SCHATZ

di Angela Rubino

Schatz di Angela Rubino
Genere: Narrativa italiana
Editore: Manoscrittiebook
Pagine: 160
Edizione: 2019

a cura di Elisa Mazza

Cari Lettori, il romanzo di cui vi parlerò oggi è “Schatz – Una storia vera” di Angela Rubino: un incontro di anime gemelle realmente accaduto. Un’istantanea, una lettera, tanti piccoli dettagli per un romanzo ricco di semplicità, dove la grandezza è nelle piccole banalità di tutti i giorni.
Buona Lettura!

Sinossi

Castellaneta, anno 1996. Luca e Giada camminano con i loro amici quando si incontrano per la prima volta. Non si erano mai visti prima. Sembra l’inizio di una fiaba, sino a quando una notizia terribile sconvolge le loro vite. I ruoli si invertono. Luca dà forza a Giada e insieme dovranno tirar fuori tutte le energie per combattere il mostro che incombe nella loro esistenza. Una storia d’amore vera, passionale, delicata e travolgente. Narrata dalle memorie della protagonista, con persone normali e comuni che la vita trasforma in eroi.

Recensione

Luca e Giada sono i nostri protagonisti assoluti di un racconto d’amore genuino, nato con naturalezza tra due anime affini che si sono riconosciute quasi subito. Incontrati nella solare Castellaneta si scambiano le prime parole di un lungo dialogo che durerà tutta una vita.
Angela Rubino ci tramanda questa storia vera, vissuta con trasporto e semplicità che ci ricorda quanta bellezza ci sia nel trovarsi e sostenersi a vicenda.

“Sia a Giada che a Luca i delfini piacevano molto, perché davano loro una sensazione di libertà. Come quella che provavano in quel momento stando l’uno al fianco dell’altra. Stavano insieme, non se lo erano detti, ma stavano insieme.”

Entrambi vivono questo nuovo sentimento pieni di speranza, poiché le loro pregresse esperienze non sono scevre di dolore e delusione: hanno conosciuto il pungente senso di fallimento, tradimento e abbandono, quindi per quanto sembri “facile” il loro trovarsi, non lo è affatto. Durante lo scorrere della trama dettagliati flashback e dialoghi si dispiegano fittamente e costituiscono tutte le tessere per arrivare a capire e caratterizzare i personaggi, in una storia quasi parlata, senza fronzoli, dove le azioni, i gesti sono fondamentali; romanticismo, ricerca e pazienza.
Luca e Giada poi si separano, poiché lui in realtà abita lontano, in Germania. Il legame si rafforza anche a livello epistolare e il peso della distanza è alleggerito dalla forza, dall’unione e dal desiderio che sono percepibili in ogni singola parola che si scambiano.
Per Luca, Giada diverrà Schatz, il suo inestimabile tesoro.

“Novembre fu il mese delle telefonate fatte di notte e delle lettere. Tante, ancora di più di quelle ricevute prima del suo onomastico.
Oramai il postino conosceva la situazione, si avvicinava a lei sorridendo e divertito la stuzzicava dicendole: «Finalmente è arrivata la lettera del tuo amore».
Oggi si ricevono messaggi tramite WhatsApp o Facebook, ci vuole un attimo per sentirsi, il tempo di un clic, ma altrettanto velocemente si litiga e ci si lascia.
In quegli anni le telefonate costavano, le lettere impiegavano diverso tempo ad arrivare, ma l’attesa aumentava il desiderio.”

La scrittrice in questo racconto semplice e lineare ha svelato spaccati di vita quotidiana con un ritmo fluido e incalzante: si distinguono due narrazioni parallele, una per protagonista, che si intrecciano teneramente come giri di danza, e alcuni personaggi secondari ne rafforzano l’evoluzione, sia dal lato affettuoso e positivo come fratelli e vicini di casa premurosi, che quello conflittuale e di scoraggiamento come ex e genitori caratterialmente incompatibili.
Per mio gusto personale e natura curiosa avrei voluto un po’ più d’atmosfera e profondità nell’immergermi nella vita di questa coppia, come la descrizione di luoghi visitati o introspezione nei monologhi; nonostante ciò, l’impressione o impatto con questo stile è istantaneo, gradevole.

«Mi vuoi bene?» le chiese.
«Ci devo pensare» rispose lei ridendo e lui fece finta di rimanerci male.
– «E quanto tempo vuoi per pensarci?» –
«Tutta la vita» rispose Giada ridendo.
Luca rise con lei e si addormentò. Giada lo guardò felice. Ogni sofferenza passata le era servita a forgiare quel carattere forte che lui amava così tanto, ogni dolore provato aveva dipinto sul suo viso quel sorriso che tanto lo aveva colpito, ogni persona sbagliata incontrata le era servita per riconoscere ed apprezzare le qualità di Luca.
Ogni passo fatto nella vita era stato un passo fatto verso di lui.

Ma il dramma, un senso di precipitazione e buio, sconvolge l’idillio di questa coppia: una terribile prova li aspetta, il che dimostra che nemmeno le persone più pure e buone possono essere risparmiate dalla crudeltà, anzi forse è la leva per non rinunciare alla bellezza delle piccole cose, la gioia della vita, il nostro personalissimo Schatz.
Quella che chiamerò “la crisi” è stata toccante, un fulmine a ciel sereno, e sconvolge il senso romantico del libro volgendolo in tragico: non vorrei approfondire ulteriormente per non svelare il finale, ma quando questa si presenta il senso del ritmo diventa più marcato, si rivela la paura, l’incognita.
Ho sospirato a conclusione del libro, ed elaborato un certo sentimento di fatalità, ma anche di pienezza; è stato curioso. Decisamente una narrazione che si legge tutta d’un fiato, con un finale particolarmente malinconico, che mi ha lasciata con un senso di dolceamaro, emozionante.

Il nostro giudizio:


TramaVoto 3,5


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CopertinaVoto 3,5


Voto finaleVoto 3,5

Si ringrazia l’autrice per averci cortesemente fornito il materiale.