Piranesi

di Susanna Clarke

Piranesi di Susanna Clarke
Genere: fantasy
Editore: Fazi Editore
Pagine: 245
Edizione: 04/02/2021

Cari lettori,
da mesi aspettavamo “Piranesi”, opera a firma Susanna Clarke, pubblicata in lingua originale lo scorso settembre 2020 e la cui pubblicazione in lingua italiana era stata anticipata da Fazi editore per la primavera del 2021. L’attesa è finita: è da oggi in libreria un fantasy che non dimenticherete e che sarà una scoperta indimenticabile pagina dopo pagina. Buona lettura!

a cura di Elide

Sinossi:

Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.
Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia.

Recensione:

«La sua Schiuma aveva il colore bianco delle vecchie lische di pesce e i suoi gorghi profondi erano color peltro. In pochi secondi, le sue Acque sono arrivate all’altezza della Vita delle Statue del Primo Livello. Per ultima è arrivata la Marea dai Saloni Settentrionali. Si è scaraventata su per la Scalinata centrale, riempiendo il Vestibolo con un’esplosione di luccicante Schiuma bianco ghiaccio. Ne sono stato inzuppato e accecato. Quando sono riuscito a vedere di nuovo, le Acque scorrevano come cascate lungo le Statue. È stato allora che mi sono reso conto di aver commesso un errore nel calcolare il volume della Seconda e della Terza Marea. Una gigantesca Torre d’Acqua si è riservata sulla scalinata fino al punto in cui ero accovacciato. Un’enorme Mano d’Acqua si è protesa per strapparmi via dalla Parete. Ho gettato le braccia intorno alle Gambe della Donna che sorregge un Alveare e ho pregato la Casa di proteggermi. Le Acque mi hanno ricoperto, e per un istante, sono stato circondato dallo strano silenzio che arriva quando il Mare ti sommerge e soffoca i suoi stessi suoni. Ho pensato che stavo per morire; oppure che sarei stato trascinato via nei Saloni Sconosciuti, lontano dal fragore e dal ronzio delle Maree Note. Mi sono aggrappato con forza. Poi, bruscamente com’era iniziato, tutto è finito.»

Piranesi sa di essere solo. Osserva la Casa, la vive in ogni suo anfratto. Ha soltanto un contatto ed è con L’Altro, un essere alto all’incirca un metro e ottantotto, dall’età compresa approssimativamente intorno ai cinquanta e i sessant’anni, dalla corporatura slanciata, la pelle olivastra e una gran forma per la sua età. I capelli e i baffi sono di un colore marrone scuro, la barba è brizzolata, quasi completamente bianca, ed è tagliata alla perfezione con una leggera inclinazione a punta. Con L’Altro si incontra il martedì e il venerdì e insieme sono alla ricerca della Segreta Conoscenza. Piranesi non è il suo vero nome, è stato L’Altro a chiamarlo così. Egli si riferisce a se stesso semplicemente appellandosi quale Myself.

La narrazione ha inizio ed è ricomposta dai diari di Piranesi che, con accuratezza e meticolosità, ci racconta della Casa. È questa la prima immagine che abbiamo dipinta nella mente; questo luogo caratterizzato da ambienti particolari che vanno da Sale e Muri ma anche a Statue di Morti che puntualmente il nostro protagonista visita e omaggia. Adesso sono soli, nella Casa, soli insieme ad altri animali e creature marine, ma un tempo oltre a loro due in questa vi erano ben tredici persone che vengono protette dal nostro eroe principale che le cura, le protegge, porta loro acqua, cibo e fiori. Per Piranesi la Casa è tutto il suo mondo, un luogo ad ogni modo molto più vasto del pensabile e molto più articolato dell’inimmaginabile. La sua fiducia nei confronti della conoscenza dell’Altro è senza confini perché sa che con questo è possibile giungere al disegno. Siamo tuttavia nell’anno dell’Albatross e nelle Sale Sud-Occidentali si celano sorprese come quei messaggi che inizia a percepire. Una domanda sorprende Piranesi:

