IO SONO DIO

di Giorgio Faletti

Io sono Dio di Giorgio Faletti
Editore: Baldini Castoldi Dalai
Genere: Thriller / Noir
Pagine: 523
Data di uscita: 19 maggio 2009

Cari lettori eccoci di nuovo al cospetto del nostro autore del mese, il camaleontico Giorgio Faletti: un artista a tutto tondo capace di calarsi con talento in vari ruoli, da comico a pittore ad attore impegnato a cantante e, alla fine, anche in quello di scrittore di thriller.
In questa veste è stato osannato da molti ma anche ferocemente criticato da altri; certo, può piacere o non piacere, ma è indiscusso che possedesse uno stile molto personale e una fantasia molto fervida, capace di creare trame intricate e molto appassionanti.
Come quella del thriller di cui vi parleremo oggi: “Io sono Dio”.
Un titolo di forte impatto per una storia che non vi lascerà indifferenti.
Buona lettura!

a cura di Pamela Mazzoni


Sinossi di IO SONO DIO

Non c’è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo.
Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l’unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane.
Un uomo che dice di essere dio.

Recensione

11 settembre 2001: una data che è marchiata a fuoco nei ricordi di tutto il mondo ma, soprattutto, in quelli della città di New York, a cui ha lasciato in eredità un lacerante e imperituro dolore e un vuoto incolmabile.
La Grande Mela si è rialzata a fatica, cercando di riappropriarsi di un’effimera ma necessaria normalità.
Ma adesso l’incubo è tornato, vivido e terrificante…
In un giorno qualunque un boato squarcia l’aria, seminando morte e spargendo di nuovo paura e incertezze.
Sarà solo il primo di una serie di attentati che va a completare un piano delineato con pazienza e precisione, frutto marcio non del terrorismo ma di un’unica mente malata e diabolica, che affonda il proprio risentimento in un altro doloroso evento del passato americano: la famigerata guerra del Vietnam che tanto orrore ha lasciato in coloro che l’hanno vissuta in prima persona.

A poche decine di miglia da lì c’era Fort Polk, il campo di addestramento avanzato prima della partenza per il Vietnam. All’arrivo erano un gruppo di ragazzi che qualcuno aveva estratto a forza dalla vita con la pretesa di trasformarli in soldati. La maggior parte di loro non era mai uscita dallo Stato in cui vivevano e alcuni nemmeno dalla contea in cui erano nati. Non chiederti che cosa il tuo Paese può fare per te…
Nessuno se lo chiedeva, ma nessuno era pronto ad affrontare quello che il suo Paese avrebbe chiesto a lui.


Vivien Light è una detective in gamba e coraggiosa, turbata da una difficile situazione familiare e con un estremo bisogno di affetto che nasconde dietro a una facciata da dura. Una donna forte e volitiva all’esterno, ma dentro di sé fragile e sola.

Russel Wade è un fotoreporter che si è sputtanato la carriera e che ha permesso ai suoi rimorsi e alle debolezze di gettarlo in una spirale di autodistruzione tra droga, alcol e situazioni volutamente imbarazzanti, soprattutto per la sua altolocata famiglia.
Ma il riscatto è dietro l’angolo, grazie anche al fortuito coinvolgimento nelle serrate indagini, durante le quali sia lui sia Vivien proveranno a fermare un folle e a rimettere insieme i pezzi sparsi delle loro vite.

Padre McKean è un prete generoso e compassionevole, fondatore di una comunità per ragazzi con problemi di droga.
È lui che accoglie la sconvolgente confessione del folle dinamitardo e per questo lacerato dal mantenere un segreto che per la sua Chiesa è un dogma fondamentale o tradire il suo credo, cercando di salvare le vite di tanti innocenti.

Quello che gli stava capitando era troppo per un uomo. Se le parole di quell’individuo corrispondevano alla verità, era una prova superiore alle sue forze. Alle forze di chiunque vestisse un abito sacerdotale. La voce lo incalzò. Non feroce, ma suadente.
Piena di comprensione.
«Nelle sue parole, durante la messa. C’era dolore. C’era partecipazione. Ma non c’era vera Fede.»
Tentò una vana ribellione, non a quelle parole, ma alla sua paura. «Come puoi dire questo?»
L’uomo continuò, come non avesse sentito la domanda.
«Io l’aiuterò a ritrovarla, Michael McKean. Io posso.»
Ci fu una nuova pausa. Poi le tre parole che davano inizio all’eternità.
«Io sono Dio.»


