REVIEW PARTY: A UN MILLIMETRO DI CUORE

di Massimo Bisotti

A un millimetro di cuore di Massimo Bisotti
Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Mondadori
Pagine: 223
Data pubblicazione: 1 settembre 2020

Cari lettori oggi abbiamo il piacere di presentarvi il nostro review party al libro “A un millimetro di cuore” di Massimo Bisotti, un libro molto particolare che racconta la storia di Meg e Demian, una coppia decisamente fuori dalle righe, con alle spalle delle vite difficili e piene di sofferenza.
Questa è la storia di come a volte due metà imperfette possono ritrovarsi a un millimetro di cuore, possono sfiorarsi, amarsi e perdersi perchè a volte amarsi è difficile e si può avere al tempo stesso paura della solitudine e del lasciarsi andare e affidarsi completamente a un’altra persona.

Buona lettura a tutti!!

a cura di Manuela Morana

Sinossi – A un millimetro di cuore

Si può aver paura della solitudine e al tempo stesso aver paura di essere amati? Se lo sta chiedendo Meg, sola in una casa ormai vuota. Demian, lo scrittore e l’uomo con cui ha vissuto gli ultimi due anni se n’è andato senza darle nessuna spiegazione: solo i suoi scritti a parlare per lui. Da tempo la loro storia aveva iniziato a logorarsi, fra abitudine, noia e disillusione, eppure Meg non era preparata a un distacco. Per una vita era stata lei ad andarsene, incapace di cedere del tutto ai sentimenti e convinta che ognuno dovesse farcela da solo, e ora si trovava a fare i conti con l’abbandono.

Meg aveva conosciuto Demian mentre lui era in coma, in seguito a un drammatico incidente.

Al risveglio, lui era riuscito a liberarla da un sentimento che era diventato un chiodo fisso, quello per George Cabot, un uomo immaginario che aveva conosciuto solo in sogno. Si era fissata con l’idea di poterlo incontrare nella sua realtà, innamorata dell’amore perfetto e utopistico, ma si era poi disillusa. George Cabot altro non era che il personaggio di un libro di Demian.

Con pazienza e cura, Demian l’aveva strappata a quell’illusione e le aveva regalato una storia vera, concreta, tacendole tuttavia molti dettagli del suo passato.

Ora che è sparito Meg è frastornata e non sa cosa fare. È il momento di pensare a se stessa o di alimentare la speranza che Demian ritorni? E se per una serie di strane coincidenze si accorgesse della reale esistenza di George Cabot? Cosa cambierebbe nel suo instabile cuore?

Con A un millimetro di cuore Massimo Bisotti ci fa un grande regalo. Tornano infatti i protagonisti de La luna blu – il romanzo che lo ha fatto conoscere e amare al pubblico – con una storia d’amore che sussurra al cuore di ognuno di noi.

Recensione

Questa è la storia di Meg e Demian, una coppia che inizialmente sembra uguale a tante altre, i due stanno insieme da due anni, ormai sono abituati l’uno all’altra e la monotonia ha conquistato una gran fetta di potere negli equilibri della relazione.
Nonostante tra i due non ci sia poi questa grandissima affinità né uno spiccato affiatamento Meg vive tranquilla, ha trovato la sua oasi sicura, a volte anche un po’ noiosa ma affidabile.
Meg ha conosciuto Demian in un modo abbastanza bizzarro: lei era perdutamente innamorata di George, un uomo immaginario che le appariva sempre in sogno.
Lui era l’uomo perfetto, proprio quello che lei aveva sempre desiderato ed è per questo che rimane parecchio scossa quando legge su un giornale che il suo George altri non è che il protagonista del libro di un famoso autore che è finito in coma.
È a questo punto che la nostra impulsiva Meg decide incredibilmente di lasciare l’Italia e correre a Londra per assistere questo autore durante il suo periodo in coma.
Piano piano comincia ad affezionarsi a questo giovane uomo che si trova tra la vita e la morte, è incredibilmente curiosa di conoscerlo e parlarci, vuole farsi spiegare come mai l’uomo che lei sogna è identico a quello del quale lui ha scritto nel suo libro.
Demian una volta uscito dal coma però, invece di rispondere alle domande di Meg, la convince che nel suo libro in realtà lui ha descritto in gran parte se stesso.
I due finiscono per innamorarsi e passare i successivi due anni insieme, fino a quando, improvvisamente, Demian decide di risalire sul treno che avevano preso per andare a fare una gita e scompare inspiegabilmente.

Meg rimase come di sasso. Una traccia di sole le sfiorò il viso ma un colpo di vento le scoprì il cuore e un gelo improvviso le ricoprì ogni pensiero, innevandolo.
Quando ti si scopre il cuore puoi coprirti fuori quanto vuoi. Solo certi abbracci sanno mettere fine al freddo di certi inverni dentro.