«“Ora Dimmi. Cosa ricordi?”
“Cosa ricordo?”, chiesi confuso.
“Sì”.
“Come domanda manca di specificità”, dissi.
“Non importa,” disse lui. “Prova a rispondere.”
“Beh,” dissi. “Suppongo che la risposta sia tutto. Ricordo tutto.”».»</strong></em></p></blockquote>

Perché questa domanda? Cosa ricorda davvero Piranesi e cosa non ricorda? È ormai inoltre certo che il Sedicesimo e tanto atteso abitante sta per arrivare e potrebbe essere pericoloso. Perché? Quale dimensione davvero si cela dietro i mondi alternativi, mari e labirinti che conosciamo tra queste pagine? Quale volto si cela davvero dietro i volti che incontriamo? E cos’è davvero la Casa? Perché è così preziosa?

«La Casa è preziosa perché è la Casa. È abbastanza in e di Se Stessa.»

È da queste poche premesse che ha inizio e si sviluppa Piranesi, un fantasy dai tratti variopinti e molto originali che inizialmente può suscitare un senso di smarrimento, può far sentire disorientati per poi, invece, ricongiungere tutte quelle fila che portano il lettore a ricomporre un puzzle complesso e che oscilla tra elementi di thriller ma anche di filosofico (soprattutto nella sua seconda parte) in quello che è un labirinto in cui orientarsi e ritrovare la “strada”.

Caratteristica che oltre alla trama conquista immediatamente – o nel caso opposto respinge – di “Piranesi” è la struttura narrativa adottata mediante la formula del diario: questa narrazione consente al lettore di entrare immediatamente in sintonia con le voci che popolano l’opera ma al contempo può suscitare qualche disappunto in chi non ama suddetta struttura romanzata. Lo stile in ogni caso dell’autrice è molto rapido e fluente, la lettura si esaurisce in poche ore e coinvolge per le tante emozioni che provoca nel conoscitore.

Altro elemento che colpisce il lettore sono i personaggi. Se Piranesi è una mente scientifica ma pura che vive in comunione con il suo Mondo sognando di poterlo interamente esplorare, L’Altro è uno scienziato che non comprende questo luogo e che più la trama si evolve e sviluppa e più acuisce questo senso di astio verso quel che più la caratterizza.
Terzo carattere di “Piranesi” che coinvolge è l’allegoria filosofica che come anticipavo sopra prende completamente il sopravvento nella seconda parte colorandosi anche di “giallo”. Si crea così un perfetto mix tra finzione e realtà che porta chi legge a essere non soltanto Spettatore quanto anche destinatario di un rebus da risolvere.

Questo e molto altro è “Piranesi”, un libro che va oltre le aspettative, che non è quel che si può pensare e immaginare ma che sorprende anche perché capace di lasciare spiazzati. Conduce per mano senza difficoltà, “Piranesi”, affronta tematiche importanti che portano anche a interrogarsi sull’Io e sulla realtà circostante, sull’essere e non essere.

“Piranesi” è un fantasy che non è soltanto un fantasy e che è capace di affascinare anche i non amanti del genere. Buona lettura!

Il nostro giudizio:
Trama
:Voto 5/5
Stile
:Voto 5/5
Piacevolezza
:Voto 5/5
Copertina
:Voto 5/5
Voto Finale
:Voto 5/5

SUSANNA CLARK

Nata a Nottingham nel 1959, ha avuto un successo clamoroso con il suo romanzo d’esordio Jonathan Strange & il Signor Norrell (Longanesi, 2005): pubblicato in trentaquattro paesi e finalista al Man Booker Prize, il libro ha venduto quattro milioni di copie, è stato accolto come l’opera inglese più grande e originale pubblicata dai tempi di C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien ed è stato definito da Neil Gaiman «il più grande fantasy inglese degli ultimi settant’anni». A quindici anni di distanza, pubblica un nuovo romanzo: Piranesi (Fazi, 2021).