IO NON MI INNAMORO

di Cinzia La Commare

Io non mi innamoro di Cinzia La Commare
Editore: Independently published
Genere: Romance
Serie: NO – AUTOCONCLUSIVO
Pagine: 320
Data di uscita: 15 aprile 2021

Cari lettori,
siete pronti ad emozionarvi tanto ma anche a ridere come matti? Volete leggere un romanzo che alleggerisca un po’ le lunghe e pesanti giornate di questo periodo storico particolarmente difficile?
E allora non potete perdervi “Io non mi innamoro” di Cinzia La Commare.
I continui battibecchi tra Harpa e Lake, i loro reciproci dispetti, e anche gli episodi più “hot”, vi regaleranno momenti spensierati e leggeri.
Non ci resta che augurarvi buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro


Sinossi di IO NON MI INNAMORO

Lei non lo sopporta.
Lui non sa tenere la bocca chiusa.
Una spedizione all’Artico.
Un mistero da risolvere.
Un mese da trascorrere insieme nella stessa casa.

Harpa ha ventisei anni, laureata in Cultura nordica, lavora come assistente all’Università di Reykjavík, sull’Isola di Baffin partecipa al suo primo scavo archeologico da ricercatrice volontaria.
Il suo obiettivo? Fare gavetta e diventare lei stessa in futuro una ricercatrice a capo delle spedizioni.
Anche Lake, trentaduenne di Bristol, è alla prima spedizione ma come esperto in archeologia odontoiatrica. Per non annoiarsi ha bisogno di stimoli continui ed è per questo che, pure avendo da poco avviato un suo ambulatorio, decide per un nuovo cambio nella carriera e si unisce alla squadra di scavo inglese che collabora con quella islandese.
Harpa e Lake, ignari della reciproca partecipazione al progetto, siglano un contratto che li impegna per la durata di un mese. Quello che non possono sospettare è che, per una svista, saranno obbligati a convivere nello stesso appartamento.
La cosa più irritante? Harpa e Lake si sono già conosciuti due anni prima e tra di loro è stato odio a prima vista.

Per resistere al mese di convivenza dovranno ideare un piano di sopravvivenza, ma attenzione alle controindicazioni!

Recensione

«Io non mi innamoro», gli rispondo sicura.
Lake questa volta si gira per guardarmi. «Intendi di me o in generale?»
«Intendo che non mi è mai capitato. E anche di te», risolvo categorica.
«Bene», esclama con un tono sollevato. «Nemmeno io mi innamoro».

Come può dimostrarsi imprevedibile e a volte anche dispettoso il destino!
Tra milioni e milioni di persone che ci sono al mondo, si può essere così sfortunati da ritrovarsi a dover convivere per un lungo ed interminabile mese proprio con chi detestiamo di più?
Ebbene sì, è possibile.
E lo sanno bene Harpa e Lake, costretti a frequentarsi di tanto in tanto perché “quasi parenti”, ma sempre pronti ad ignorarsi reciprocamente.

Harpa e Lake, l’uno l’opposto dell’altra, con obiettivi diversi, idee contrapposte, una visione della vita completamente differente, ma con una sola cosa in comune: entrambi sfuggono l’amore. Questo sentimento è completamente bandito dalle loro vite, perché comporta solo scocciature ed obblighi.

Noi due insieme siamo come una bomba nucleare che si autodistruggerà: nessun danno collaterale, nessuna vittima a parte noi.

Dopo tanto studio, ricerche infinite e sacrifici enormi, Harpa, laureata in cultura nordica, riesce finalmente a prendere parte all’équipe che si occuperà di uno scavo archeologico in un’isola dell’Artico. Attraverso questa esperienza spera di riuscire ad affermarsi come ricercatrice, esaudendo così il suo più grande desiderio.

Lake è un odontoiatra, esperto anche di archeologia odontoiatrica, e per dare una svolta alla sua carriera, decide di collaborare con la squadra di scavo e ricerca.

Quello che Harpa e Lake non sanno è la loro reciproca partecipazione agli scavi e, a causa di un malinteso, si ritrovano a convivere per tutta la durata delle ricerche.
Il grande ed irrisolvibile problema è che loro non si piacciono, si detestano dal momento in cui i loro fratelli si sono sposati, costringendoli così ad essere in qualche modo imparentati.

