REVIEW TOUR: LO PSEUDONIMO

di Juls Way

Lo Pseudonimo di Juls Way
Editore: Words Edizioni
Genere: Romance storico
Serie: NO – AUTOCONCLUSIVO
Pagine: 291
Data di uscita: 18 aprile 2021

Cari lettori oggi abbiamo il piacere di presentarvi il nostro review tour al libro Lo Pseudonimo di Juls Way, un romance storico edito dalla Words Edizioni che mescola mistero, amore e personaggi meravigliosi.
Riuscirà il nostro Mr. Talbot a smascherrare il famosissimo scrittore che si nasconde dietro il nome di Mr. Carl Montgomery?
Questo brillante ed appassionante romanzo vi conquisterà!
Buona lettura a tutti!

a cura di Manuela Morana

Sinossi di LO PSEUDONIMO

Londra, 1907

All’uscita del terzo libro di Mr. Carl Montgomery, la città di Londra è in preda a una frenetica caccia all’autore, di cui nessuno conosce l’identità. Non è esente dal dibattito, suo malgrado, Mr. Ezra Talbot, importante editorialista della rivista “The Point”, al quale viene proposto di scrivere un articolo che smascheri lo scrittore.
Tra visite al museo, aste di quadri impressionisti, interviste, letture ad alta voce e rocamboleschi scambi di identità, Talbot si troverà invischiato in una intricata indagine, ricca di colpi di scena, in compagnia della sua bizzarra assistente, miss Frances Evans.
Ma cosa succederà quando verrà rivelata la vera identità del misterioso Mr. Carl Montgomery?

Recensione

Ezra Talbot è un uomo molto particolare, è un importante editorialista della rivista “The Point”, la moglie l’ha lasciato e si è trasferita da Londra a Parigi, così il nostro protagonista vive con la figlia, una dolcissima ed adorabile bambina che si chiama Georgiana, e divide le sue giornate tra il lavoro e il cercare di essere un buon padre.
Nella vita di Mr. Talbot non ci sono molte distrazioni, odia le occasioni mondane e fa una vita semplice e riservata.
Le sue idee sono spesso in contrapposizione con i dettami dell’epoca, per certi versi ha una mente aperta e moderna (ad es. non ha avuto nessun problema ad assumere Miss Evans come sua assistente anche se è l’unica donna della redazione) mentre per altri sembra essere più rigido e tradizionale (reputa le biciclette dei trabiccoli estremamente pericolosi e sconvenienti).
Nonostante le sue idee più rigide su alcuni punti però non è chiuso al dialogo e spesso arriva persino a cambiare idea, smontando le sue convinzioni.
È proprio quello che succede quando gli affidano un lavoro che solitamente non rientra nelle sue mansioni: se vuole ottenere una promozione deve investigare sulla vera identità di Mr. Carl Montgomery, un famosissimo autore che però scrive con questo pseudonimo e non rivela a nessuno la sua vera identità.
Inizialmente Talbot snobba un po’ Mr. Montgomery, non ha mai letto nulla di suo ma i titoli gli sembrano abbastanza banali e non riesce a capire perché susciti tanto scalpore ma spinto dalla promessa della promozione inizia a prendere sempre più sul serio la situazione fino ad arrivare quasi ad essere ossessionato dalla ricerca della verità.
Per scoprire chi si cela dietro questo pseudonimo decide di coinvolgere nelle sue ricerche la sua giovane e simpatica assistente, Miss Frances Evans, Talbot è convinto che Mr. Montgomery abbia qualcosa di scandaloso da nascondere ed è fermamente intenzionato a scoprire di cosa si tratta.

«Secondo me, c’è ben poco di scandaloso in uno scrittore che scrive romanzi d’amore» replicò lei sorridendo, in tutta la sua fresca ingenuità.
«Su questo vorrei dissentire. Una storia d’amore può essere scandalosa, rivelarci incredibili verità e aprirci gli occhi sui nostri sentimenti» ribatté Mr. Talbot, cercando di darsi il tono dell’uomo maturo.
«Non lo metto in dubbio, ma avete letto qualcosa di questo Montgomery?»
«A dire il vero, no. Anzi, domattina passate dall’amministrazione e fatevi rilasciare del denaro, poi andate in libreria e acquistate tutti i suoi romanzi. Voi li avete letti?»
Frances Evans rise. «Che domande! Certo che li ho letti! Tutti leggono Montgomery!»
«Rileggeteli, vi voglio preparata» le ordinò. ?»

