HYPNOS

di Stefano Pietri

Hypnos di Stefano Pietri
Genere: Narrativa italiana
Editore: LFA Publisher
Pagine: 218
Edizione: gennaio 2019

a cura di Melania Vellini

Bentrovati lettori! Oggi vi parlerò di “Hypnos” un libro dell’autore Stefano Pietri. Quando ho letto la trama di questo libro scovando in essa omicidi, ipnosi e un pizzico di follia mi ci son buttata a capofitto!
Ringrazio molto l’autore per averci dato l’opportunità di leggerlo!

Sinossi

Paolo è un ragazzo brillante che, oltre a lavorare, suona in un gruppo rock e svolge una vita apparentemente normale, a eccezione di una parte buia rappresentata dalla tragica morte dei suoi genitori in un incidente, che ha lasciato orfani lui e la sorella Laura e che tornerà alla luce nella seconda parte della storia.
Questa apparente normalità della sua vita viene meno a seguito dell’uccisione di tre ragazze, tutte abitanti nello stesso quartiere di Roma (Monteverde) e che avevano avuto poco tempo prima una breve relazione con lui. Questi avvenimenti turbano il protagonista, ma le cose si complicano ancora di più quando questi conosce Fabiola. Paolo infatti se ne innamora e, visto quello che è accaduto alle altre ragazze, teme per la sua incolumità. Cerca così di evitare che il loro rapporto si spinga oltre una certa soglia, con il rischio del probabile omicidio della sua amata. Ciò porterà i due a lasciarsi con molta sofferenza per entrambi. Per cercare di trovare una via d’uscita alla confusione in cui si ritrova, Paolo intraprende un duro percorso di analisi interiore con uno psicologo, che da questo momento avrà un ruolo fondamentale nello svolgimento della storia. Egli cercherà infatti, attraverso sedute descritte con accuratezza, di portare il suo paziente a scoprire le cause remote che lo hanno portato a ritrovarsi nell’attuale situazione di difficoltà. Quando Laura, sorella maggiore che vive ad Orvieto con il figlio, va a trovare Paolo a Roma, in circostanze casuali conosce Fabiola e, credendo di fare la cosa giusta, le racconta di Paolo e dei motivi dei suoi strani comportamenti con lei, lasciando nella ragazza un comprensibile turbamento.
Un giorno a una festa Paolo e Fabiola s’incontrano casualmente, con grande imbarazzo, ma anche con un atteggiamento che lascia spiragli per rivedersi. Dopo aver sperimentato anche l’ipnosi (da qui il titolo del libro), Paolo arriverà finalmente a scoprire dove si cela la verità, anche se la sorte ha ancora in serbo per lui più di un colpo di scena finale.

Recensione

“Ho istintivamente fatto un collegamento tra le ragazze e quello che a loro era successo pochi giorni dopo. Non voglio pensare di intrappolarmi da solo in un labirinto di congetture, ma mi sto convincendo sempre più che la morte delle tre ragazze con le quali sono stato negli ultimi mesi sia legata a me.”

Il libro si apre con lo scenario che rappresenta la conversazione tra Paolo, ragazzo in gamba, lavoratore e musicista, e sua sorella. Entrambi vivono nella stessa regione, Paolo da solo mentre sua sorella Laura con il piccolo Leo, molto legato a suo zio e nato da un matrimonio finito.
I due fratelli sono molto legati, soprattutto dopo la triste perdita dei propri genitori, che li ha uniti e resi ancora più complici.
Così Paolo comincerà a raccontare alla sorella l’insolita situazione che gli sta capitando da qualche tempo, che lo sta gettando nell’ansia e nel panico.
Inizierà col raccontare di Sonia, incontrata ad una festa di alcuni amici in comune. Sonia è carina, ha una bella parlantina e sin da subito farà degli apprezzamenti su Paolo e sulla sua musica.

