REVIEW PARTY: IL PONTE DEI DELITTI DI VENEZIA

di Matteo Strukul

“Il ponte dei delitti di Venezia” di Matteo Strukul
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Thriller storico
Pagine: 322
Data di pubblicazione: 02/05/2023

Cari amici lettori,
oggi vi proponiamo un thriller storico meraviglioso, avvincente e coinvolgente come pochi.
Mistero, intrighi, antiche leggende, vendette e potere sono gli elementi principali che lo caratterizzano.
Si tratta di “Il ponte dei delitti di Venezia” del geniale e talentuoso Matteo Strukul.
Buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro

Sinossi di IL PONTE DEI DELITTI DI VENEZIA

Venezia, 1729.
All’alba di una torrida giornata d’estate, il cadavere di un uomo viene rinvenuto sul ponte delle Guglie. Sulla gola due fori sanguinolenti e sul petto, fissato con uno stiletto, un biglietto con su scritto “Canaletto”. Appresa la notizia, le autorità convocano subito Giovanni Antonio Canal, che si trova suo malgrado coinvolto, ancora una volta, in un’indagine dai contorni inquietanti.
Il primo macabro dettaglio che si impone alla sua attenzione sono le ferite sul collo della vittima: troppo irregolari per essere state provocate da una lama, farebbero invece pensare al morso di un animale. Ma quale bestia potrebbe mai lasciare segni simili?
Mentre Canaletto tenta di venire a capo di quel mistero, la città – e qualcuno molto vicino al pittore – vengono sconvolti da un tremendo incendio. Quel misfatto sembra portare una firma inconfondibile. Si tratta di qualcuno che Canaletto conosce bene. Qualcuno che pare tornato dal passato per spargere altro sangue su Venezia. Prima che nella laguna si diffonda il terrore e la situazione metta in pericolo la credibilità del doge e la stabilità della Serenissima, Canaletto deve assicurare alla giustizia un pericoloso assassino. Mentre si avvicina alla verità, un’antica e spaventosa leggenda proveniente dall’est Europa getta una luce sinistra sulle sue indagini…

Recensione

Perché la paura terrorizza e affascina insieme. Sempre.


“Il ponte dei delitti di Venezia” di Matteo Strukul, è un thriller storico di tutto rispetto, notevole, coinvolgente ed affascinante.
Quell’aura misteriosa, enigmatica e a tratti anche spaventosa, lo accompagna dalla prima all’ultima pagina, regalandoci così una storia che incuriosisce, appassiona ed intriga.
Tutto viene descritto nel modo più dettagliato e minuzioso possibile, a partire dai luoghi, dagli odori, dalle sensazioni fino ad arrivare ai pensieri dei vari personaggi, pensieri a volte, riportati in maniera così fedele, diretta e cruda da spaventare.

A fare da sfondo al thriller, ovviamente, c’è una Venezia del 1700, una città piegata dal caldo torrido, dall’afa, e da ogni singola frase rivolta alla città, si nota l’amore che l’autore ha per questo magnifico posto.

E proprio a Venezia, avvengono episodi terrificanti ed inquietanti: una mattina, sul ponte delle Guglie, viene ritrovato un cadavere che presenta elementi alquanto spaventosi: ha due fori sulla gola e un foglio sul petto fermato da uno stiletto con su scritto “Canaletto”.
Qualche giorno dopo, verrà trovato un altro cadavere con le stesse identiche caratteristiche.
L’assassino, dunque, ha chiamato in causa il famoso e stimato pittore Antonio Canal, detto appunto “Canaletto”.

E da qui inizia il coinvolgimento e, nello stesso tempo, l’incubo del grande pittore.
Proprio così, perché si ritroverà faccia a faccia con una figura già conosciuta in passato, un ritorno sgradito e molto, molto pericoloso non solo per le persone a lui vicine, ma anche per tutta Venezia.

Questa volta non voleva fallire.
E pensando a cosa aveva in serbo per i suoi nemici, non riuscì a trattenere un moto di soddisfazione.
Bastava aspettare.
Ben presto Venezia sarebbe finita nel caos più completo.


Inoltre, conoscerà leggende incredibili e spaventose, a cui farà fatica a credere, cercando spiegazioni più logiche e razionali.
Sarà coinvolto nella cattura di questo astuto, crudele e quasi irraggiungibile criminale, e dovrà fare i conti con qualcosa di inspiegabile che ogni volta farà sembrare lontana la fine di questa angoscia.

La follia collettiva è il male più grande del quale ho memoria. E io ora temo che quel male sia giunto a Venezia.


Tanti sono i personaggi che compaiono all’interno della storia, e tutti sono molto importanti, tutti hanno un ruolo fondamentale e contribuiscono a rendere la vicenda intrigante e ingarbugliata. Ed è proprio questo che piace al lettore, ovvero il fatto che nulla viene dato per scontato, non ci sono momenti noiosi o prevedibili.
L’inserimento di elementi, episodi o personaggi che ogni volta fanno cadere tutte le prove e tutte le possibili soluzioni, allontanando così ulteriormente la verità, affascina maggiormente.
Canaletto poi, è una figura che ammalia, che incanta con i suoi discorsi, con il suo modo di vedere le cose e per la sua voglia di giustizia.

Varie sono le tematiche affrontate in “Il ponte dei delitti di Venezia”, come l’amicizia, la vendetta, la violenza, la voglia di riscatto, leggende legate al sovraumano, la malattia, i sensi di colpa, l’odio, il rancore, la fiducia, l’amore.

Uno stile lineare, descrittivo e brillante, una scrittura scorrevole e diretta, un grande lavoro di ricerca approfondito e di studio incessante, personaggi unici e ben costruiti, colpi di scena improvvisi e momenti di suspance, e, infine, un finale che fa ben sperare in un altro stupendo volume: sono questi gli elementi che rendono “Il ponte dei delitti di Venezia” uno dei thriller storici più belli e rilevanti letti fino ad ora.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Si ringrazia la casa editrice per averci cortesemente fornito il materiale.