QUANDO TORNERÒ

di Marco Balzano

“Quando tornerò” di Marco Balzano
Genere: narrativa contemporanea
Editore: Einaudi  
Pagine: 197
Edizione: 9 marzo 2021

Cari lettori,

molti di voi ricorderanno Marco Balzano per il suo “Resto qui”, opera magnetica che ha conquistato il cuore del grande pubblico lasciando in questo un segno indelebile. Marco torna in libreria con un altro titolo di grande forza evocativa che si prefigge questa volta di trattare un tema di grande attualità passando per la voce di una madre e dei due suoi figli. Buona lettura!

a cura di Elide

SINOSSI:

Daniela ha un marito sfaccendato, due figli adolescenti e un lavoro sempre piú precario. Una notte fugge di casa come una ladra, alla ricerca di qualcosa che possa raddrizzare l’esistenza delle persone che ama – e magari anche la sua. L’unica maniera è lasciare la Romania per raggiungere l’Italia, un posto pieno di promesse dove i sogni sembrano piú vicini. Si trasferisce cosí a Milano a fare di volta in volta la badante, la baby-sitter, l’infermiera. Dovrebbe restare via poco tempo, solo per racimolare un po’ di soldi, invece pian piano la sua vita si sdoppia e i ritorni si fanno sempre piú rari. Quando le accade di rimettere piede nella sua vecchia casa di campagna, si rende conto che i figli sono ostili, il marito ancora piú distante. E le occhiate ricevute ogni volta che riparte diventano ben presto cicatrici. Un giorno la raggiunge a Milano una telefonata, quella che nessuno vorrebbe mai ricevere: suo figlio Manuel ha avuto un incidente. Tornata in Romania, Daniela siederà accanto al ragazzo addormentato trascorrendo ostinatamente i suoi giorni a raccontargli di quando erano lontani, nella speranza che lui si svegli. Con una domanda sempre in testa: una madre che è stata tanto tempo lontana può ancora dirsi madre? A narrare questa storia sono Manuel, Daniela e Angelica, la figlia piú grande. Tre voci per un’unica vicenda: quella di una famiglia esplosa, in cui ciascuno si rende conto che ricomporre il mosaico degli affetti, una volta che le tessere si sono sparpagliate, è la cosa piú difficile. Dopo L’ultimo arrivato e Resto qui, Marco Balzano torna a raccontare con sguardo lucido e insieme partecipe quelle vite segnate che, se non ci fosse qualcuno a raccoglierle, resterebbero impigliate nel silenzio.

RECENSIONE:

«La vita è solo questione di starsi vicini, come i conigli nell’aia quando fuori si gela.»

Ci sono scelte che siamo chiamati a compiere anche se non vorremmo mai dover arrivare a prenderle. Moma, soprannome di Daniela, è una madre che vive in quel della Romania con un marito bevitore, scansafatiche e incapace di tenersi un lavoro e due figli, Manuel, il minore, e Angelica la maggiore. Daniela ha un lavoro in ufficio, parla ogni giorno in inglese e contatta aziende straniere di ogni tipo, eppure sa che per poter assicurare un futuro migliore ai figli questo non basta. Perché i soldi non sono sufficienti, perché le possibilità sono quelle che sono, perché il marito non la aiuta e sperpera quel che lei porta in casa, perché i sogni e il futuro hanno un caro costo. Ecco allora che si fa coraggio e in una notte come tante parte. Senza dire niente perché così facendo non ne avrebbe più il coraggio ma semplicemente scrivendolo su una lettera destinata alla carne della sua carne. Arriva a Milano ed è qui che inizio il suo nuovo lavoro, quello di badante. Daniela cerca di impararlo al meglio e manda tutto quel che ha a casa promettendosi e promettendo alla sua prole di tornare quanto prima. Tuttavia i giorni passano e con loro i mesi e alla fine gli anni. Quel ritorno a casa diventa sempre più una utopia. La consapevolezza che tornare la riporterebbe al punto di partenza e che non le permettere di garantire quel futuro per il quale è partita la trattengono. È prima badante, poi baby-sitter, poi ancora badante. Sopravvive, Moma. Sopravvive. Consapevole che quel suo sacrificio inciderà sull’affetto dei figli, sul legame con loro. Con loro che la guardano da un telefonino, che diventano sempre più silenziosi e cupi. Con loro con cui finisce con il non avere più rapporto tanto da sembrare inutili quelle stesse telefonate. E poi, nel momento più inaspettato, Manuel ha un incidente. Può la madre decidere di non tornare a casa? No, non può. Ecco allora che, con “Quando tornerò” conosciamo una storia che ci tocca da vicino, che ci coinvolge e trattiene.

«I primi tempi mi pareva di aver perso l’allegria, in italiano non mi veniva mai una battuta. […] Uno fa solo pensieri da anima senza la sua lingua.»

Tre sono le voci portanti di questo nuovo romanzo a firma Marco Balzano, titolo che tocca le corde più intime del lettore grazie a una storia intensa e di grande attualità che parla di donne, di madri ma anche di figli che per molti sono l’ultimo anello della catena.

Con “Quando tornerò” entriamo nella vita di tre protagonisti che sono eco di storie che appartengono a tanti altri volti costretti ad abbandonare la terra natia per abbracciare una speranza futura, con “Quando tornerò” scopriamo di quei segreti che hanno accompagnato madri ma anche figli, che hanno determinato scelte e portato altre scelte ad essere subite e vissute anche da chi abbiamo accanto.

E vi riusciamo per mezzo di questo alternarsi di protagonisti ciascuno dei quali forte della propria posizione e del proprio dolore. Il tutto è accompagnato da uno stile narrativo magnetico che non delude le aspettative di chi già ha conosciuto l’autore in “Resto qui”.

Una storia, quella proposta da Marco Balzano in “Quando tornerò” che non lascia indifferenti e che ci fa riflettere su una tematica dolorosa che si traduce in un dolore fatto di abbandono.

«[…] Ho sentito che forse non eravamo solo dei sopravvissuti. Forse qualcos’altro ancora c’era. Forse un modo per stare ancora bene assieme esisteva, bisognava solo capire quale.»

Il nostro giudizio:
Stile:Voto 5/5
Trama:Voto 5/5
Piacevolezza:Voto 5/5
Copertina:Voto 5/5
Voto finale:vOTO 5/5

MARCO BALZANO

Marco Balzano è nato a Milano nel 1978, dove vive e lavora come insegnante di liceo. Ha esordito nel 2007 con la raccolta di poesie Particolari in controsenso (Lieto Colle, Premio Gozzano). Nel 2008 è uscito il saggio I confini del sole. Leopardi e il Nuovo Mondo (Marsilio, Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani). Il suo primo romanzo è Il figlio del figlio (Avagliano 2010, finalista Premio Dessì 2010, menzione speciale della giuria Premio Brancati-Zafferana 2011, Premio Corrado Alvaro Opera prima 2012), tradotto in Germania presso l’editore Kunstmann.
A questo primo romanzo hanno fatto seguito Pronti a tutte le partenze (Sellerio 2013), L’ultimo arrivato (Sellerio 2014), con il quale vince nel 2015 il premio Campiello. Altre pubblicazioni con Einaudi: Resto qui (2018), Le parole sono importanti (2019) e Quando tornerò (2021).