IL PREMIO CAMPIELLO: LA STORIA, I FINALISTI E COME FUNZIONA

a cura di Pamela Mazzoni

Ben ritrovati a tutti i nostri lettori! Sempre sulla scia dei più importanti premi letterari italiani, che hanno già reso nota la propria rosa di finalisti, oggi ci soffermeremo sul famoso ed autorevole Premio Campiello, giunto quest’anno alla sua 58° edizione.

LA STORIA

Il Premio Campiello fu istituito nel 1962 grazie alla volontà degli Industriali del Veneto, con il preciso intento di creare un tangibile ponte di collegamento tra imprenditoria e cultura. La prima edizione fu quella del 1963 e si svolse, come sempre da allora, nell’affascinante scenario della città di Venezia; l’allora vincitore fu Primo Levi con “La Tregua”.                                                               

Il nome dato al Premio è legato a filo doppio alla tradizione veneziana, dato che i campielli, piccole piazzette dove confluiscono le calli, erano un tempo luoghi d’incontro pubblico, fulcro degli scambi culturali, e non solo, della popolazione: per questo assurti alla simbolica rappresentazione della città stessa, della cultura che la manifestazione abbraccia e nell’accezione popolare data dalla Giuriadi300 lettori, chiamati a svolgere l’importante compito di decidere, tra i finalisti, chi sarà il vincitore assoluto del Premio Campiello.     

pozzo veneziano

Quest’ultimo, oltre al premio in denaro, riceve una riproduzione in argento del pozzo veneziano, tutt’oggi presente nei campielli, detto anche “vera da pozzo” che, aldilà di quello come opera, assume un significativo valore aggiunto per l’importanza avuta nel contesto della storia di Venezia, dato che soltanto da qui sgorgava l’acqua potabile.


Il regolamento

Al Premio possono concorrere tutte le opere di narrativa italiana, siano esse romanzi o raccolte di racconti, pubblicate in edizione cartacea dal 1° maggio dell’anno precedente all’assegnazione del riconoscimento fino al 30 aprile dell’anno in cui il suddetto premio viene effettivamente assegnato.    Per quanto concerne la selezione, possono parteciparvi solo le opere segnalate da ciascun componente del Comitato Tecnico, ossia la Giuria dei Letterati, ognuno dei quali può proporre da un minimo di 5 ad un massimo di 15 opere.                                                                                         

È lo stesso Comitato a scegliere la cinquina dei finalisti, durante una riunione pubblica che si tiene tra maggio e giugno, ma quest’anno annullata in favore di una diretta su RAI 5, causa Coronavirus; ma decretare il vincitore spetterà, come già anticipato, alla Giuria dei 300 lettori, i nomi dei quali rimangono nell’anonimato fino alla serata della premiazione, che si svolgerà  sabato 5 settembre immancabilmente nella fascinosa città dei Dogi.                                                

Durante questo evento, tra l’altro molto esclusivo ed a cui si può partecipare solo su invito e che si svolge solitamente nelle cornici di location molto suggestive, quali ad esempio il Teatro La Fenice o Palazzo Ducale,  vengono premiati anche i vincitori di altre categorie: del Premio Campiello – Opera Prima, del Concorso Campiello Giovani e del Campiello Europa.     


I FINALISTI

Qui di seguito vi proponiamo l’elenco dei cinque finalisti del Premio Campiello 2020, in ordine alfabetico:

Con passi giapponesi




Con passi giapponesi di Patrizia Cavalli Editore: Einaudi




Sommersione

Sommersione di Sandro Frizziero Editore: Fazi




Tralummescuro di Francesco Guccini Editore: Giunti  


potete leggerne la nostra recensione sul blog










Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio
di Remo Rapino
Editore: Minimum Fax



















L’incanto del pesce luna di Ade Zeno Editore: Bollati Boringhieri
















L’edizione dello scorso anno del Premio Campiello vide vincitore Andrea Tarabbia per il romanzo “Madrigale senza suono”, edito da Bollati Boringhieri. La vincitrice del Premio Campiello – Opera Prima 2020, già stata annunciata, è Veronica Galletta, autrice de “Le isole di Norman” pubblicato da Incursioni – Italo Svevo.

Sempre nella speranza di aver solleticato il vostro interesse e nell’attesa di scoprire insieme il vincitore di questo importante premio letterario, Le Penne Irriverenti vi augurano un buon proseguimento di giornata.