Curiosità n° 3

“… ed il Nadir”

Buongiorno a tutti e ben ritrovati nella nostra rubrica “Curiosando in Punta di Libri”.
La scorsa volta, come ricorderete, la nostra curiosità verteva sui libri in miniatura; oggi, quindi, dando anche un senso al Nadir del sottotitolo, andiamo a curiosare agli antipodi, ovvero parleremo dei tomi più grandi al mondo.

a cura di Pamela Mazzoni

Curiosità

Per presentarvi al meglio la curiosità di oggi facciamo intanto un salto a ritroso nel tempo, dato che il primo libro in questione è secolare: il Codex Gigas (Libro gigante), infatti, è da considerarsi il più grande manoscritto medioevale giunto fino a noi in buone condizioni e tutt’oggi lo possiamo ammirare all’interno della Biblioteca Nazionale di Svezia a Stoccolma.
Le sue dimensioni sono notevoli: 92 cm di lunghezza, 50 cm di larghezza, 22 cm di spessore che portano ad un peso totale di 75 kg, senza contare che la copertina è in legno decorato. Formato originariamente da 320 pagine in pelle d’asino (8 di esse, contenenti la Regola di San Benedetto, sono andate perdute), fu scritto da un monaco benedettino appartenente ad un monastero della Repubblica Ceca intorno al 1229.
Il manoscritto contiene la Bibbia, alcuni testi storici, oltre a formule magiche, un calendario con i nomi di Santi, l’elenco dei monaci del suddetto monastero e svariate immagini.
Viene chiamato anche “Bibbia del Diavolo”, dato che è ammantato da una leggenda che narra che il monaco sopracitato, condannato ad essere murato vivo per aver commesso un non ben esplicato crimine, chiese al suo abate di essere salvato ed in cambio promise di realizzare, in una sola notte, un libro che racchiudesse tutta la conoscenza umana.
Ma il povero monaco, rendendosi conto di non poter mantenere la promessa fatta, chiese aiuto al diavolo per terminare in tempo l’opera, ed in cambio gli concesse la sua anima.
La leggenda in questione è rafforzata anche dal fatto, come potete vedere nella foto, che all’interno del libro vi è anche un’inquietante immagine di un demone.
Se però vogliamo dare il vero e proprio senso letterale al termine “più grande”, allora per trovare il “Golia” dei libri dobbiamo trasferirci in Birmania, e più in particolare nella scintillante pagoda di Kuthodaw.
Al suo interno troviamo infatti un tomo da record: è composto da 730 fogli scritti da ambo le parti, e tali pagine sono in… marmo!
Ogni pagina è larga 107 cm, lunga 153 cm ed ha uno spessore di 13 cm ed ognuna, singolarmente, si trova in una stupa, cioè un’edicola decorata che serve a proteggerla dagli agenti atmosferici e dai monsoni.
Fu il re birmano Mindon Min a commissionarne la realizzazione, dato che, da buon megalomane, desiderava tramandare le sue epiche gesta e la sua vita attraverso i secoli. Ma, oltre ciò, il libro contiene anche il Canone Pali, o Tipitaka, cioè scritture fondamentali per la tradizione buddhista.

Sperando di aver solleticato il vostro interesse, vi diamo appuntamento alla prossima curiosità della rubrica “Curiosando in Punta di Libri”!.