“La porto in una vineria dove si sta tranquilli, la musica jazz di sottofondo si accompagna bene con il menù del locale e ti rilassa e ti lascia parlare con piacere, tanto più che Sonia è simpatica, per niente superficiale ed è una persona semplice, ma al tempo stesso piacevole. Mi racconta della sua vita, anche quella sentimentale, ma non è la solita ragazza che ce l’ha con gli uomini, che li giudica tutti uguali, insomma non sembra avere pregiudizi, anche se è abbastanza sveglia per capire se chi ha di fronte vuole solo approfittarsene. Chissà cosa starà pensando di me? Però è stata lei a chiedermi di andare a “vederla” a teatro e poi di andare a cena insieme stasera.”

Qualche giorno dopo, mentre è al bar, sfogliando le pagine di Cronaca del giornale Paolo scoprirà che Sonia è stata strangolata.
Dopo ci sarà Stella, incontrata dopo un’esibizione con la sua band in un colorato ma composto locale romano. Lei le piace, è un po’ sfacciata, è seducente, e dopo una serie di convenevoli Paolo la riaccompagna a casa. Dopo si vedranno ancora, non sono legati da un vero sentimento ma la loro intesa è acuta, viscerale.
Anche in questo caso però, Paolo scoprirà per caso qualche giorno dopo essersi visti che Sonia è stata uccisa.

“Lungo la strada mi fermo all’edicola per comprare una rivista di musica. Mentre sto cercando i soldi per pagare guardo di sfuggita i titoli di qualche quotidiano esposto. E mi prende un colpo: “Monteverde: Studentessa di Scienze della Comunicazione uccisa nel vialetto sotto casa”, con tanto di foto di Stella. Con il sangue gelato acquisto anche il quotidiano e lo sfoglio velocemente fino alle pagine della Cronaca Nera. Non è possibile… Stella uccisa… non ci posso credere! “La ragazza ieri sera verso mezzanotte stava rientrando a casa. Era stata accompagnata da alcune amiche. Mentre stava aprendo il portone di casa è stata colta alle spalle e brutalmente accoltellata. S’indaga sulla vita della ragazza, se aveva una relazione, dei nemici. Non ci sono segni di altro tipo di violenza sul corpo”.

Nonostante lo sconforto Paolo non si scoraggia, continua la sua vita seppur con un fermento che non gli permette di essere completamente tranquillo. Dopo incontrerà Giulia, che da subito si dimostrerà molto interessata alla sua musica e a lui, attirando tutta l’attenzione di Paolo su di sé.

“E mi lascia fare, non oppone resistenza alcuna. Sembra che tra noi ci sia un tacito accordo. Come se l’avermi fatto entrare in quel monolocale mi abbia aperto le porte della sua intimità più estrema.”

È dopo la scoperta della morte di Giulia che Paolo cade in un vortice di disperazione e confusione. Non riesce a spiegarsi come sia possibile che tutte e tre le ragazze che sono state con lui dopo sono state uccise.

“Terribile! Stento a crederci. Ma ancora una volta! Anche Giulia!!! Non è possibile… Ma ogni ragazza che frequento, anzi con la quale vado a letto, dopo poco tempo viene uccisa… Non posso pensare che sia solo una coincidenza… Ma come posso credere che io non c’entri nulla? Mi sembra d’impazzire, ma che senso ha tutto questo? C’è di mezzo un serial killer? C’è qualcuno che ce l’ha con me? Ma non è possibile… Poi fino a questo punto… O sono loro a cercare me e poi… ma che dico? Questa storia mi farà diventare matto… Ora poi la polizia assocerà questo delitto a quello precedente… Stavolta rischio anche di passare un guaio… Mi sa che si fa dura…”

La situazione si complica ancora di più quando conosce Fabiola, agente viaggi, questa volta Paolo sente che è diverso, Fabiola le trasmette qualcosa che non ha mai sentito con nessuna ragazza incontrata prima.
Spinto però dalla paura che possa succedere anche a lei qualcosa Paola è restio ad andare fino in fondo, teme che se dovesse esserci qualcosa di fisico tra loro possa accadere qualcosa a Fabiola, e non se lo perdonerebbe mai. Per questo chiude la relazione.
Laura per aiutarlo in questo momento così delicato spinge Paolo ad andare da un suo amico psicologo, il Dottor Mari, con il quale comincerà la terapia.
È qui che il titolo del romanzo, “Hypnos”, comincia ad assumere significato.