Così Meg, per la quale i rapporti con gli uomini sono sempre stati molto problematici e complicati a causa del rapporto con suo padre, un uomo inaffidabile e poco presente che l’ha delusa innumerevoli volte, si ritrova ancora una volta da sola.
Non riesce nemmeno a spiegarsi il perché del gesto di Demian, lei ingenuamente pensava che comunque, in fin dei conti, fossero “felici” o almeno non proprio infelici. È a questo punto che lei decide di tornare nella casa che hanno condiviso negli anni della loro convivenza e inizia a cercare indizi che le possano spiegare il perché della sparizione dell’uomo che adesso più che mai sente di amare. Mentre fruga tra le cose di Demian trova delle lettere scritte per lei che però lui non ha mai avuto il coraggio di consegnarle.

“A uccidere l’amore sono tutti gli attimi di noncuranza. Non pensarti nelle piccole cose. Non guardarti più con quella dolcezza misteriosa quando mi sei davanti, mentre siamo seduti nel ristorante più figo di Londra o in un bar qualunque. Dimenticarmi di prenderti la mano mentre sono fermo al semaforo. Oppure smettere di baciarti ai semafori rossi. Non dovremmo mai smettere di baciarci ai semafori rossi. Non desiderare più il tuo tempo. Non ascoltarti mentre mi parli. Non portarti mai un regalo a caso, senza una ricorrenza precisa. Non stupirti più con una sorpresa. ´Cosa si festeggia? ´, ´Niente, amore´. Festeggiamo anche il niente insieme e lo facciamo sentire un tutto. O ancora farti sentire scontata come il vestito in saldo in una vecchia collezione, un oggetto d’arredamento in disuso. Si sprecano milioni di parole per definire la fine di un amore ma la parola noncuranza sa racchiuderle tutte”.

Inizia ad emergere un barlume di verità riguardo a quello che frullava nella testa del nostro protagonista e piano piano viene a galla anche un passato dolorosissimo, una ex fidanzata morta in un incidente, segreti dei quali mai Meg ha sospettato e che non le sono stati svelati.
Con A un millimetro di cuore Massimo Bisotti ci apre un mondo fatto di introspezione e crescita personale. Se a tratti questo libro può sembrare un po’ lento e statico questa prima impressione verrà sicuramente superata una volta che il lettore si sarà calato nella mente e nell’anima di Meg.
A un millimetro di cuore è una storia molto dolce che punta tutta la sua attenzione verso la ricerca di se stessi, emerge prepotentemente il bisogno disperato di capirsi per capire il prossimo. E ad aiutare la nostra protagonista in questo viaggio troveremo anche Evelyn che prima le dà la propria disponibilità ad ospitarla per il tempo che le serve per organizzare il suo rientro in Italia e poi prova anche a darle alcune chiavi di lettura della situazione che sta vivendo e dei comportamenti che lei, inconsapevolmente reitera e che la portano sempre ad allontanare le persone che ama facendo realizzare la sua paura più grande, il fatto di venire ancora una volta abbandonata.

«Conosci l’etimologia della parola filofobia? Deriva dal greco φιλος(amore) e φοβία (fobia) ed è la paura infondata di arrendersi a un sentimento. C’è chi ha paura dei ragni, chi degli spazi aperti, chi degli spazi chiusi. Tu sei preda di un meccanismo di autodifesa che ti scatta quando ti accorgi di provare un vero sentimento. Ti spinge a scappare via, perché associ l’amore alla sofferenza.» Fece una pausa, come fosse indecisa se continuare o meno. «Credo sia giunto il momento di dirti una cosa che devi sapere. Sono stata la psicoterapeuta di Demian, ecco perché conosco bene la sua storia e quello che sto per raccontarti. So che non dovrei, c’è il segreto professionale… ma è per salvarti, dunque la ritengo una giusta causa.»

Il viaggio da fare è lungo e tortuoso, questo non è un libro per tutti, bisogna avere molta empatia e sensibilità per apprezzarlo e per accompagnare Meg e Demian in questo viaggio che sa essere doloroso e profondo ma anche pieno d’amore e di scoperte importanti.
Personalmente non ho letto La luna blu ma posso garantirvi che questo romanzo è godibilissimo anche così, tuttavia non vi nego che conto di colmare presto questa mia lacuna in modo da avere un quadro ancora più chiaro e completo della storia che ho letto.
La penna di Massimo Bisotti è raffinata e precisa, tantissime frasi sono finite direttamente nel mio “diario delle citazioni”, un piccolo tesoro che custodisco molto gelosamente.
In definitiva non mi resta che consigliarvi questo libro che si discosta moltissimo dai soliti romance leggeri e frivoli.
A un millimetro di cuore è una vera e propria mappa dell’animo umano con le sue paure e fragilità ma anche con tantissima voglia di riscattarsi e guadagnarsi la felicità che tutti ci meritiamo di trovare con o senza qualcuno accanto a noi.

Buona lettura!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 4,5


Voto finaleVoto 5

Massimo Bisotti

Massimo Bisotti è nato e vive a Roma, ha studiato Lettere, suona il pianoforte ed è appassionato di psicologia. Dice di sé di avere iniziato a scrivere perché le sue parole rimarginassero le ferite e si chiudessero in cicatrici. Nel 2012 ha pubblicato il suo romanzo di esordio La luna blu, che è stato uno dei casi editoriali dell’anno.
Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.