VINCOLI

di Kent Haruf

“Vincoli” di Kent Haruf
Genere: narrativa
Editore: NN Editore
Pagine: 260
Edizione: 5 novembre 2018

Cari lettori,
continuiamo il nostro viaggio a Holt tornando alle origini di quella che è stata la “Trilogia della pianura” che abbiamo scoperto insieme nelle scorse settimane. Cronologicamente il secondo scritto a firma Kent Haruf pubblicato, “Vincoli” è uno scritto di grande intensità che scuote e resta. Buona lettura!

a cura di  Elide


Sinossi:

Torna in libreria Kent Haruf, il caso editoriale degli ultimi anni. Con Vincoli si torna a Holt, anzi si va alle origini di Holt, a cavallo tra Ottocento e Novecento nel primo romanzo che ha imposto Haruf all’attenzione del pubblico americano. Un viaggio nella storia di una famiglia delle pianure americane, narrata dalla voce della loro vicina, Sanders Roscoe. Un romanzo corale e travolgente, intenso e poetico, con cui Haruf inizia il suo viaggio nell’America rurale, teatro delle sofferenze e metafora della tenacia dello spirito umano, anticipando tutti gli elementi che rendono unica la sua poetica.

Recensione:

«Edith Goodnough meritava di essere vista in quella pallida luce azzurra, e comunque so che le stelle brillavano per loro nel cielo terso e c’era un grande silenzio.»

Colorado, contea di Holt, primavera del 1977. Edith Goodnough sta per compiere i suoi primi ottant’anni, è una signora dai lineamenti eleganti, i capelli bianchi e la bellezza che già in quel 1922 aveva quando di anni ne contava soltanto venticinque e quando nei suoi occhi brillava la luce per quegli attimi di gioia vissuti in una quotidianità scandita da una vecchia Ford T. Adesso Edith giace in un letto d’ospedale della città, non vive più in campagna, pesa meno dei cinquanta chili che mai ha pesato e del suo passato resta il rudere di una casa e un cane che uggiola legato in attesa della coccola giornaliera. L’attesa si taglia con una lama. Lo sceriffo della contea e gli avvocati non aspettano altro che poterla condurre in tribunale essendo ella accusata di un crimine a danno del fratello Lyman. Un cronista di Denver, un articolo che in parte è vero ma che in realtà non è altro che parte di una parte della storia, uno sceriffo che non è altro che un figlio di buona donna, un vicino di casa di nome Sanders Roscoe, un uomo sulla cinquantina, tarchiato, testardo e da sempre legato ai due fratelli Goodnough. È lui che si scaccia quel reporter, è lui che si rifiuta di parlare con il giornalista di fatti di cui non dovrebbe conoscere nemmeno l’esistenza, è lui che si fa voce narrante di questa piccola perla a firma Kent Haruf.

E torniamo allora nel passato, torniamo al 1896 a quando Roy Goodnough e sua moglie Ada Twamley giungono dall’Iowa a Holt, Colorado. Roy è testardo e determinato, non si ferma di fronte a niente, nemmeno all’evidenza di un terreno arido e di una sorte abietta. Due figli, Edith classe 1897, Lyman, classe 1899. Due destini, la prematura scomparsa della madre. Un vincolo atavico che condiziona la vita, l’impossibilità di andarsene e di vivere la propria vita.

«Edith aveva pianto. Indossava un vestito nuovo e si era un po’ sistemata i capelli, ma per il viso non era riuscita a fare niente. Il suo viso era andato in frantumi. La cinsi con un braccio.»

Una storia quella narrata in “Vincoli” che scava nel profondo, che ci obbliga a interrogarci. Perché siamo tutti un po’ Edith, perché siamo tutti un po’ Lyman, perché siamo tutti preda e vittima di quei vincoli che giorno giorno fanno parte della nostra vita segnando le nostre strade, marcandole con solchi che mai potranno trovare cura.

“Vincoli” è una storia evocativa, “Vincoli” è una piccola perla di rara bellezza che si offre al lettore con semplice e genuina naturalezza. “Vincoli” è uno scritto che anticipa la trilogia ma che al suo interno comprende tutte le caratteristiche proprie di Haruf e che al contempo non manca di tornare a porre quesiti anche scomodi ai suoi lettori. Buona lettura!

Il nostro giudizio:
Stile:Voto 5/5
Trama:Voto 5/5
Piacevolezza:Voto 5/5
Copertina:Voto 5/5
Voto finale:Voto 5/5

Kent Haruf

Kent Haruf (1943-2014), scrittore americano, dopo la laurea alla Nebraska Wesleyan University ha insegnato inglese. Prima di dedicarsi alla scrittura ha svolto diversi lavori, come operaio, bracciante, bibliotecario. Grazie ai suoi romanzi, tutti ambientati nella fittizia cittadina di Holt, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Whiting Foundation Award e una menzione speciale dalla PEN/Hemingway Foundation. Con il romanzo Il canto della pianura è stato finalista al National Book Award, al Los Angeles Times Book Prize, e al New Yorker Book Award. Con Crepuscolo, secondo romanzo della Trilogia della Pianura, ha vinto il Colorado Book Award, mentre Benedizione è stato finalista al Folio Prize.