di Carmelo Panatteri
Frammenti di una Mente Immorale di Carmelo Panatteri
Genere: Narrativa Erotica
Editore: YOUCANPRINT Self-Publishing
Pagine: 113
Edizione: Maggio 2019
a cura di Elisa Mazza
Sinossi
Recensione
“Perché è vero che mio padre mi creava con il suo comportamento molte insicurezze, alterando la mia giovane mente, ma sfogandomi con mia zia riuscivo a liberarmi da questi pensieri in un modo o nell’altro. Ma quando mia zia andò via, non riuscii a confidarmi più con nessuno e questi pensieri aumentarono, dentro di me, fino a farmi intasare il cervello. Ecco perché vado a rilento quando faccio alcune cose. Come quando un computer ha la memoria piena e va lento. Un giorno, sarò come gli altri. Sarò come gli altri! Forse sarà l’ultima cosa che farò nella mia vita. Ma la farò!”
Ha almeno tre problemi enormi: non sa chi è, non sa cosa vuole e dipende dai porno, categoria masturbazione femminile. Se fosse forte d’animo non sarebbe neanche tanto un problema, ma Daniela è bruscamente detta “instabile”, una implosione: tutto quello che la circonda la stritola dentro per poi ricadere con pugnalate di dolore al suo interno. Non ha autostima e un’ansia dilagante, nervosa, che la porta sempre fuori strada. La sua situazione famigliare, probabilmente, ne è la prima causa: il padre è una mela marcia e la madre ne è succube (anche se la ama, il trasporto tra le due non è totale). Dal principio in cui sopportava tutto perché trovava conforto nella fede religiosa e nel sostegno della zia, quando quest’ultima disgraziatamente si trasferisce, inizia a perdere il controllo.
“Invece io vorrei diventare insensibile, almeno la vita la prenderei meno di punta, vivendo come gli altri, serena, senza farmi complessi inutili. Pensando a questa velocità il cervello alla fine mi salterà in aria.”
“Se ne parlassi con la mia psicologa, saprei già cosa mi risponderebbe. Che io penso che siano abominevoli, perché ragiono con la mia coscienza addestrata secondo la mia religione. Quando si combatte tra moralità e immoralità non è una cosa per niente facile. È una lotta continua tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Sbagliato, secondo i principi morali, giusto, secondo i nostri istinti peccaminosi. Qualcuno li chiamerebbe “I peccati della carne.” Il mio problema principale è che quando faccio queste cose, sono divisa a metà! Una parte di me, legata al mio Credo, mi accusa. L’altra non mi accusa, anzi, mi ringrazia quando faccio cose impure”
“Erano momenti bruttissimi, forse i più terribili della mia vita. Avevo visto la morte in faccia, ancora una volta. E ancora una volta l’avevo sconfitta. Forse non ero buona nemmeno per togliermi la vita.”
Molti sono gli spunti di riflessione che servono per chiunque. Tutti oramai ci staremo chiedendo come finirà Daniela, se durante la sua “partita tra falli e autogoal” riuscirà ad uscirne e diventare, come lei vorrebbe (e un po’ erroneamente), come gli altri.
Il nostro giudizio:
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale
Tema Seamless Primrose, sviluppato da Altervista
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