LE SCARPE DEL FLÂNEUR

di Jonathan Rizzo

Benvenuti al nostro appuntamento con la poesia.
Oggi proponiamo il commento di questa affascinante raccolta poetica: Le scarpe del flâneur ” di Jonathan Rizzo
Buona Lettura!

a cura di Elisa Mazza

Sinossi di LE SCARPE DEL FLÂNEUR

“Jonathan Rizzo non è poeta che si lascia imbrigliare dalle facili maglie di una critica letteraria, men che meno da quelle di una breve introduzione alla sua raccolta “Le scarpe del flâneur”. La sua è una poesia corporale, della presenza, del suo farsi e del suo dirsi, per poi disfarsi nel vortice degli attimi da vivere fino in fondo. Forse il futuro e il tempo ci restituiranno lo sguardo prospettico in grado di analizzare il poeta unicamente per i suoi scritti. Oggi vale la pena “godersi” appieno tutta la vitalità e la corporalità di un poeta fuori dagli schemi e che sa di esserlo.”

Recensione

“Oltre il confine
troverai nuove verità
e forse
anche molte vecchie bugie. […]”

Cit. Oltre il confine

Jonathan Rizzo scrive le Le scarpe del flâneur, uno scrigno poetico lucente che rompe il freddo di queste rigide giornate invernali. Con il suo errare vagabondo tra i venerati borghi di Parigi, i pensieri caleidoscopici così intensi e le immagini ricreate ad alta definizione, scopriamo uno stile esuberante, profumato e corposo come un buon Rosso.
Lo stile è incalzante e a tratti persino arrogante, per poi fluire improvvisamente nel tenero, nell’incantevole “sciocca” parlantina dei bambini. Che dire: ne sono rimasta affascinata, l’ho criticato a tratti per la sua feroce spacconeria e schiettezza, mi ha fatta arrabbiare e infine mi sono arresa al suo tratto originale, un’impronta unica, una strega dalla voce suadente.

“ […] Gatti romantici lasciano impronte
di vernici.
Una bambina coi capelli bagnati felici, saluta e pensa a sorridere,
che bellissima novità è stasera
vivere.
La lumaca timida
parteciperà alla prossima poesia. […]”

Cit. Pluie sur Oberkampf

Questo ardito volume racchiude un mondo segreto, sigillando nel suo contenuto emozioni sincere, dai risvolti fortemente contrastanti: l’amore, la voglia di evadere e di maledirsi, la nostalgia, l’anima dedita al luogo in cui risiede ma anche lo sfuggente bisogno di “quel qualcosa in più”.
Ho sentito il fermento, poi la pace, e tanta disobbedienza.
Una ribellione in versi. Una docile, arrendevole, ricerca di stabilità.
Le scarpe del flâneur è un libro ricco di attimi di vita goduta, un carosello di respiri, parole polpose da leggere e rileggere per coglierne il significato. Qualcosa di vero, reale, profondamente tangibile.
Con plateale verità l’anima segreta del poeta, il suo modo di osservare, inonderà la mia, la vostra: vi sembrerà di stare in un confortevole bistrot parigino mentre si fanno delle rumorose chiacchiere, diventeremo sinuosi gatti sui tetti notturni, sentiremo il dispiacere per un bambino che piange senza il suo palloncino volato via.
Consiglio questa raccolta per l’audacia, lo spirito fiero e l’immaginazione sfrontata; un testo emozionante, di coraggio.
Ahhh, vorrei partire alla volta di Parigi!

“Sembriamo piccole rose
aggrappate al gesto,
alle virgole silenziose.
Nell’ombra della tua assenza
sospiro vasto
il ricordo lontano della tua essenza. […]”

Cit. Legato a te

Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.