Curiosità n°4

AGATHA CHRISTIE

a cura di Pamela Mazzoni

Cari lettori, al fine fin di continuare degnamente il ciclo dedicato ad Agatha Christie, non possiamo esimerci dal rivelarvi alcune delle curiosità che riguardano la nostra indimenticabile Regina del Giallo.                                     

Seguiteci e le scopriremo insieme!

SURF, CHE PASSIONE!

Se pensiamo ad Agatha Christie, l’immagine che abbiamo di lei è piuttosto cristallizzata: una signora di mezza età, seduta alla sua scrivania mentre sforna romanzi.  

Ma sapete che era un’abile surfista? Condivideva questa passione col suo primo marito, Archie Christie, ed addirittura durante una vacanza alle Hawaii imparò a praticare questo sport stando in piedi sulla tavola, cosa fino ad allora sconosciuta ed impensabile. È stata infatti proprio Dame Christie la prima donna europea a farlo!

FRANCOBOLLI MISTERIOSI

Nel 2016 la Royal Mail, per celebrare il 40° anniversario della sua morte, ha emesso una mini raccolta di 6 francobolli ispirati ai gialli più famosi della Christie: Assassinio sull’Orient Express, C’è un cadavere in libreria, Dieci piccoli indiani, L’assassinio di Roger Ackroyd, Un delitto avrà luogo e Poirot a Styles Court.    

La particolarità di questi francobolli sta nel fatto che ognuno di essi rappresenta la scena più importante del corrispondente romanzo e, soprattutto, contiene un indizio utile a risolvere il delitto. Il suddetto indizio può essere individuato usando una lente d’ingrandimento, i raggi UV oppure più semplicemente avvicinando il francobollo ad una fonte di calore, al quale reagiscono gli inchiostri speciali usati.

Francobolli Agatha Christie

DISGRAFIA

Agatha Christie soffriva di questo, altrimenti detto, disturbo della scrittura, che le impediva di scrivere a mano in modo leggibile. Per questo motivo, la maggior parte dei suoi romanzi fu dettata a voce.

CERCANDO L’ISPIRAZIONE

La scrittrice ammetteva di essere colta dall’ispirazione dovunque, ma senza dubbio la stanza da bagno era quella che le stimolava più la fantasia. Decine di delitti sono infatti stati pianificati proprio durante i suoi lunghi bagni in acqua calda nella sua bella vasca con rifiniture in mogano, mentre mangiava mele e sorseggiava un buon tè.

UN ALLEGRO WEEKEND CON IL MORTO

Il cosiddetto Murder Party, che noi tutti conosciamo e al quale la maggioranza di noi ha partecipato almeno una volta, sembra sia stato ideato dalla geniale Agatha. Per divertire gli amici, sfidandoli a scoprire il colpevole, era infatti solita mettere in scena un delitto (tutta finzione, of course). Teatro della mise en scene una locanda nello Yorkshire, dove tuttora ogni fine settimana viene riproposto questo gioco di ruolo. Tra l’altro, questa “caccia all’assassino” è alla base della trama del romanzo La sagra del delitto del 1956, dove Poirot si troverà, durante una di queste ludiche rappresentazioni, ad indagare su un cadavere. Tutt’altro che finto però…

M’AMO…NON M’AMO…

Non è un segreto che, tra i suoi romanzi, la Christie odiasse Il mistero del treno azzurro del 1928, scritto più per esigenze di contratto che per propria ispirazione, tanto che lo definiva: «Il peggior libro che abbia mai scritto ». Il suo preferito era invece Testimone d’accusa, un giallo giudiziario sotto forma di racconto, pubblicato per la prima volta nel 1925. Tra l’altro, la relativa trasposizione cinematografica del 1957, con la regia di Billy Wilder e la magistrale interpretazione di Marlene Dietrich e Tyrone Power, fu quella che la Christie definiva di gran lunga la migliore che fosse mai stata tratta da una sua opera.

ROOM 411

Il Pera Palas è un hotel di lusso che si trova a Istanbul e fu costruito nel 1892 per ospitare i passeggeri dell’Orient Express, che giungevano qua essendo questa l’ultima tappa del loro viaggio. Sembra che la nostra amata scrittrice, che soggiornò in questo hotel dopo aver usufruito del famoso treno, abbia scritto buona parte del suo famoso Assassinio sull’Orient Express proprio nella stanza 411, che oggi porta il suo nome, e che tra l’altro, è normalmente fruibile per i fan della Regina del Giallo. Dal 2008, dopo la ristrutturazione, anche uno dei ristoranti dell’hotel ha preso il nome di “Ristorante Agatha Christie”.                 

NOME DE PLUME

Lady Christie, stufa di scrivere polizieschi, utilizzò lo pseudonimo di Mary Westmacott, rimasto segreto per quasi 20 anni, per scrivere 6 romanzi sentimentali. Mary era il suo secondo nome, mentre Westmacott era il cognome di un lontano parente.

AGATHA IN PILLOLE

La Christie, proprio a causa della sua ben nota riservatezza, mal sopportava la folla, i ricevimenti e le persone che parlavano a voce alta. Amava invece la musica classica (in particolare Wagner), i cani, il colore verde ed il suo fiore prediletto era il mughetto.    

GOLDEN AGE

La cosiddetta epoca d’oro del crime fiction inglese è un periodo individuato tra il 1914 ed il 1940, anche se i confini rimangono sfocati. Gli scrittori appartenenti al filone dei gialli deduttivi, di cui a buon diritto apparteneva Agatha Christie, nei loro romanzi celebravano l’ingegno e sfidavano il lettore a scoprire enigmi apparentemente insolubili, allo scopo di provocare stupore e meraviglia in chi leggeva.  La nostra Agatha, insieme ad altri scrittori di crime, faceva parte di un circolo letterario, il Detection Club, fondato nel 1930.        

I membri erano soliti incontrarsi almeno tre volte l’anno e, davanti al buon cibo ed innumerevoli bicchieri di vino, discutevano amabilmente sulle regole che un buon autore di Detectives Stories doveva seguire per meritarsi di essere considerato tale. Anche il Detection Club aveva un presidente, eletto a rotazione tra i partecipanti, e nel 1958 fu il turno di Agatha. Vista però la quasi patologica timidezza che caratterizzava la nostra Dame, lei preferì condividere la carica con Lord Gorell, delegando a lui i discorsi in pubblico.

Per entrare a far parte di questo esclusivo club, ogni aspirante membro poteva partecipare tassativamente solo dietro invito, dopodiché seguiva la Cerimonia di iniziazione, durante la quale si doveva giurare fedeltà assoluta al “King’s English”, (la lingua usata dai Reali, paragonabile al nostro Italiano dell’Accademia della Crusca), ed alle regole della Crime fiction. Per suggellare questo importante giuramento, l’aspirante membro doveva declamarlo poggiando una mano su Eric, la mascotte del club, che altro non era che un vero e proprio…teschio!

Sempre nella speranza di aver solleticato la vostra curiosità, vi diamo appuntamento al prossimo articolo della rubrica di Curiosando in punta di libri!!!