piuttosto che vivere di rimpianti e rimorsi. Perché del resto la vita va così, ci sono momenti buoni e altri meno buoni ma alla fine la ruota gira sempre e non ci si deve mai arrendere alla tristezza, nemmeno in un periodo lungo e difficile come quello stiamo vivendo, del resto come ci insegna il nostro meraviglioso amico a quattro zampe è così:

Giorni che va, giorni che sembra cadere giù ogni nuvola della città. Poi torna il sereno, si sa.
Lo dice sempre anche Ottone: mai prendersela per un biscotto inzuppato. Basta annusare in giro, prima o poi trovi sempre un pop-corn dimenticato da sgranocchiare.
E la felicità sta tutta là.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5