GLI ANSIOSI SI ADDORMENTANO CONTANDO LE APOCALISSI ZOMBIE

di Alec Bogdanovic

Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie di Alec Bogdanovic
Editore: Rogas
GenereNarrativa
Pagine124
Edizione9 Ottobre 2020

Salve cari lettori,
è con immenso piacere che oggi vi presentiamo una lettura frizzante, totalmente sui generis, Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie di Alec Bogdanovic, un titolo intrigante che non delude assolutamente le aspettative che solleva. Venite a scoprirne di più in nostra compagnia! 

a cura di Rosa Zenone

Sinossi

La depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe ci si imbatte nell’adolescenza e cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui stesso. Finirà così per autocondannarsi a un’interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili.

Recensione

“Sono riuscito nell’impresa di fallire in tutto ciò in cui era possibile fallire nell’arco della mia seppur breve vita.”

Protagonista del libro Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie, nonché narratore, è sicuramente un personaggio che risulta più vicino a noi comuni mortali rispetto ai soliti protagonisti.

Egli non è assolutamente perfetto, così come non lo è la sua vita, anzi è piuttosto “sfigato”, e credo che in pochi abbiano da obiettare riguardo al fatto che i vinti risultino sempre molto più simpatici dei vincitori!

La sua è una lotta perenne e quanto mai diffusa al mondo d’oggi, quella contro l’ansia, una guerra senza esclusione di colpi che il nostro “eroe” combatterà fino in fondo con tutte le armi in proprio possesso, inclusi gli antidepressivi e ansiolitici, ingurgitati come se non vi fosse un domani.

“La tragica ironia è che il tuo cervello, rovinandoti la vita, pensa di aiutarti.”

Il libro è una lunga confessione del protagonista, che racconta la propria vita e formazione, dall’adolescenza e i primi incontri con l’ansia e l’insonnia fino a divenire un giovane adulto. Una narrazione condotta sempre in un equilibrio precario, quanto quello del suo narratore d’altronde, tra serio e faceto, comico e tragico, reale e irreale.

“Attacco di panico (…) Non è una bella esperienza. Per cercare di descriverla a chi non l’ha mai vissuta diciamo che è un po’ come se ogni dieci secondi stessi per morire, ma con il non trascurabile svantaggio di continuare a rimanere vivi.”

Nonostante l’esasperazione del protagonista, c’è da dire, ahimè, che in molti aspetti non sarà difficile per tutti gli ansiosi, inclusa la sottoscritta, identificarvisi. Nella sua estremizzazione di ansia vi si rinviene in profondità sempre un fondo di verità.

Una verità che rigetta facili soluzioni e frasi ad effetto, consapevoli del fatto che tra il dire e il fare… c’è di mezzo l’ansia, ed è tutt’altro che semplice averci a che fare!

“(…) per darmi la carica, mi spiegò, che gli ostacoli non si evitano ma si superano, e si produsse in qualcun altro di questi motivational che si trovano appesi alle pareti d’ufficio degli imbecilli o condivisi sulle bacheche Facebook di altrettanti imbecilli.”

Una vita, quella del protagonista, che scorre amplificando l’insoddisfazione, tra momenti con gli amici, scene rappresentate nella loro iterazione e superficialità, e rapporti con l’altro sesso. Quest’ultimo aspetto copre buona parte del libro, poiché un problema alquanto serio a livello sessuale affligge il giovane, fino al fatidico incontro con un bizzarro cinese di nome Yon pronto ad aiutarlo…

Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie è un concentrato di humour, una bomba ad orologeria pronta a scaraventarvi nelle più goduriose risate.

Bogdanovic ha stilato una trama surreale e piacevole, ricca di disavventure e colpi di scena, inoltre infarcita di estrose riflessioni e teorie; tra quest’ultime non può non rimanere impressa quella estremamente divertente dell’evoluzione dell’ansia, così come neanche quella concernente il modo di combatterla attraverso uno schema di bisogni che riprende l’impianto del noto gioco simulativo The sims… le adorerete!

Il linguaggio di Bogdanovic è semplice e immediato, scorre fluidamente senza mai bloccarsi. Allo stesso tempo però è estremamente esaustivo. Il primo livello di ironia è rinvenibile, prima ancora che nei contenuti, proprio nello stile: politicamente scorretto, irriverente e lontano da sentimentalismi, insomma autentico e senza deformazioni. A giocare in tal senso contribuiscono, inoltre, anche i diversi riferimenti a prodotti/situazioni dell’epoca contemporanea, il che consente al lettore di coglierne la portata.

Ma perché Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie? Questo titolo intrigante e in grado di attrarre non può non farci porre questa fatidica domanda, la cui risposta è celata nel libro e sarà altrettanto curiosa e imprevedibile.
Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie è un libro che non si divora, bensì si sbrana! Il suo umorismo sarà un compagno fedele e gradito, sicuramente molto più dell’ansia, che indubbiamente non è mai stata così divertente come in questo romanzo!

“Quindi, dato che i miei problemi sono così comuni, raccontare la mia esperienza potrà magari aiutare qualcuno a sentirsi meno solo o a trovare qualche strumento in più per combattere? La risposta ovviamente è no.”

Il nostro giudizio:

TramaVoto 4,5/5

StileVoto 4,5/5

PiacevolezzaVoto 5/5

CopertinaVoto 4/5

Voto finaleVoto 4,5/5

Alec bogdanovic

Alec Bogdanovic è uno scrittore italiano. Nato a Sofia nel 1992, all’età di 6 anni si trasferisce a Roma con i suoi genitori adottivi. Dopo aver lavorato nell’editoria come traduttore ed editor, debutta nel 2020 col suo romanzo d’esordio Gli Ansiosi si Addormentano Contando le Apocalissi Zombie per la Rogas Edizioni.