di Diego Galdino
“Principessa Saranghae” di Diego Galdino
Editore: Bertoni
Genere: Romance
Pagine: 388
Data di pubblicazione: 20/09/2021
potevamo noi Penne non recensire il fantastico romanzo di Diego Galdino, “Principessa Saranghae”? Assolutamente no! Non ci saremmo mai fatte scappare un’occasione così importante e unica.
Proprio così, perché questo romanzo è unico e sorprendente, una storia che regala infinite e sorprendenti emozioni.
Che aspettate? Correte a leggerlo.
Buona lettura!
a cura di Rossana Bizzarro
Sinossi di PRINCIPESSA SARANGHAE
Recensione
Perché l’unico modo che ho per sentirmi libera è chiudere gli occhi e sognare. Sognare un tempo e un luogo in cui io sia semplicemente io.
Una ragazza affamata di vita che mangia con le mani ciò che l’amore le offre. Non voglio nient’altro per me, solo essere felice insieme a te.
Per questo ti dico: “Vieni a prendermi, amore mio, ovunque tu sia. La tua Principessa ti aspetta qui”.
Un amore così forte da stravolgere la propria vita, una magia incredibile che solo chi crede nel destino può capire.
Già, perché proprio il destino è uno dei principali protagonisti del notevole e meraviglioso romanzo di Diego Galdino, “Principessa Saranghae”.
Quando due persone sono destinate a stare insieme, nulla può dividerle, neanche l’appartenenza ad epoche completamente diverse e distanti, e Giulio e Yoo ne sono l’esempio.
Tu non sei giunto qui per caso, questo è il tuo destino… accettalo.
Come in tutti i suoi romanzi, Galdino, attraverso le sue fedeli e dettagliate descrizioni, ci permette di conoscere meglio Roma e la sua storia, di bearci della sua bellezza senza mai stancarci o annoiarci, perché la “città eterna” non stanca mai. Con la sua magia rende tutto possibile e con la sua solarità e la spontaneità che regna sovrana, ci si sente sempre accolti e mai fuori posto, perché Roma è casa, è vita ed è cuore.
E durante la lettura una cosa è certa: mentre l’autore elenca e descrive tutte le bellezze di questa città, nei nostri occhi c’è lo stesso stupore, la stessa ammirazione e la stessa gioia della Principessa.
“A che serve parlare, Principessa? Dire tante parole? Abbracciami piuttosto, fammi una carezza, dammi un bacio, anche piccolo, sulla guancia, appoggia delicatamente le tue labbra sulle mie. Fai come Roma quando si siede al tramonto sul davanzale della nostra finestra per riposare, facendoci capire che lì, proprio lì, si sente al sicuro, a casa, come quando si sdraia sui sanpietrini e guarda il cielo dal suo tempo… Eterna” rifletteva Giulio tra sé e sé.
Giulio è un giovane romano che a seguito di un incontro bizzarro e importante, decide di aprire un negozio di palle di neve, sebbene i suoi familiari non la pensino allo stesso modo. La sua decisione però, è quella giusta, perché l’atmosfera magica che regna nel negozio è tale da avere sempre molti clienti.
Yoo è una principessa coreana del 1300, nascosta in un tempio per sfuggire agli attacchi del nemico e protetta da un generale alto, robusto e con lo sguardo cattivo, ma che in realtà è un uomo dolce e fedele che considera Yoo una figlia da proteggere e salvare ad ogni costo.
Grazie al destino e anche a un po’ di magia, Giulio e la Principessa si incontrano, si innamorano viaggiando contro il tempo, epoche diverse e contro ogni tipo di ostacolo e pericolo, perché l’amore va al di là di tutto.
Fra monaci buddisti e panini con la “mortazza”, tra guerrieri spietati e polpette al sugo e tra passato e presente, i due giovano daranno vita a qualcosa di unico ed irrepetibile, ad un amore vero, senza tempo e profondo.
«No, non ci credo. Anche tu hai scelto lo stesso libro.»
«A quanto pare, siamo due persone scontatissime.»
«Oppure…»
«Oppure la pensiamo tutti e due nella stessa maniera.»
«Ossia?»
«Che la nostra è… una storia straordinaria.»
Originali, unici, sinceri e brillanti: ecco come sono i protagonisti di “Principessa Saranghae”.
Giulio e Yoo sono figure che incantano per la loro semplicità, per la bontà e l’onestà che li contraddistinguono e per l’incredibile forza che trovano l’uno nell’altra. Credono entrambi nel destino, che ha avuto un ruolo fondamentale nella loro vita.
Giulio conquista il lettore per la sua pazienza e per i modi sempre gentili con cui si rivolge alla Principessa, ed è praticamente facile immaginare i suoi occhi innamorati che la guardano senza mai lasciarla un attimo.
Yoo invece, affascina per la sua dolcezza, per i suoi modi dolci e pacati, sempre pronta ad accontentare gli altri e a renderli felici. In Giulio vede il suo salvatore, il suo eroe, il suo futuro e soprattutto la sua felicità.
Insomma, Giulio e Yoo sono la coppia perfetta, quella che quando la guardi ti viene da pensare: “Come son belli. Sono l’esempio vivente che l’amore esiste davvero!”.
Mano nella mano verso la camera da letto, perché da soli ci si può perdere anche in uno spazio piccolo…
I temi trattati in “Principessa Saranghae” sono tanti, e tra questi ci sono la fiducia, l’amicizia, il rapporto tra genitori e figli, le differenze storiche e culturali, la paura di perdere la persona amata, l’affetto e il calore di una famiglia, la gelosia, l’amore.
Lo stile di Galdino è sempre molto fluido e descrittivo, la sua scrittura scorrevole, e l’inserimento di termini e frasi in dialetto romanesco rendono la storia piacevole e affascinante, spesso anche divertente.
“Principessa Saranghae” è un romanzo che ho amato immediatamente, una storia così originale e stupenda da entrarmi dentro, nel profondo, come poche.
D’altronde, trattandosi di Diego Galdino non avevo dubbi, perché i suoi romanzi sono veri e propri capolavori, storie uniche che fanno sognare ed emozionare.
L’amore è così, e così che dev’essere, un colpo di fulmine che si ripete all’infinito. Non ci sono spiegazioni, succede e basta.
Il nostro giudizio:
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale
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