UOMINI AL VELENO

di Silvana Amadeo

Uomini al veleno di Silvana Amadeo
Editore: Calibano
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 100
Edizione: 15 febbraio 2021

Amici Lettori,
oggi recensirò per voi Uomini al veleno di Silvana Amadeo.
Possono le relazioni essere uno specchio di ciò che siamo caratterialmente oppure sono tasselli che creano esperienze necessarie per vivere?

Buona Lettura!

a cura di Elisa Mazza

Sinossi di UOMINI AL VELENO

Una donna alle soglie dell’età matura si interroga sulle sue relazioni: emozioni e trasgressioni, tradimenti e abbandoni, voluttà e ritrosia raccontate con il respiro della poesia e la sensualità della consapevolezza. Supportata da una counselor professionista, la protagonista mette a nudo punti deboli e antiche ferite emozionali ma anche nuove risorse, riuscendo ad abbandonarsi all’amore senza troppi romanticismi e cerebralità, vivendo appieno emozioni multiformi che danno sapore alla vita, in ogni incontro in ogni nuova esperienza.

Recensione

“Pensi che l’anello mancante di tutto ciò sia non amare abbastanza se stessi? Riempirsi da soli di apprezzamenti e di attenzione credendo di meritarseli. Ascolta profondamente queste parole.”



La protagonista del nostro libro è una raccoglitrice di punti interrogativi: anni di relazioni fallimentari e un certo disagio emotivo l’hanno fatta riflettere.
Così nasce l’introspettivo e accattivante Uomini al veleno : una sorta di dialogo aperto dal cervello con il cuore… o viceversa? Tramite il sostegno di una counselor, Lei si domanda, ripercorrendo le tappe della sua vita e scelte relazionali dove poteva fare diversamente, cosa avrebbe potuto dare il risultato che sperava e perché per lei è così impossibile trovare una stabilità emotiva.
Silvana Amadeo non sembra aver scritto un romanzo autoconclusivo e fine a se stesso ma ci rende ospite dentro la coscienza della protagonista, accorciando notevolmente la distanza tra lettore e libro. Lo stile è diretto, coinvolgente, rendendo questo viaggio a ritroso proiettato alla riscoperta di sé, vivace, ricco di prospettive, quasi un manuale di self-help.

“Un amore nasce, invecchia e muore come ogni altro essere venuto al mondo. L’età avvizzisce la pelle e incancrenisce l’entusiasmo. Non avrei potuto più replicare quei momenti né con lui né con un altro.
La poesia era svanita o la mia anima era malata?.”



Mi riesce molto difficile non concordare con la protagonista che l’amore (come una persona) nasca, cresca e muoia proprio come qualunque altro essere umano; la differenza sta nel scegliere la persona giusta con cui mettere al mondo questo sentimento, forse. Decisamente vero che per alcune persone, stabilire relazioni amorose è molto più difficile che per altri… perché?
Perché?
Dove può stare la differenza? E soprattutto cosa stabilisce una differenza valida piuttosto che una semplice sfumatura?
Uomini al veleno ci fa addentrare in acque profonde, in visioni differenti di rapporto umano versus umano. L’età non è fondamentale, in realtà neanche il sesso: la sfera emotiva è pura energia e si muove di vita propria. La trama tesse la realtà e viceversa, i personaggi entrano ed escono senza troppi fronzoli, sono reali ma difficilmente potranno abbattere la personalità della protagonista principale, il suo punto di vista.

“Anche se il sigillo definitivo non è mai da mettersi: tutto nella vita è contrassegnato dall’instabilità, altrimenti dove sarebbe l’impegno, il cambiamento, il percorrere nuove rotte?”



Come suggerisce l’autrice forse non si dovrebbe neanche vedere la stabilità come un fine ultimo, una qualità che chiude il nostro cerchio; piuttosto dovrebbe essere un mezzo per esaltare la continua costruzione del nostro io e del conseguente noi di coppia.

Fa decisamente riflettere. Ci vorrebbe una bella chiacchierata non trovate?

Il nostro giudizio:


TramaVoto 3,5


StileVoto 4


PiacevolezzaVoto 4


CopertinaVoto 3,5


Voto finaleVoto 4

Si ringrazia l’autrice per averci cortesemente fornito il materiale.