“- Ma il mio caso è… grave? – Non posso fornirle risposte adesso, Paolo. Non potrei essere preciso e neanche sincero. È presto. Dobbiamo cercare di capire cosa ha scatenato il suo malessere innanzitutto e come può Lei trasformare un circolo vizioso fino a farlo diventare virtuoso.”

Il dottor Mari aiuterà il nostro protagonista a fare luce sugli avvenimenti accaduti di recente nella sua vita, attraverso un percorso lungo che vedrà coinvolto anche il Dottor Sini, che pratica su Paolo l’ipnosi.

“Hypnos” è un libro scorrevole, nonostante qualche ripetizione che però è plausibile, visto che gli avvenimenti che si susseguono sono in alcuni casi molto simili o uguali.
I protagonisti principali hanno tutti un loro significato, a partire da Laura, sorella che funge da genitore e amica per Paolo, al kebabbaro Alì, col quale più volte Paolo scambia le proprie opinioni su cose più o meno importanti. Ho apprezzato tanto il legame tra il protagonista e sua sorella, e soprattutto l’amore che il Paolo prova per il nipotino Leo.
La trama di “Hypnos” mi è piaciuta subito, anche se sembra rivelare quasi tutte le vicissitudini del libro.
La scrittura non è proprio fluida, ma sono certa sia una tecnica dell’autore per rendere la lettura ancor più nebbiosa e intrigante!
In “Hypnos” colpiscono molto le sedute con lo psicologo, che si sono rivelate veloci ma numerose, e soprattutto la parte dell’ipnosi che da tempo immemore mi affascina.
L’autore in merito proprio all’ipnosi aggiunge diversi spezzoni di spiegazioni prelevati da diverse fonti citate, queste parti servono a spiegare meglio in cosa questa consiste.

“Generalmente le sedute che i miei pazienti svolgono con me non contemplano l’ipotesi che sto per proporle, anche se non sarebbe la prima volta che ne faccio uso e in diversi casi alcuni miei colleghi sono inclini ad utilizzarla. Si tratta di una pratica non certo nuova, da molti ritenuta ormai poco o per nulla efficace. Le ripeto, io stesso non la pratico quasi mai. Però questo mi sembra un caso in cui vale la pena tentare.”

La parte scientifica in “Hypnos” è molto ben sviluppata, l’argomento che mi è piaciuto maggiormente però è quello legato ai sogni, alla spiegazione del lavoro che svolge l’inconscio sull’uomo quando è in stato di dormiveglia e di quanti numerosi segnali vengono lanciati per farci capire cosa veramente il nostro corpo sta attraversando.

“I sogni hanno dei significati a volte sorprendenti e che ci aiutano a trovare le spiegazioni che stiamo cercando, o meglio possono essere la base di partenza per trovare il bandolo della matassa. Il sogno avviene in maniera involontaria, chiaramente, tanto che lo facciamo durante il sonno, quando non abbiamo la possibilità di controllare noi stessi, la nostra mente. A volte riaffiorano ricordi sopiti, sepolti da tempo, emergono immagini nascoste dal nostro inconscio per evitare sofferenze.”

Il finale di “Hypnos” è dolce amaro, con un colpo di scena difficile da mandare giù, e che lascia al lettore qualche domanda in sospeso.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 4


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CopertinaVoto 4


Voto finaleVoto 3,5

Si ringrazia l’autore per averci cortesemente fornito il materiale.