REVIEW TOUR: RITORNO A BREUDDWYD

di Anna Esse

“Ritorno a Breuddwyd” di Anna Esse
Editore:Independently published
Genere: Romance
Pagine: 601
Data di pubblicazione: 07/0372023

Cari lettori,
oggi abbiamo recensito per voi un romanzo stupendo, intenso, profondo ed emozionante.
“Ritorno a Breuddwyd” di Anna Esse vi porterà in questa bellissima cittadina, dove la natura regala paesaggi stupendi e in cui tutti si conoscono.
Pagina dopo pagina, scoprirete quanto dura ma altrettanto sorprendente può essere la vita.
Buona lettura!

a cura di Rossana Bizzarro

Sinossi di RITORNO A BREUDDWYD

«Tutti abbiamo un’etichetta cucita addosso, non siamo noi a sceglierla, è la società che ce la impone».

Ann Hughes è una donna forte, intraprendente, incasinata, istintiva e avventata.
Dopo aver trascorso gli ultimi cinque anni a Londra, ritorna nella sua città natale, Breuddwyd, una piccola località marittima sulla costa sud del Galles dove ritrova i suoi affetti e un mistero da risolvere: perché tutta la comunità chiama “mostro” il solitario Christopher Davies? Cos’ha mai fatto per meritare tanto odio?
Il senso di giustizia di Ann pizzica, mentre la giornalista che è in lei scalpita all’idea di conoscere la verità: ma sarà in grado di trovarla? E l’intera comunità come prenderà questo suo ficcanasare?
Odio, risentimenti e vecchie ferite che riprenderanno a sanguinare, saranno alcuni degli elementi principali di questa storia dalle tinte noir dove, a volte, l’amore può ferire più di uno schiaffo.

Recensione

Appassionante, coinvolgente ed intrigante, “Ritorno a Breuddwyd” di Anna Esse è una storia che emoziona in una maniera particolare ed indescrivibile.
È un mix di sensazioni forti, contrastanti e anche sconosciute.
Sensi di colpa, ricordi, segreti, amicizia, pregiudizi e voglia di giustizia e verità: sono questi i punti principali sui quali si snoda l’intera vicenda.

A fare da sfondo al romanzo c’è la ridente cittadina di Breuddwyd, sulle coste del Galles, un luogo dove natura, tranquillità e rispetto predominano, o almeno così sembra apparentemente.

In quei cinque anni trascorsi a Londra, aveva pensato spesso alla sua città natale: il clima londinese, perennemente nebbioso, non era minimamente paragonabile alle spiagge chilometriche costantemente sferzate dal vento e le alte scogliere della sua cittadina, così imponenti che sembravano sfidare il cielo, no, nel suo cuore, la bellezza di Breuddwyd non aveva paragoni.


È così piccola che tutti si conoscono, tutti sanno di tutti e gli abitanti sono sempre uniti, sia nel bene che nel male. È un posto dove gli anziani vengono considerati quasi delle autorità e ciò che dicono è come se fosse legge, e mai nessuno si sognerebbe di andare contro la loro parola o il loro giudizio.

Lì, in quel minuscolo pezzo di Galles, le persone si conoscevano da generazioni e ognuno sapeva sempre tutto dell’altro. Non c’era possibilità che un segreto restasse tale per molto in quel posto, ciò nonostante se qualcuno della comunità si fosse trovato in difficoltà, sapeva di poter fare affidamento sul vicino, perché a Breuddwyd, nessuno era davvero solo, mai.


Dunque, a primo impatto, ad un occhio esterno potrebbe sembrare un paesino sereno ed accogliente, ma in realtà, per chi è uno spirito libero e non si lascia ingannare dalle apparenze e convincere dai pregiudizi, è un luogo in cui sentirsi in trappola.
L’autrice è molto brava a descriverlo perfettamente, dando importanza anche al più piccolo particolare, per cui per il lettore è semplice immaginare le immense distese di verde, l’odore dell’aria salmastra, la spiaggia che infonde tranquillità, il clima rigido, i piccoli negozietti ma anche qualche moderno pub.

Dopo cinque anni passati a Londra lontana da casa, Ann decide all’improvviso di tornare a Breuddwyd, da sua madre e sua sorella.
Ciò che anni prima l’aveva costretta a fuggire dalla piccola cittadina, sono stati un grande dolore e i sensi di colpa grandi come macigni, che non sono ancora scomparsi ma con i quali ha imparato a convivere.

Nulla è cambiato, tutti sono sempre molto invadenti e pettegoli, e il suo ritorno è la novità di cui tutti parlano.
Una cosa di nuovo però c’è, un mistero, una verità che nessuno vuole sentire o sapere perché convinti di conoscerla già, un capro espiatorio per tutto ciò che di brutto succede in paese: Christopher Davies, il “mostro”.
Ma perché viene chiamato così? Cosa ha fatto di tanto orribile da suscitare l’odio e la rabbia di tutti?
Ann vuole scoprirlo e per farlo è disposta anche a mettersi contro l’intera Breuddwyd.

Ann e Christopher, due anime ferite, deluse dalla vita, entrambi tormentati dai sensi di colpa e dai ricordi.
Ann è una giovane donna fuggita a Londra per scappare da un dolore troppo grande da sopportare e da un luogo in cui si è sempre sentita in trappola, ma in cui ritorna per sentirsi di nuovo a casa e per lasciarsi alle spalle una relazione malata.
Non crede nelle dicerie, ed è per questo che vuole trovare a tutti i costi la verità e rendere Christopher finalmente un uomo libero, e non un mostro da additare, bullizzare e tenere lontano.

Da parte sua Christopher, logorato dai sensi di colpa, crede di meritare tutto il disprezzo e le cattiverie di cui è vittima costantemente, e dunque non vuole l’aiuto di Ann.
La testardaggine e la determinazione della giovane però non hanno eguali…

I temi affrontati nel romanzo sono vari, come il calore e l’affetto che solo una famiglia sa dare, l’amicizia, il bullismo, i pregiudizi, i sensi di colpa, la perdita di una persona cara, la violenza, il rancore, l’odio, la speranza.

Uno stile descrittivo e fluido, una scrittura chiara, momenti profondamente toccanti alternati ad altri più enigmatici e adrenalinici, scoperte inattese e improvvise, il ritmo incalzante e mai monotono: sono questi gli elementi che rendono “Ritorno a Breuddwyd” un romanzo notevole e brillante.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 5


StileVoto 5


PiacevolezzaVoto 5


CopertinaVoto 5


Voto finaleVoto 5



Si ringrazia l’autrice per averci cortesemente fornito il materiale.