BLOG TOUR: LA FABBRICA DEI CUORI ABBANDONATI

di Elisa Fumis

“La fabbrica dei cuori abbandonati” di Elisa Fumis
Genere: Romanzo rosa – Novella natalizia
Editore: Independently published
Pagine: 116
Edizione:11 dicembre 2020

a cura di Manuela Morana

Cari amici lettori, ho il piacere di parlarvi di una delle mie scene preferite del libro La fabbrica dei cuori abbandonati di Elisa Fumis.
Scegliere una scena senza spoilerare non è mai troppo semplice ma credo di aver trovato quella che rende perfettamente la dolcezza infinita di questa deliziosa novella natalizia senza svelarvi troppo della storia.

Il pupazzo che il bambino aveva posizionato su una scatola vuota cadde sul pavimento.
“Come si chiama?” chiesi, raccogliendolo.
“Pluff.”
“Che nome buffo. E come mai Pluff ha perso un occhio?” si intromise Roxie dolce. “Aspetta, ci penso io.”
Eric le diede il coniglietto controvoglia. Lei tirò fuori dalla borsetta un piccolo set da cucito e attaccò un bottone nero nel punto mancante.
[…]
Quando ebbe concluso, mostrò il risultato finale al bambino. “Lo so che non è la stessa cosa, ma ho fatto del mio meglio.”
“G… grazie.” Una lacrima rigò la guancia di Eric. “Che bello, Pluff è tornato a vedere.”
“Prego.”
Il piccolo si ritirò nella sua camera prima della cena. Lanciò in aria il suo peluche per tutto il corridoio.
Malgrado Roxie sorridesse, i suoi occhi erano velati di tristezza.
In questa scena vediamo due dei protagonisti del romanzo “La fabbrica dei cuori abbandonati”, Roxie ed Eric.
Ho scelto questo episodio perché nella sua semplicità è riuscito ad emozionarmi, mi sono immedesimata nel piccolo Eric e mi sono ricordata che quando ero piccina anche il mio pupazzo preferito aveva perso un occhietto.
Mi sentivo tanto in colpa e triste per lui, soprattutto perché quando sei bambina credi che i tuoi peluches abbiano dei sentimenti e siano davvero tuoi amici e non semplici pezzi di stoffa ripieni di ovatta, così quando la mia nonnina l’ha riparato, proprio come ha fatto Roxie con Pluff, ho provato una gioia pura e immensa, molto difficile da replicare adesso che sono adulta e ho, in parte, perso l’innocenza e la magia che dovrebbero caratterizzare l’infanzia di ogni bambino.
Questo semplice gesto, che Roxie compie spontaneamente e che regala un momento di felicità ad Eric, mi ha fatto riflettere inoltre sul fatto che, anche se a volte le cose si rompono, riuscire a rimetterle a posto è importante perché spesso hanno ancora tanta gioia da regalarci e insieme a loro possiamo vivere ancora tante avventure ed essere felici!

Giorno 5 gennaio potrete trovare sul nostro blog la recensione a questo magico romanzo! Intanto vi lascio la foto della copertina e la sinossi!
Stay tuned!

Sinossi di LA FABBRICA DEI CUORI ABBANDONATI

Al Polo Nord c’è una fabbrica dove alcuni elfi raccolgono, aggiustano e impacchettato i regali che sono stati abbandonati, persi o rotti. Gabriel, Roxie ed Eric non si conoscono, ma si ritrovano nella fabbrica dei regali abbandonati per un motivo: aiutare gli elfi di Babbo Natale a incartare i doni destinati ai bambini, in cambio di vitto e alloggio. I tre non hanno niente da perdere e possono trascorrere quasi due mesi in un luogo suggestivo, lontano dalla vita frenetica di città, tra pacchetti e confidenze.La fabbrica dei cuori abbandonati è una novella natalizia, dalle tinte romance e fantasy, con un lato ecologista e un messaggio di fondo.