IL MERCANTE DI LIBRI MALEDETTI

di Marcello Simoni

Il mercante di libri maledetti

a cura di Melania Vellini

Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni
Genere: Thriller e Gialli
Editore:  Newton Compton Editori (Collana Gli insuperabili)
Pagine: 350
Edizione:  2 gennaio 2013

Ciao a tutti lettori, benvenuti nel nostro blog!

Oggi vi parlerò del libro: Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni, un romanzo storico vincitore del Premio Bancarella che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, governando le classifiche per settimane, e che mi ha particolarmente colpita sia per l’argomento di cui tratta sia per lo stile usato dall’autore.

Sinossi

Anno del Signore 1205. Padre Vivïen de Narbonne viene braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede un libro molto prezioso, che non vuole cedere agli inseguitori. Tentando di fuggire, precipita in un burrone. Tredici anni dopo Ignazio da Toledo, di ritorno da un esilio in Terrasanta, viene convocato a Venezia da un facoltoso patrizio per compiere una missione: dovrà recuperare un libro molto raro intitolato “Uter Ventorum”, lo stesso libro posseduto da Vivïen. Il manoscritto in questione conterrebbe precetti derivati dalla cultura talismanica caldaico-persiana e sembrerebbe in grado di evocare gli angeli, per poter partecipare della loro sapienza. Ignazio si metterà alla ricerca del libro, che secondo le indicazioni è tenuto in custodia nella Chiusa di San Michele presso Torino. Ma alla Chiusa di San Michele, anziché trovare il libro, Ignazio si imbatte in un mistero: l'”Uter Ventorum” è stato smembrato in quattro parti nascoste in Linguadoca e in Castiglia. La curiosità di scoprire il contenuto di quelle pagine lo sprona a proseguire nella ricerca, nonostante il pericolo. Riuscirà svelare tutti gli enigmi che il libro contiene e a evocare gli angeli e la loro sapienza?

Recensione

Il libro inizia con la spiacevole spiegazione della morte di Vivienne de Narbonne, il monaco possessore del prezioso “Uter Ventorum”, un antico manoscritto capace di evocare gli angeli e trarne i loro magici poteri. Vivienne viene inseguito da un uomo a cavallo dal volto coperto da una maschera rossa, chiaro segnale di appartenenza alla “Saint Vehme” un tribunale di cavalieri crudeli e rudi pronti a spargere sangue pur di raggiungere i propri illeciti scopi.

Le parole degli inseguitori non lasciavano dubbi, doveva trattarsi di un emissario dei Franchi-Giudici. I Veggenti volevano il Libro! L’avrebbero torturato fino a renderlo folle pur di sapere, pur di imparare ad attingere alla sapienza degli angeli. Meglio la morte!

Il libro continua poi dopo un periodo di tredici anni, momento in cui viene presentato un mercante di reliquie, Ignazio da Toledo, protagonista principale della storia. Uomo colto, amante dei misteri e dell’esoterismo, collezionista di manufatti e reliquie. Il suo personaggio nasconde fin dall’inizio dei segreti, che l’autore cautamente svelerà nel corso degli avvenimenti del libro.

È ad Ignazio che Padre Vivienne lascia il complicato compito di ritrovare l’Uter Venturum. Lui infatti in compagnia del suo amico guerriero francese Willalme e il giovane Uberto, incontrato alla Cattedrale del Mare non per coincidenza, si troverà a risolvere tutti gli enigmi e gli indovinelli che con astuzia il Monaco ha lasciato per lui.

A tali parole, lo Scalò gli porse un piccolo oggetto, dicendo che Vivienne l’aveva allegato alla lettera come prova della sua identità. Era un frammento bianco e sottile, lucido come madreperla, solcato da scanalature. << È una di quelle conchiglie raccolte dai pellegrini a Santiago de Compostela per dimostrare di aver visitato la tomba dell’apostolo Giacomo. Non so quale significato possa avere per voi>>.  Dopo aver preso l’oggetto, Ignazio infilò le dita sotto il colletto della tunica ed estrasse il ciondolo. Il pendente era del tutto simile al frammento mostratogli dal conte. Combaciavano perfettamente

Da questo momento inizia per i tre uomini un difficile viaggio che riguarderà l’Italia, la Francia e la Spagna, in cui alla ricerca del manoscritto verranno inseguiti e più volte messi in trappola dai diabolici cavalieri della Saint Vehme.

Vediamo la descrizione di diversi personaggi, ognuno incontrato per uno specifico motivo che porterà Ignazio sempre più avanti nella sua ricerca, alcuni si riveleranno uomini virtuosi e fedeli, altri invece maligni e traditori, l’autore ci trascina in un vortice di insicurezza su chi di essi sia giusto o malfattore, che ci spinge a continuare la lettura per scoprire chi alla fine, è veramente un amico.

Io non sono più niente, solo polvere di un ricordo…

Il mercante di libri maledetti è un libro che consiglierei, leggerlo è stato piacevole ed affascinante, e la parte degli indovinelli mi ha veramente rapita. Ricco di storia e di spiegazioni alchimistiche, di descrizioni di chiese, duomi e cattedrali sparse nei diversi posti che il protagonista visiterà.

Mi ha ricordato un po’ Il Codice di Vinci di Dan Brown, solo ambientato in un periodo storico diverso.La scrittura è scorrevole anche se scelta con scrupolosa attenzione dall’autore che, più volte, utilizza termini ormai in disuso nei giorni attuali, ma che si abbinano perfettamente al periodo storico in cui è ambientato.

Non tutti i personaggi vengono descritti sotto ogni aspetto, nemmeno lo stesso protagonista, cosa che però ho comunque apprezzato perché rende la vicenda ancora più misteriosa.

Il finale è stato faustamente inaspettato, alcune vicissitudini non le avevo minimamente sospettate. Inoltre fa parte di una trilogia, che sicuramente mi farà piacere leggere interamente.

Il nostro giudizio

Stile

Trama

PiacevolezzaVoto 5

Copertina

Voto finale

Marcello simoni

È nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella.