di Mary Cannata e Damiano Darko
Soul on Fire di Mary Cannata, Damiano Darko
Genere: Narrativa Western
Editore: Independently Published
Pagine: 162
Edizione: 2019
a cura di Samantha Ambroggi
Mi sono emozionata un po’ nello scrivere la recensione, perché “Soul on Fire” mi ha ricordato i vecchi film che guardava sempre il mio papà. È un vero peccato che non ne trasmettano quasi più ma, fortunatamente, nella letteratura non si è perso ancora il valore di tali opere e gli estimatori del genere non se li lasciano sfuggire.
Buona lettura!
Sinossi
Thunder è il fulmine che sta per abbattersi sulla piccola città di Paradise Town, pronto a scatenare l’inferno dove il suo ebbe inizio anni fa. Ma sul cammino fatto di piombo e sangue, il destino metterà un fiore di rara bellezza di nome Annie, e con lei un vento di passione a squarciare il grigio cielo che oscura il suo cuore.
La sua anima in fiamme arderà d’amore o di vendetta?
“Dopo che le fiamme si saranno spente, mi rialzerò dalle ceneri, scrollando dalla pelle ogni ricordo, avanzerò nell’indifferenza, e nella solitudine ritroverò la mia strada.”
Recensione
“Era un pomeriggio grigio, ma comunque caldo e afoso. Nuovole nere avanzavano assieme a noi, e un tuono annunciò il nostro ingresso in città. Io e il mio compagno di sventura sentivamo le lingue aride come il terreno e i deserti che avevamo attraversato nelle ultime settimane. Sognavamo un bel boccale di birra ghiacciata senza troppa schiuma”.
“I miei occhi si lasciarono rapire dai suoi, profondi e blu come la notte”.
“L’attrazione abbassò ogni difesa e inevitabilmente le sue labbra si posarono sulle mie”.
“Insieme, voleremo alto”.
Il mio consiglio è: leggetelo e lasciatevi trasportare dalle emozioni che questa storia è in grado di procurare. Conoscerete anche personaggi particolari e divertenti come Don Down, il quale non riesce mai a sottrarsi al fascino femminile.
“Non importa, resta il fatto che non mi sposerò mai. Sono un prete fedele e convinto della sua missione personale”. Aveva una capacità di raccontare cazzate impressionante. Era nato per fare sermoni. “Mi dici quale sarebbe la tua missione? Perché io ancora non l’ho capita”.
Il nostro giudizio:
Trama
Stile
Piacevolezza
Copertina
Voto finale
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