LA STREGA DI PORTOBELLO

di Paulo Coelho

La strega di Portobello

La strega di Portobello di Paulo Coelho
Editore:  La nave di Teseo
GenereNarrativa
Pagine321
Edizione:16 Novembre 2017

a cura di Rosa Zenone

Amici lettori, oggi continuiamo a conoscere meglio Paulo Coelho, protagonista della nostra scheda autore mensile e lo faremo parlando di una sua opera celebre quanto particolare: La strega di Portobello del 2007.

Sinossi

Come possiamo trovare il coraggio di essere sinceri con noi stessi, anche se non abbiamo alcuna certezza su chi siamo davvero? Ecco la domanda che anima “La strega di Portobello”, il romanzo di Paulo Coelho. È la storia di una donna misteriosa di nome Athena, raccontata attraverso le voci di molte persone che la conoscevano bene, o che l’avevano soltanto incontrata. Le persone creano una realtà, e poi si ritrovano vittime di essa. Athena si ribellò a tutto questo e pagò un prezzo altissimo. Il suo grande problema era quello di essere una donna del XXII secolo che viveva, però, nel XXI e lo rivelava a tutti. Ha pagato un prezzo? Senza dubbio. Ma avrebbe pagato un costo ben più alto, se avesse represso la sua esuberanza. Sarebbe stata amareggiata, frustrata, preoccupata di “ciò che penseranno gli altri”, e avrebbe continuato a ripetersi: “Prima risolverò queste faccende, poi mi dedicherò al mio sogno”, sempre lamentandosi del fatto che “le condizioni ideali non arrivano mai”.

Recensione

La strega di Portobello ha un’impostazione narrativa insolita: la voce narrante è quella di una persona vicina alla protagonista, la cui identità rimane celata fino al termine del romanzo.

Ho vissuto con lei per otto anni, e mi sento in obbligo di recuperare la sua memoria, la sua identità – è qualcosa che le devo.

Il narratore decide di ricostruire la storia della protagonista e di farlo attraverso le testimonianze delle persone che l’hanno conosciuta, di tutti coloro che sono stati vicini a Sherine Khalil, meglio nota come Athena. Attraverso tale escamotage la narrazione avanza in modo progressivo e copre un lungo arco temporale: dalla sua infanzia all’età adulta. Inoltre l’impiego di una pluralità di voci riporta da un lato pareri contrastanti intorno alla figura della donna, dall’altro vicende di cui si assisterà a una successiva smentita. La struttura nella sua complessa e totale elaborazione risulta vincente e avvincente.

L’opera è incentrata su Athena, una figura fuori dagli schemi e pervasa da un forte misticismo, il che infonde nell’opera una potente quanto suggestiva carica esoterica.

In lei si fondevano erotismo e castità, pornografia e rivelazione, adorazione di Dio e della natura nel contempo.

Athena è stata adottata da piccola da una famiglia Libanese che le assicura non solo uno stile di vita alto ma che la circonda di immenso amore. Nonostante ciò ella è profondamente inquieta e alla ricerca di un senso.

Sono sempre stata una persona molto irrequieta (…) Tutto per evitare quei momenti in cui non accade nulla, perché gli spazi bianchi mi suscitano una sensazione di vuoto assoluto, nel quale non c’è neppure un’infinitesimale briciola di amore

L’esistenza di Athena è caratterizzata fin da subito da una profonda fede e da una sorta di veggenza, inoltre è dotata di un tale carisma, una tale aura da non poter passare nell’indifferenza. La necessità di riempire il vuoto che avverte la condurrà non solo alla ricerca delle proprie origini ma anche lungo un arduo percorso spirituale e di apprendistato, il che la porterà a essere una figura di spicco, la temuta ma anche ammirata e idolatrata Strega di Portobello. Una figura rivoluzionaria, di rottura con la società, sorretta da credenze armoniche ma difficili e non sempre comprese, emanazione di una forza sovrannaturale alla base del mondo.

Ma il fatto che fosse ardua non rendeva meno interessante l’esperienza. Quale esperienza? Vivere come creatura umana e come divinità.

Attraverso le parole degli uomini che l’hanno amata, quelle dei suoi insegnanti, della madre naturale e di quella adottiva, e di altri personaggi, scaturisce un ritratto della protagonista estremamente incisivo e affascinante, in grado di suscitare grande trasporto ed estremo incanto nel lettore che vorrà seguirne le orme fino alla fine.

La tematica risulta oltremodo intrigante, interessante e appassionante. La lettura è piacevole e scorrevole, alterna un andamento lento a uno più spedito. Infatti talvolta tende a rallentare e a soffermarsi in maniera eccessiva, ma nonostante ciò si lascia leggere pagina dopo pagina in poco tempo.

La strega di Portobello è un libro che non solo narra una storia insolita ma che evidenzia vigorosamente le difficoltà dell’essere fuori dal coro, che sottolinea la necessità di trovare un senso e uno scopo alla propria esistenza. La figura della Strega di Portobello è pura esaltazione di interiorità, esemplificativa nell’essere fino in fondo se stessi e nei propri importanti insegnamenti.

Tutti noi abbiamo un obbligo nei confronti dell’amore: permettere che si manifesti nel modo che ritiene migliore.

Il nostro giudizio:

TramaVoto 5/5

StileVoto 4,5/5

CopertinaVoto 4/5

PiacevolezzaVoto 4,5/5

Voto finaleVoto 4,5/5

Paulo coelho

Paulo Coelho nacque a Rio de Janeiro nel 1947 e la sua notorietà in America Latina è oggi seconda soltanto a quella dell’illustre Gabriel Garçia Marquez. Già da ragazzo lo distinse una spiccata sensibilità, uno sguardo particolarmente attento ai dettagli e un evidente interesse ai significati celati oltre l’apparenza. La musica, l’arte e la letteratura, come pure il teatro e la poesia, ne catalizzarono tutti i sensi sin dall’adolescenza, conquistando irrimediabilmente il suo animo.

La carriera letteraria di Coelho è connotata da grandi successi di vendita e di critica, che gli hanno permesso di guadagnare svariati premi e riconoscimenti nell’ambito culturale. Dagli anni ’80 in poi infatti, le sue opere hanno accompagnato i percorsi di vita di intere generazioni e ancora oggi le sue nuove uscite attivano sempre notevole interesse.

Coelho si fa conoscere inizialmente come autore intimista, quasi new age, di impronta prettamente filosofica e con evidenti approdondimenti simbolici. Al di là del già citato “L’Alchimista”, ci riferiamo inoltre a “Il manuale del Guerriero della Luce”, “Il cammino dell’arco”, “Monte Cinque” e altri.

Ne “Il vincitore è solo”, “11 minuti” e “Lo Zahir” invece osserva il mondo moderno, con le sue luci e i punti oscuri. Il lusso e il denaro funzionano da specchietto per le allodole, accecando lo sguardo e impedendo di vedere con maggiore chiarezza quello che è davvero significativo. La ricerca di senso e di valore sono sempre il fuoco che catalizza lo sguardo e il sentire del lettore.

Tra i suoi più famosi romanzi troviamo inoltre “La strega di Portobello”, “Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”, “Adulterio”, “Brida” e “Lettere d’amore dal Poeta” , in cui riprende e rielabora alcuni scritti di Kahlil Gibran, poeta /filosofo tra i suoi più amati e che più volte ha omaggiato.