LE FAVOLE DELLA BUONANOTTE

di Alessia Piemonte

Favole della buonanotte di Alessia Piemonte
Genere:Narrativa Horror
Editore: Ali ribelli edizioni
Pagine: 42
Edizione:2 Dicembre 2020


a cura di Pamela Mazzoni


Cari lettori, il libro che vi proponiamo oggi si intitola Le favole della buonanotte, ma non lasciatevi fuorviare dal titolo… La sua autrice, Alessia Piemonte, dopo “Perle di thriller” torna a raccontarci sì delle storie, ma intrise delle nostre paure inconsce più profonde. Siete pronti a trattenere il fiato? Allora buona lettura!

Sinossi

Innaturale coscienza, quando si viene sfiorati da un gelido tatto, e il mondo si dissolve da non esistere più. Ogni cosa è immersa nelle tenebre. Attimi di lucidità che giocano molto sulla labile linea di demarcazione fra incubo e realtà. Ed è ciò che accomuna le cinque favole horror raccolte nell’antologia. Un vascello di parole, disturbanti e grottesche, come un cantino lugubre, che ha radunato una marmaglia composta da: un lupo mannaro, una strega, un’orda di scheletri, un demone e un perfido custode di un cimitero.

Recensione

“…Non riesco a dormire!”, mi disse infilandosi nel letto. Era il mostro che dimorava sotto il mio letto. Ho paura, sento freddo. Sta stringendo la mia mano…e mi sorride, mentre con i denti mordicchia la mia gabbia d’ossa.”


                        

Il termine “favola” deriva dal latino fabula, ossia narrazione, racconto. Ma è anche una parola che evoca l’infanzia e ci avvolge di dolcezza. Alessia Piemonte, però, in questo suo libro Le favole della buonanotte,stravolge le carte in tavola e ci racconta cinque storie che sono sì favole, ma tinte di un nero oscuro e, con uno stile evocativo ma sobrio e diretto, ci pone di fronte ai nostri più ancestrali timori, che prendono le sembianze fantastiche ma tangibili di lupi mannari, streghe, mummie e demoni.

“Quei miseri resti, animati nella nebbia, con voce cavernicola come se non provenisse da quel corpo mummificato disse: « Lo sai che ora non puoi più andare via? ». Il ragazzo, con occhi e bocca spalancati, non riusciva a muoversi, e i suoi amici immobilizzati dal terrore ascoltarono quella sentenza di morte.”

I cinque brevi racconti, tutti ambientati nella nostra bella Italia, hanno la particolarità di aumentare il nostro battito cardiaco ma a dispetto del genere, quello horror, che di solito è strettamente legato a scene crude e splatter, in questo caso parlerei di un soft-horror, ingentilito dallo stile pacato dell’autrice, che è brava a catapultarci negli abissi della paura con una narrazione semplice ma molto coinvolgente, capace con angosciante efficacia di nutrire la nostra natura dualistica che, da una parte, soffre di quell’inquietudine sottile e subdola che si impossessa di noi durante la lettura; dall’altra è anche vero che, per una strana contraddizione, subiamo l’ingannevole fascino del male. Forse perché affrontare le paure ci dona il magico potere di ammansirle, almeno per un po’.

È così che incontriamo un lupo mannaro impotente di fronte alla sua natura; un gruppo di mummie risvegliate dal loro sonno eterno dalla curiosità di alcuni ragazzi; una strega per la quale gelosia e invidia sono state cattive consigliere, costringendola in un infinito girone infernale; un insidioso demone che appare negli incubi ed infine un malvagio custode di un cimitero, condannato a muoversi nel buio che avvolge le strade e la sua anima: ecco, sono queste le figure dannate che ci accompagnano ne Le favole della buonanotte. Losche e terribili personificazioni di paure che si perdono fin nella notte dei tempi ma che sono sempre vicine a noi, in tutta la loro inquietante ed ingombrante presenza, in un eterno continuum tra passato e presente.

E come tutte le favole che si rispettino, ecco che alla fine ci giunge la conseguente morale: il male esiste, eccome. È in mezzo a noi, ma non importa scomodare figure che sono soltanto leggende metropolitane per incarnarlo, anzi… il male, purtroppo, ha una connotazione molto più umana.

Il nostro giudizio:

TramaVoto 4/5

StileVoto 4/5

CopertinaVoto 4,5/5

Piacevolezza4,5/5 voto

Voto finaleVoto 4/5

Alessia piemonte

Alessia Piemonte. Classe 1990, nata il 4 giugno a Ravenna, residente a Trapani, di padre napoletano e madre siciliana, Isola di Favignana. Fotografa, ex ballerina di ‘Hip Hop’, amante del teatro e delle sue sfaccettature, aspirante scrittrice di gialli, si cimenta anche nelle poesie in vernacolo e introspettive, e nei racconti dal genere horror e thriller. A ottobre 2020 è stato pubblicato il suo primo libro  “Perle di thriller”,un’antologia di sei racconti a tema thriller-horror, con Maratta edizioni. Inoltre, ha terminato la stesura della trilogia T.U.A Culpa, tre romanzi dal genere poliziesco-giallo-thriller, di cui il primo è ambientato a Trapani, con il protagonista il Commissario Alberto Baldarotta.