Chissà come procederà questa convivenza forzata…
L’attrazione che provano l’uno per l’altra riuscirà a placare i loro caratteri impulsivi e spigolosi? Si lasceranno andare alla passione o continueranno a litigare per tutta la durata delle ricerche? E sarà vero ciò che continuamente ripetono, ovvero che non si innamorano mai?
È proprio il caso di dire: “chi vivrà vedrà”.

Divertente, appassionante, frizzante e coinvolgente: non trovo aggettivi migliori per descrivere “Io non mi innamoro”, un romanzo capace di trascinare il lettore in un’altra realtà, tra scavi, ricerche, momenti bollenti e dolci e sfuriate infinite.
È una storia che fa sognare ed emozionare, arrabbiare ed alterare, sorridere ed entusiasmare.
Ma non solo: è anche un concentrato di descrizioni precise e dettagliate, di sensazioni belle e forti, di cultura, storie e legende. È un mix di amore e odio, di razionalità ed istinto, di bugie e verità, di sotterfugi e pentimenti.

E poi ci sono loro, i due magnifici protagonisti, che ci coinvolgono nelle loro tante marachelle e nelle scene più eccitanti.

«Donna cactus?», tiro indietro la testa per guardare Lake negli occhi.
«Ammetterai che a volte sei piuttosto pungente», dice lui sfoderando uno di quei sorrisi che mi impediscono di utilizzare i miei aculei come arma di difesa; in questo momento mi sento più un fragilissimo dente di leone in balia del vento, che un cactus coperto da giri di spini.
«E non vorresti avere la tua corazza? Per proteggerti dalle mie spine».
«No», afferma in un sussurro. «Vorrei solo saperti spogliare della tua».

Harpa è una donna ambiziosa, decisa a raggiungere i suoi scopi con fatica e duro lavoro. Non si è mai innamorata ed è decisa a non farlo in futuro, perché l’amore può soltanto distrarla dai suoi obiettivi e per lei il lavoro viene prima di tutto.

Lake è un uomo molto bello, sensuale, con un sorriso che ammalia ed un corpo fantastico. Anche lui vuole realizzarsi e se per farlo deve prendere delle “scorciatoie”, non desiste, le segue senza problemi.
D’altronde, se si presentano, perché non percorrerle?
Ama le belle donne, ma non permette a nessuna di dormire nel suo letto. Lui non si innamora, perché l’amore può solo essere d’intralcio, una scocciatura, un’abitudine da cui lui vuole fuggite a tutti i costi.

La loro convivenza forzata tuttavia, fa scattare qualcosa ad entrambi e che ci sia una grande attrazione tra loro è evidente. Ma sicuro che si tratti solo di questo? E se invece il loro cuore freddo e duro si stia piano piano sciogliendo ed aprendo? E se la passione che li travolge ogni qualvolta che i loro occhi si incrociano si stia trasformando in qualcos’altro?

L’amore ti decapita e non sono disposta a perdere la testa.

I temi trattati in “Io non mi innamoro” sono vari, tra cui l’amicizia, l’orgoglio, l’ambizione, la gelosia, la vendetta, la fiducia, la passione, la paura di lasciarsi andare, i sotterfugi, la voglia di essere felici e di vivere in maniera più leggere e spensierata.

Lo stile dell’autrice è fluido, lineare e descrittivo, la sua scrittura scorrevole, il desiderio di coinvolgere il lettore è evidente nelle molte ed accurate spiegazioni.

“Io non mi innamoro” è un romanzo travolgente che ci permette di comprendere come l’amore, quando decide di entrare nella nostra vita, lo fa in modo inaspettato, senza avvertire, senza chiedere permesso e sta solo a noi decidere poi se essere felici oppure vivere nell’indifferenza e nella solitudine.

«Io mi innamoro», sussurra, fronte contro fronte, ancora ansimante.
Mi sdraio su un fianco e me la stringo al petto. «Anch’io mi innamoro, ogni volta che ti guardo».

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5

Cinzia La Commare ha già pubblicato “La metà imperfetta”! Noi Penne Irriverenti abbiamo avuto il piacere di recensirlo per voi: La metà imperfetta!
Si ringrazia l’autrice per aver gentilmente fornito il materiale