Le ricerche si snodano tra visite ai musei, sbirciatine nelle agende degli appuntamenti altrui, improvvisate nei locali di classe, partecipazioni ad aste nelle quali si vendono famosissimi oggetti d’arte e tanto altro ancora, ma ogni volta sembrano arenarsi e non riuscire ad approdare ad una soluzione.

«Cosa facciamo?» domandò lei.
Mr. Talbot fu colpito dal tono tanto genuino quanto ingenuo. «Noi? Intendete cosa faremo voi e io insieme? Non eravate voi la disfattista? Credete non mi sia accorto che, dopo la nostra escursione al Victorian and Albert, non avete più affrontato l’argomento?»
«Non me ne avete più reso partecipe.»
Mr. Talbot si sedette sul bordo della scrivania a braccia conserte.
«Non eravamo Sherlock e Watson?» lo incalzò lei.
«Sareste davvero un’aiutante così devota?»
«Oddio, forse non vi seguirei mai nelle miniere di Cornovaglia per salvarvi la vita, come quei coniugi qualche anno fa.»
«I Montegue?»
Miss Evans annuì, e Mr. Talbot scoppiò in una fragorosa risata. Ricordava molto bene il curioso episodio del 1899: una coppia di novelli sposi si era trovata invischiata in un dramma familiare, neanche fossero stati i protagonisti di un romanzo d’avventura. Si lasciò sfuggire un sorriso.
«Per nostra fortuna, credo che il nostro fantomatico scrittore non viva in una miniera.»
«Dunque, posso essere il vostro Mr. Watson, Mr. Talbot?»

Nel corso delle ricerche però entrambi i nostri protagonisti maturano, si avvicinano sempre di più e sembrano mettere da parte il rapporto professionale per un più affiatato rapporto di amicizia.
Un’amicizia che però si rivela essere pericolosa…
Perché Mr. Talbot prova gelosia ogni volta che vede parlare la bella e goffa Frances con un uomo?
E perché lei arrossisce ogni volta che lui le si avvicina o la guarda?
Il fatto che Georgiana sia entusiasta di frequentare Frances e vorrebbe averla sempre vicino non aiuta affatto e nella mente di Mr. Talbot iniziano a frullare pensieri che mai l’avevano sfiorato.

Tra una lettura e l’altra Talbot inizia ad apprezzare Mr. Montgomery e smania dalla voglia di conoscerlo e poter parlare insieme dei suoi personaggi. Ma riuscirà a scoprire chi si nasconde dietro quello pseudonimo?

E con Frances cosa succederà? Riuscirà il nostro protagonista a sistemare le cose in sospeso che ci sono nel suo passato e a tornare un uomo libero che ha il coraggio di amare ancora o resterà ancorato ad una moglie che ormai da anni l’ha abbandonato?
E cosa si cela nel passato di Frances? Perché la sua famiglia l’ha allontanata da casa e non le ha rivolto più la parola? E cosa vuole adesso sua madre?

Tra sentimenti inespressi, interviste, confessioni e colpi di scena si snoda un romanzo veramente magnifico!
I personaggi sono molto ben caratterizzati e ancora una volta le sue protagoniste sono donne stupende, forti, coraggiose e pronte a sfidare i costumi del loro tempo per dimostrare il loro valore e raggiungere la loro felicità ed indipendenza.
Scopro con piacere che anche questa volta Juls Way è stata meravigliosamente brava, la sua penna è appassionate e assolutamente coinvolgente, non potrete fare a meno di divorare questa sua seconda opera e sperare, come me, che torni presto con un nuovo libro!

Buona lettura!

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5

Juls Way

Classe 1994, vive a Bologna, dove frequenta la Scuola di Archivistica. Urbinate di nascita e di adozione, si è laureata in lettere moderne e in storia dell’arte. Cresciuta a libri, Guccini e Platone, è un’inguaribile romantica; ama il cinema, le serie tv – soprattutto i period drama – il sarcasmo e andare in giro per mostre e musei. Il suo sogno è di vivere a Parigi, in una mansarda arredata in stile anni Venti, con vista sul Quartiere Latino. Inventa storie da quando ne ha memoria. “La seconda moglie” (Words Edizioni) è il suo primo romanzo e ha riscosso notevole successo di pubblico e critica, se volete potete leggere la nostra recensione qui. “Lo Pseudonimo” è il suo secondo romanzo.
Si ringrazia la casa editrice per aver cortesemente fornito il materiale.