MARMAGIKUS – LA LEGGENDA DEL CAVALLO DI COLBRINO

di Adriano Carnevali

Marmagikus – La leggenda del cavallo di Colbrino di Adriano Carnevali
Editore: Gengotti Editore
Genere: Fantasy illustrato
Serie: NO – Autoconclusivo
Pagine: 117
Data di uscita: 25 dicembre 2020

Cari lettori oggi abbiamo il piacere di presentarvi la nostra recensione al libro “Marmagikus – La leggenda del cavallo di Colbrino” di Adriano Carnevali, un poetico fantasy illustrato edito dalla Gengotti Editore.
Venite con me in questo entusiasmante viaggio che ci condurrà in terre lontane e che ci farà sognare e sperare con i nostri protagonisti!

Buona lettura a tutti!

a cura di Manuela Morana


Sinossi di MARMAGIKUS

La nuova opera del poliedrico Adriano Carnevali, ambientata nel mondo medievale della Contea di Colbrino, ma con personaggi fino ad ora sconosciuti.
Non un fumetto, ma un delizioso racconto, accompagnato da illustrazioni originali dello stesso Adriano Carnevali.
Marmagikus è una vicenda rinascimentale di marmo, onde e abissi marini, amore e bellezza.

Recensione

Marmagikus è un’opera coinvolgente ed appassionante perfetta per tutte le età.
È una storia che ci trascina indietro nel tempo fino al 1496, ci troviamo a Colbrino, un piccolo borgo tra le colline del centro Italia, un posto sconosciuto ai più ma che dà i natali a questa bellissima leggenda.
È proprio qui infatti che vive Masetto, un abilissimo scultore capace di realizzare opere veramente notevoli.
La maggior parte del suo lavoro gli viene commissionato da un certo Prospero Cavallini, un ignorante mercante che è stato capace di arricchirsi enormemente e che adesso si crede, e di conseguenza si comporta come, un gran signore.

I colbrinesi facevano ala al suo passaggio inchinandosi deferenti ma scambiandosi occhiate beffarde, e non mancava mai che qualcuno nascosto tra la folla lanciasse un nitrito, allusione al cognome del mercante, indubbiamente poco originale ma di sicuro effetto per scatenare l’ilarità generale e per accumulare strati su strati di livore nell’animo del Cavallini.


Un giorno Cavallini decide di commissionare a Masetto proprio un cavallo di marmo a grandezza naturale per metterlo nel parco del suo palazzo, si raccomanda di non badare a spese e insiste sul fatto che il risultato deve assolutamente essere grandioso e capace di far parlare di lui e del suo cognome nei secoli avvenire.
Così Masetto si reca nelle cave delle Alpi Apuane e si mette in cerca del pezzo di marmo perfetto per realizzare la sua opera.
La ricerca va un po’ per le lunghe ma Masetto è un vero artista e segue alla lettera il dettato di Michelangelo, secondo il quale:

Ogni blocco di marmo contiene in sé tutte le forme possibili, però soltanto una è quella giusta e soltanto il vero artista riesce a sentirne l’anima imprigionata nella materia.


Dopo mesi e mesi di duro lavoro Masetto può finalmente ammirare la sua opera, a vederla completa si commuove immensamente e succede una cosa che mai gli era accaduta prima: capisce che non può consegnare questo cavallo a chi gliel’ha commissionato, il legame che lo lega a lui è troppo forte e per entrambi separarsi sarebbe troppo doloroso.

Del resto si sa il rapporto tra opere e artisti è unico e solo ai propri creatori le statue riescono a parlare e a confessare i propri desideri e sogni.
In questo caso però il sogno del cavallo e quello di Masetto coincidono: non vogliono mai essere separati. Ma come fare?
Resta da sistemare la questione con Prospero Cavallini che, prepotente com’è, non accetterebbe mai di rinunciare a questa meravigliosa opera.

È proprio a questo punto che inizia la nostra avventura, l’unico modo che Masetto trova per tenere il cavallo con sé è approfittare di un viaggio di Cavallini per scappare da Colbrino.
Così, dopo aver preso tutti i suoi pochi averi ed aver avvolto la statua in maniera tale da renderla assolutamente irriconoscibile, si imbarca con lei alla volta di Venezia, lasciandosi per sempre alle spalle la sua città natale e i suoi amici e lo fa senza alcun rimpianto perché per lui l’unica cosa che conta è poter avere accanto il suo amato cavallo.

Tra tempeste, naufragi, cavalieri da scolpire, pirati saraceni, discese negli abissi, regine del mare, formule magiche, incontri con l’uomo più ricco e potente di tutti i paesi mediterranei, eunuchi, consiglieri, harem, fughe, ritorni, muraglie, querce e magie si snoda una storia che vi terrà incollati alle sue pagine senza mai annoiarvi, un racconto pieno di personaggi inaspettati e colpi di scena.

Riusciranno Masetto e il suo cavallo a restare insieme per sempre?
Che ne sarà di Prospero Cavallini e del parco del suo castello?
La magia che ruolo avrà in questo appassionante fantasy?

Per scoprirlo non vi resta che leggere questa fantastica opera, nella quale lo stile dell’autore vi spiazzerà e conquisterà consentendovi di ridere e commuovervi allo stesso tempo. Menzione d’onore meritano le illustrazioni che sono accurate e molto ben realizzate e vi rapiranno.
Inoltre non appena avrete questo libro tra le mani capirete subito che il fatto che esista solo in versione cartacea è un valore aggiunto perché questo è un viaggio che va fatto non solo attraverso gli occhi ma anche utilizzando il tatto e l’olfatto, un’esperienza da vivere a 360° che vi emozionerà e che ricorderete per molto tempo!
Buona lettura a tutti!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


IllustrazioniVoto 5


Voto finaleVoto 5



Illustrazioni

Illustrazione di Adriano Carnevali gentilmente concessa da Gengotti Editore

Adriano Carnevali

Adriano Carnevali da molti anni scrive e disegna un po’ di tutto: vignette, strisce, fumetti, racconti, giochi enigmistici, gialli, testi per programmi radio e tivù, per libri scolastici.
Dipinge, scolpisce e progetta molte altre cose, senza aver ancora deciso cosa farà da grande.
Sicuramente vi ricorderete di Adriano Carnevali anche perché è il creatore dei famosissimi e divertentissimi “Ronfi”, i roditori più mattacchioni e più simpatici del mondo!
“Marmagikus” è un’opera interamente ideata ed illustrata da questo autore!

Si ringrazia la casa editrice per aver gentilmente fornito il materiale