E poi il killer, uno spettro capace di abbattere le barriere temporali pur di mettere in atto una rancorosa vendetta, maturata e incancrenita da anni e anni di solitudine e dolore, sicuro di avere un potere assoluto: uno scellerato delirio di onnipotenza racchiuso in tre sole e devastanti parole, sussurrate con convinzione e protette dalla doverosa omertà di un confessionale: “Io sono Dio”

Eccoli i protagonisti indiscussi, che come il resto dei personaggi di questo romanzo sono analizzati fin nel profondo, di questo thriller spasmodico, coinvolgente e dal ritmo veloce, specialmente nella seconda parte, e dalla trama appassionante, anche se non originale ma comunque molto ben sviluppata.
Devo ammettere però che l’epilogo, pur sorprendente, mi è parso un tantino sbrigativo, in ragione anche di una narrazione fino a quel momento molto minuziosa e dettagliata.

Ciò non toglie però valore a questo romanzo il cui titolo, che per alcuni allora risultò “blasfemo”, apre le porte a una storia densa di violenza, rancore, amore, redenzione, solitudine e sete di vendetta, oltre a farci riflettere sui segni indelebili che le guerre lasciano su uomini per la maggior parte ignari di ciò a cui vanno incontro.
Tutto comunque ben bilanciato al punto che, come sempre nei libri di Faletti, alla fine rimane anche un accenno di compassione misto a repulsione per gli antagonisti, personaggi dall’animo oscuro che la vita ha strapazzato ben bene.
Una giustificazione? No, assolutamente, perché è vero che nella buona parte dei casi è il nostro passato che ci rende quello che siamo oggi, ma è anche vero che quello che diventiamo dipende dalla parte di noi stessi che alimentiamo di più.
Dal lupo a cui forniamo più cibo…

«Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo.»
Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto.
«E l’altro?»
«L’altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede.»
Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità e al suo pensiero.
«E quale lupo vince?»
Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti.
«Quello che nutri di più.»


Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Giorgio Faletti

Giorgio Faletti è nato ad Asti nel 1950 ed è morto a Torino il 4 luglio 2014. Era, o era stato in vari momenti della sua vita, un cantante, paroliere, compositore, scrittore, attore e comico italiano. Per ciò che riguarda la sua carriera di scrittore, l’anno di inizio della sua brillante stagione letteraria è il 2002, quando pubblica il suo primo Thriller intitolato Io uccido e ambientato a Montecarlo, coronato da un successo davvero sorprendente: quattro milioni di copie vendute ne fanno un autentico “caso”.
Uno dei maestri americani del thriller, Jeffery Deaver, spende parole davvero lusinghiere nei confronti di Faletti e del suo lavoro. Nel 2004 vede le stampe il suo secondo lavoro narrativo, intitolato Niente di vero tranne gli occhi, che conferma quanto di buono mostrato con il romanzo d’esordio: si tratta di un noir dal sapore Hollywoodiano, ambientato prevalentemente a New York con una breve parentesi a Roma.
Il 2006 è invece l’anno di Fuori da un evidente destino: il teatro delle vicende scelto da Faletti è questa volta l’Arizona degli Indiani Navajos, cui il romanzo è dedicato. Una divagazione rispetto a un percorso letterario finora lineare è invece rappresentato dalla raccolta di racconti del 2008, intitolata Pochi inutili nascondigli.
Nel 2009 Giorgio Faletti firma un nuovo, straordinario successo con il thriller Io Sono Dio, ambientato questa volta a New York.
Il 6 novembre 2010 esce Appunti di un venditore di donne, straordinario successo di critica e di pubblico.
Il 4 novembre 2011 esce Tre atti e due tempi thriller ambientato nel mondo del calcio.
Il 15 maggio 2015 esce il libro inedito intitolato La piuma, una favola morale per adulti.