LA BOTTEGA DEI GIOCATTOLI

di Angela Carter

“La bottega dei giocattoli” di Angela Carter
Editore:Fazi Editore
Genere: Letteratura e narrativa
Pagine: 225
Data di pubblicazione: 23/05/2023

Cari amici lettori,
oggi vi proponiamo un libro che incuriosisce, appassiona e affascina fin dalla primissima pagina. È un mix di mistero, sensazioni, rabbia, nostalgia, rammarico e complicità. È una continua scoperta, e tanta è la voglia di saperne sempre di più.
“La bottega dei giocattoli” di Angela Carter vi incanterà e vi stupirà, lasciandovi letteralmente senza parole.
Buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro

Sinossi di LA BOTTEGA DEI GIOCATTOLI

Nell’estate dei suoi quindici anni, per Melanie cambia tutto. Ormai non è più una bambina: lunghe ore trascorse in esplorazione davanti allo specchio lo confermano. Deliziata dalla scoperta del proprio corpo, la ragazza è tutta un fremito. Una notte in cui è a casa da sola, troppo eccitata per dormire, non resiste alla tentazione del proibito e, indossato il candido abito nuziale della madre, esce in giardino e passeggia al chiaro di luna. Qualcosa, però, va storto, e il giorno seguente il destino le fa visita presentandole il conto: i suoi genitori non ci sono più. Melanie e i suoi due fratellini sono dunque costretti ad abbandonare la casa di famiglia per trasferirsi a Londra, dagli zii che non hanno mai conosciuto: zia Margaret, una donna gentile che ha smesso di parlare quando si è sposata, e zio Philip, giocattolaio ossessivo, dispotico e manipolatore. Come se non bastasse, alla coppia fa seguito il giovane Finn, che da subito si mostra molto interessato alla nuova arrivata. Sempre più consapevole della propria femminilità e sempre più affamata di libertà, Melanie dovrà imparare in fretta a non farsi sottomettere…

Recensione

Come può succedere che da un giorno all’altro ci si ritrova, dal calore e dalla sicurezza della propria casa, in un luogo completamente diverso, dove non esiste affetto, amore e dialogo? Come si fa a sopravvivere se tutto ciò in cui si è sempre creduto, all’improvviso non c’è più? E poi, come ci si può abituare a vivere dove non c’è amore, non ci sono carezze, parole gentili ma solo paura, rimproveri e percosse?

“La bottega dei giocattoli” di Angela Carter è una storia che intriga ed appassiona, che attraverso gli occhi e i pensieri della giovane protagonista, ci fa conoscere un luogo dove si cerca di sopravvivere ignorando spesso la realtà, cercando rifugio nei ricordi, nelle fantasie, nella musica e nel disegno.
Una realtà descritta perfettamente dall’autrice, che riporta nero su bianco tutti i dettagli, anche i più piccoli, rendendoci così facile il compito di poter immaginare ciò che vivono, pensano e provano i vari personaggi.

A fare da sfondo alla storia c’è la magnifica Londra, ma non la parte bella, ricca e popolata della città, bensì quella più tetra, povera, dove non c’è nulla da vedere se non qualche negozietto.

Melanie e i suoi fratelli vivono in una bellissima casa con tutti i comfort, con cibo sempre buono e fresco e con abiti puliti e profumati.
I loro genitori sono sempre in viaggio e i ragazzi vivono con la loro governante che li accudisce e vizia come se fossero figli suoi.

Melanie ormai ha quindici anni, si sente grande e una notte decide di indossare l’abito da sposa della madre e di addentrarsi nel buio del giardino. Dallo stato di euforia in cui si trova per aver fatto qualcosa di proibito però, ben presto passa allo spavento, alla paura e a una sensazione di inquietudine. Sarà forse un presagio?
Il mattino dopo infatti, scopre che i suoi genitori sono morti, lasciandoli nella miseria assoluta. I tre ragazzi sono dunque costretti a lasciare la loro stupenda casa e a trasferirsi dagli zii a Londra.

Stavano sulla veranda e aspettavano il tassista che li doveva andare a prendere con le loro fasce nere sul braccio e con le valigie in mano, passeggeri abbandonati di una nave affondata, che avevano afferrato pochi oggetti salvati a caso e guardavano sconsolati il mare agitato che dovevano affrontare.


Qui conosceranno la zia Margareth, muta dal giorno del matrimonio, e i suoi due fratelli.
La donna è molto dolce con i ragazzi, soprattutto con la più piccola, e con il tempo Melanie imparerà a conoscerla, ad apprezzarla e a capire la sua sofferenza e la paura con cui vive costantemente.
In effetti, tutti sono intimoriti dallo zio, un uomo grasso, duro, burbero e sempre pronto ad offendere tutti. Un bravo burattinaio capace di manipolare e fare in modo che tutti facciano ciò che lui vuole, proprio come i suoi burattini.
Abituata ad uno stile di vita completamente diverso, Melanie faticherà molto ad abituarsi a questa nuova realtà, ma non si lascerà abbattere dallo sconforto, dalle offese e dalla paura.

Il cambiamento avvenuto nel suo stile di vita era tale che lei stessa non ci credeva; a volte si fermava con lo straccio della polvere in mano, sotto lo sguardo attento del pappagallo, e diceva ad alta voce: «Ma questa non posso essere io, non è possibile!». E invece era proprio così.


La figura di Melanie è ben costruita, delineata perfettamente e descritta in maniera accurata. Catapultata in un mondo molto lontano dal suo, la giovane dovrà fare i conti con la povertà, con la scarsa igiene, con il freddo costante e con il grigiore che regna fuori e dentro casa.
È molto forte però, e cerca di esserlo anche per i suoi fratelli. È un’adolescente che ha appena scoperto il suo corpo, la sua femminilità, il sentirsi desiderata e bella, ma è anche una ragazza che ha perso tutto all’improvviso.

I temi trattati in “La bottega dei giocattoli” sono vari, come ad esempio la vendetta, il tradimento, l’incesto, il rapporto tra fratelli, l’amicizia, la fiducia, la rabbia, l’adolescenza, la perdita di persone care, la violenza fisica e verbale.

A rendere la lettura spedita e coinvolgente, contribuiscono sicuramente uno stile brillante e descrittivo, una scrittura diretta e chiara, personaggi veri e bizzarri e un finale imprevedibile.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.