di Jay Del Gelso
“Il gioco dell’ostrica” di Jay Del Gelso
Editore: Words Edizioni
Genere: Romance
Pagine: 467
Data di pubblicazione: 25/03/2023
oggi vi proponiamo un romanzo che racchiude in sé divertimento, ironia, sentimenti, emozioni e tantissima passione.
Si tratta di una storia che vi terrà incollati alle sue pagine senza lasciarvi scampo. “Il gioco dell’ostrica” di Jay Del Gelso vi insegnerà inoltre, che l’amore non teme nulla e trova sempre il modo di uscirne vittorioso.
Buona lettura!
a cura di Rossana Bizzarro
Sinossi di IL GIOCO DELL’OSTRICA
Recensione
È un’originale e dilettevole rivisitazione di due opere uniche, ovvero “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare e ”Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen.
Ciò che colpisce fin dalla prima pagina è la meticolosità e l’attenzione che l’autrice ha per ogni dettaglio, ogni piccolo particolare è reso importante ed essenziale a tutto viene descritto minuziosamente.
Ogni luogo, ogni figura che compare nella storia, gli edifici, le strade, i pensieri, gli stati d’animo: tutto è per Jay Del Gelso fondamentale e dunque considerevole di un’approfondita descrizione.
E ciò contribuisce a rendere il lettore partecipe dell’intero romanzo e, soprattutto, curioso di conoscere meglio non solo i due principali protagonisti, ma anche tutti i personaggi, che sono davvero tanti.
Beatrice Bianchi è la seconda di tre sorelle e anche se non ha il carattere gentile, altruista e sensibile della primogenita Nina e la bellezza unica e l’energia di Lucia, la più piccola di casa, è comunque una bella ragazza, solare, estroversa e pronta a dire sempre ciò che pensa.
Cosa la lega al silenzioso, freddo e spigoloso architetto Benedict Devereux? Certo, è un bel ragazzo, sexy, con un corpo statuario ma è l’esatto opposto di Bea!
Eppure qualcosa che li unisce c’è: un’attrazione fisica forte, prepotente e incredibile, una passione che rischia di incendiarli ogni volta che rimangono soli.
I loro caratteri però cozzano continuamente, non riescono proprio ad essere d’accordo su nulla, i litigi e le discussioni si susseguono incessantemente.
La loro potrebbe essere una semplice relazione sessuale, un modo per soddisfarsi reciprocamente senza coinvolgimenti sentimentali, senza mettere in mezzo il cuore e soprattutto senza farsi male. Ma sarà davvero così o alla fine qualcuno si farà male sul serio?
Beatrice sapeva che non avrebbe mai potuto considerare un uomo come Benedict per una relazione seria e impegnata: humor caustico a parte, sembrava esserci un intero universo a dividere le loro due prospettive sul mondo. L’abitudine di lui di chiudersi a riccio su qualsiasi argomento non gli andasse a genio non ne era che un piccolo riflesso.
Divertente e ironico al punto giusto, affascinante, intrigante e in alcuni momenti anche emozionante, “Il gioco dell’ostrica” è un romanzo che conquista capitolo dopo capitolo. Beatrice e Benedict ci portano nel loro mondo facendosi conoscere pagina dopo pagina sempre di più, entrando così nelle nostre simpatie.
Anche se all’inizio Ben sembra arrogante, presuntuoso e sicuro di sé, in realtà nasconde una dolcezza rara. Il suo carattere algido e apparentemente indifferente a tutto ciò che lo circonda, è dovuto al suo passato, a ciò che ha perso e che ha rischiato di perdere.
È cresciuto con la consapevolezza di non poter vivere la sua infanzia e la sua adolescenza come tutti i ragazzini, perché il suo stato sociale non lo permetteva. Ha dovuto studiare e comportarsi sempre in un certo modo per poter poi in futuro assumersi delle responsabilità che a volte proprio non vorrebbe.
Bea invece, è una ragazza legata alla sua famiglia, raramente piange o si fa prendere dallo sconforto.
In passato è stata delusa e ferita profondamente, ed è per questo che ancora oggi è restia a fidarsi degli uomini, soprattutto poi di quelli come Ben.
Amore. Bea, forse, non sapeva fare i conti con quella parolona là. Un tempo aveva creduto di averne compreso parte del significato, ma era stata solo l’illusione di una ragazzina: un altro tipo di amore – quello più santo e intoccabile, diceva sua nonna – le aveva portato via anche quella convinzione. Non era amore, era una prova, un tentativo, un esperimento. E Bea? La cavia.
L’amore era un’altra cosa. Forse accettarsi. Forse comprendersi.
Ma non si sa mai cosa il destino possa riservarci…
I temi trattati in “Il gioco dell’ostrica” sono diversi: l’amicizia, la fiducia, il tradimento, il rapporto tra sorelle e quello tra genitori e figli, l’uso di sostanze stupefacenti e ciò che ne deriva, la perdita di una persona cara, l’incertezza del futuro, l’appartenenza a classi sociali diverse.
A rendere la storia piacevole contribuiscono anche uno stile descrittivo, una scrittura chiara, i personaggi tutti diversi tra loro, tanto divertimento ma anche tante emozioni e soprattutto molti insegnamenti.
Il nostro giudizio:
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale
Tema Seamless Primrose, sviluppato da Altervista
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